Roma, Ranieri: "Non voglio vedere il secondo tempo di Como. Dybala? Penso al campo"
Le parole del tecnico romanista in vista della sfida contro il Parma
Roma, 21 dicembre 2024 – Il successo contro il Lecce sembrava aver riportato in acque sicure la Roma, sicuramente si pensava di poter respirare un'aria più tranquilla per alcune settimane, ma il ko di Como, combinato con i risultati delle altre squadre, hanno riattirato a soli due punti dalla zona rossa i capitolini. Così a due settimane dalla sfida dell'Olimpico contro i salentini, anche la partita contro il Parma si può considerare a tutti gli effetti una sfida salvezza tra le parti. Solo una volta allontanato il più possibile il terzultimo posto, i giallorossi potranno tornare a guardare in alto, un pensiero condiviso anche da Claudio Ranieri, che a due giorni dalla partita ha presentato così la sfida in conferenza stampa. Ecco le sue parole.
La conferenza si è aperta con un piccolo argomento off-topic per la Roma come squadra, ma non per la sua dirigenza, ovvero l'ufficializzazione del passaggio delle quote di maggioranza dell'Everton alla famiglia Friedkin. Ecco il commento di Ranieri: "Non ne abbiamo parlato con la dirigenza, ma ora guarderò anche l'Everton con occhi diversi".
C'è un pizzico di apprensione nell'aria e per questo l'obiettivo della conferenza stampa punta subito sull'avversario, chiedendo all'allenatore che squadra sia il Parma. "Affrontiamola con la nostra determinazione, quella che ci è contraddistinto dal mio arrivo su questa panchina. Non voglio vedere il secondo tempo di Como. È una squadra verticale e vivace, chiunque giochi tra gli attaccanti sono tutti bravi. Non gioca nella propria metà campo, infatti a volte si schiera anche con un 4-2-4. Dobbiamo essere attenti e pronti sulle prime e seconde palle".
Dai rivali ai problemi in casa, il primo giocatore su cui si è chiesto un parere da parte di Ranieri è N'Dicka e la sua posizione in campo con il tecnico. "N'Dicka penso si trovi più a suo agio al centro sinistra. Mi porta palla e sa mettere la palla dove serve, così non è bloccato centralmente".
Da uno dei leader tecnici della squadra a due dei giocatori più importanti in termini di esperienza e carisma, come Hummels e Paredes. "Sono due monumenti per me, per qualità tecniche e leadership. Naturalmente uno capisce quanto uno è leader quando ce l'ha a disposizione. Un leader nasce, non è perché ti ci alzi la mattina, ma a volte lo si trova anche per caso perché deve essere riconosciuto dagli altri. Io cerco il massimo da tutti. Voglio il massimo della loro determinazione. Io come allenatore posso portarti al tuo 100%, non posso immettere qualcosa se non ce l'hai. Noi guardiamo tutto. Noi vogliamo portare a Roma giocatori per questa squadra. Nel mercato estivo è difficile trovare tutte le caratteristiche che vorremmo in un calciatore, figurarsi in quello invernale. Noi cerchiamo quei ragazzi che ci possono dare una mano e possono essere il futuro della Roma. Noi cercheremo di fare il meglio per la Roma e per riprendere il cammino, avvicinandoci il più possibile ai più alti livelli".
Si resta sul tema della partita, con Ranieri che spiega come la Roma potrebbe intervenire sul mercato. "Non ho contato quanti difensori mi servono. Çelik può fare bene il braccetto, anche se non mi piace questo termine. Vediamo comunque. Se c'è qualcosa per migliorare, miglioreremo. Io non voglio prendere in giro nessuno, tantomeno me stesso".
Ci si è anche allontanati dal tema del campo, parlando rapidamente del suo futuro, chiedendosi se la sua scelta di passare dal campo alla dirigenza per il prossimo anno sia categorica. "Non ci abbiamo ancora pensato, né io, né la proprietà. Io cerco sei fare del mio meglio per far venire a Roma l'allenatore. Questo è lo scopo della mia venuta a Roma. Io darò sempre tutto me stesso a questa proprietà, lo sapete lo faccio perché sono tifoso. Qualsiasi cosa mi chiede la società cerco di portarla e fare il meglio possibile".
Si torna a parlare di campo chiedendo al tecnico se si potranno vedere due ali, invece di due trequartisti, così da rifornire maggiormente di cross Artem Dovbtk. Ecco la risposta di Ranieri, che ha compreso anche un pensiero sulla possibilità di un inserimento in società di Balzaretti: "I cross per Dovbyk sono necessari. È questa la sua forza a prescindere dal sistema di gioco. Chiunque sia, un quinto o un ala, l'importante è che ci siano giocatori che sappiano crossare. Per quanto riguarda Balzaretti ne abbiamo parlato insieme con Ghisolfi. Lui è una persona seria e preparata".
Domandato di Dybala e di un eventuale colloquio con il giocatore, il tecnico ha schivato la domanda, cercando di concentrarsi solo sulla partita contro il Parma. "Valutiamo le sue condizioni e decideremo se giocherà. Io penso al 90% al campo e a quello che mi aspetta. Ora penso al Parma perché è una squadra molto difficile e sarà una partita piena di gol. Dobbiamo fare una grande partita".
Il tecnico, restando sui temi di campo, ha parlato anche del proprio schema di gioco, chiedendogli se sia adattato alle caratteristiche di questa squadra di difesa a tre. "Non mi sono mai innamorato dei sistemi di gioco, ma dei giocatori, perché loro sono vincenti, non i sistemi. Io mi sono accorto che questa squadra si sente più protetta con la linea a tre dietro, per sentirsi ancora più protetta dovrebbe giocare con tre centrocampisti, ma penso perderemmo qualcosa in attacco. Ci saranno occasioni in cui schiererò anche tre centrocampisti, vedremo. Noi siamo fluidi, i ragazzi sanno come muoversi e basta spostare un giocatore e cambia lo schema".
Il mercato di gennaio è alle porte e la domanda successiva ha chiesto a Ranieri se questa sessione di calciomercato sarà incentrata sul salvataggio di questa stagione complicata o se si potrebbe già pensare al futuro tecnico giallorosso. "Dal momento che non abbiamo un nuovo allenatore - afferma il tecnico capitolino - cercheremo di prendere giocatori buoni per adesso e per il futuro".
L'ultima domanda ha chiesto all'allenatore se abbia intenzione di puntare su Zalewski e se con le nuove figure dirigenziali, consideri la Roma completa. "Di completo non c'è mai nulla e se possiamo migliorare abbiamo le braccia aperte. Ci sono sempre tantissimi esperti di calcio che possono dirci qualcosa in più sul calcio che non conosciamo. Per quanto riguarda Zalewski io non ci sto pensando. Ci pensa Ghisolfi alle questioni più tecniche. È un giocatore della mia rosa e per me è un buonissimo giocatore. Lo vedo molto più libero quando gioca con la sua Nazionale e o vorrei libero così, libero dai pensieri, perché per me è un ottimo giocatore".
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