Il doppio ex Crocefisso Miglietta passò dalla Dorica all’amaranto. "La squadra può ambire ai playoff. Ma i giocatori restino concentrati»

"Tutto dipende dalla mentalità. Micciola? Ha costruito bene. Testa ai prossimi tre esami. La mia impressione è buona".

1 marzo 2024
"La squadra può ambire ai playoff. Ma i giocatori restino concentrati"

"La squadra può ambire ai playoff. Ma i giocatori restino concentrati"

Il tempo stringe e il calendario si fa sempre più fitto: l’Ancona sa bene di essere ad un crocevia fondamentale della stagione, quasi da dentro o fuori. Lo impone la classifica, ma non solo: se da un lato la tifoseria guarda con apprensione a quelli che saranno i futuri scenari societari, da un lato ci sono tre punti da portare a casa con urgenza, a cominciare dalla prossima delicata trasferta di Arezzo. A tal proposito, abbiamo interpellato Crocefisso Miglietta, centrocampista con passato in maglia dorica in Serie C tra il 2005 e il 2007, prima di passare in amaranto nella sessione invernale del 2008: "Ogni stagione è particolare. L’Ancona sulla carta dovrebbe stazionare in zona play-off, l’ho vista con l’Olbia e mi ha fatto una buona impressione. Forse stanno pagando il fatto di sentire la pressione di vincere, da qui nascono le difficoltà. Ma per me hanno tutte le possibilità di venirne fuori: i giocatori non devono ascoltare le voci che vengono da fuori, ma concentrarsi esclusivamente sul campo". Già, il campo: quest’anno sono troppi i punti persi per strada dall’Ancona, che ha subito diverse volte le rimonte degli avversari quando sembrava aver in mano il controllo della gara. L’ultimo esempio è proprio la sconfitta di sabato scorso col Rimini: "Credo sia un problema di testa, più che di tecnica, anche perché i giocatori sono tutti molto validi. Devono rientrare in campo col coltello tra i denti e non intimorirsi lasciando campo agli avversari. Bisogna morire su tutti i palloni, questa è l’unica medicina: non badare all’estetica, ma martellare. Il segreto è la compattezza, anche perché di giocatori per ripartire ce li hanno, vedi i vari Saco, Martina e Cioffi. Io non mi fascerei la testa sul fatto di aver preso tre gol in pochi minuti, altrimenti psicologicamente non riparti più: è normale analizzare la partita, ma bisogna resettare e ripartire, anche perché ad Arezzo li attende una partita molto difficile". E sulle parole pronunciate in conferenza stampa dal direttore sportivo Francesco Micciola, Miglietta risponde così: "Secondo me il direttore ha costruito una buona squadra, poi ci sono dinamiche stagionale che uno non conosce. E’ normale che se aspetti quattro ore un giocatore l’ultimo giorno di mercato, alla fine non lo prendi: se chiama la Carrarese, è logico che il giocatore va in uno squadra che è nei play-off. Anche il fatto che lo stesso direttore non abbia potere di firma, è una cosa strana: quindi io non mi sento di addossargli le responsabilità, non voglio difenderlo, ma quello che successo è una cosa oggettiva".

Venendo al campo, invece, i prossimi tre esami saranno da non sbagliare: "Da qui alla fine, tutte le partite diventano determinanti, i campionati vengono sempre decisi in questo periodo. Secondo me, questa è una squadra che può ancora ambire ai play-off, anche se questo dipende dalla mentalità dei giocatori. Se stanno sul pezzo, possono giocarsi la partita contro chiunque".

Gianmarco Minossi

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