Inter campione d’inverno, Verona battuto 2-1. Henry sbaglia il rigore al 99'

Succede di tutto al Meazza: apre le marcature Lautaro, Frattesi segna il gol vittoria al 95', ma Henry si mangia il penalty che avrebbe regalato il pari

di MANUEL MINGUZZI
6 gennaio 2024
Il gol di Frattesi (Ansa)

Il gol di Frattesi (Ansa)

Milano, 6 gennaio 2024 - Bisogna partire dalla fine per capire come l'Inter sia diventata campione d'inverno. Al minuto 95, con polemiche per un contatto Bastoni-Duda in area scaligera, Frattesi sfrutta la corta respinta di Montipò e insacca il 2-1, precedentemente Lautaro e Henry per il momentaneo 1-1, ma al 99', grazie a revisione Var per fallo di Darmian su Magnani, Fabbri assegna un rigore al Verona che Henry spara malamente sul palo. L'Inter ha avuto paura, tanta, ma alla fine ha vinto ed è campione d'inverno. San Siro esplode e si scrolla di dosso la tensione.

Apre Lautaro nel primo tempo

Inzaghi ritrova dal primo minuto Lautaro Martinez, al suo fianco Thuram, in difesa rientra Pavard mentre quinto di sinistra resta Augusto. Nel Verona non gioca Terracciano, promesso sposto al Milan, spazio a Coppola e Magnani centrali. In avanti Djuric prima punta con Ngonge e Mboula a supporto.

Nerazzurri ovviamente con l’intento di fare la partita, scaligeri però intensi e non passivi in avvio, senza disdegnare il campo aperto in ripartenza. Infatti, la prima occasione è degli ospiti con la buona iniziativa di Ngonge in fascia, saltato un morbido Bastoni, poi il sinistro di Suslov è murato da Sommer. Prende ritmo l’Inter dopo dieci minuti difficili e al 12’ è Lautaro, fresco di ritorno, a sbloccare la contesa. La percussione di Mkhitaryan è perfetta, poi finta di tiro e assist per l’argentino che di destro non perdona: sedici gol in campionato e 1-0. Dopo venti minuti di alto ritmo da entrambe le parti la partita si calma a metà tempo, anche perché l’Inter è in vantaggio e non ha bisogno di rischiare di prendere contropiede, e il Verona deve riorganizzarsi dopo il gol subito. Gli scaligeri hanno comunque una occasione al 26’ con una zuccata ravvicinata di Djuric che non trova l’angolo giusto e Sommer ha vita facile. Il Verona dimostra buon coraggio nonostante il momento difficile e un mercato in uscita fonte di distrazione, ma si nota la mancanza di qualità negli ultimi metri e manca sempre la stoccata giusta. L’Inter, invece, non è perfetta e qualche spazio lo concede, ma quando mette in moto la 4x100 offensiva, a turno con gli incursori e gli attaccanti, sono quasi sempre guai per la retroguardia ospite. La partita si mantiene dunque piacevole e poco noiosa e solo negli ultimi minuti l’intensità viene meno, complice un po’ di stanchezza da una parte e dall’altra, entrambe le squadre spesso si sono ritrovate in campo aperto, con le occasioni che latitano dalle parti dei due portieri e così all’intervallo è 1-0 Inter.

Succede di tutto nella ripresa

Baroni sceglie un cambio immediato e lancia Lazovic al posto di Mboula, ma l’Inter apre la ripresa segnando su sviluppi da corner, con Acerbi che fa sponda per Lautaro, tuttavia il guardalinee alza la bandierina e non convalida. Il Var conferma: il difensore era oltre la linea. L’Hellas ha il pregio di non demordere e su un cross da sinistra Djuric prova ad anticipare tutti ma non gli riesce la stoccata verso la porta. Gli scaligeri non disdegnano la pressione alta e dietro rischiano la ripartenza con una Inter di gamba e sostanza, ma restano in partita con buon ritmo e intensità. Occasione Inter al 59’ con un bel cross di Pavard per la testa di Thuram: palla a lato. Inzaghi parte con i cambi, come sempre, all’ora di gioco con Darmian al posto di un buon Dumfries. In casa scaligera sono sempre le palle alte a fare la differenza per sfruttare la stazza di Djuric, mentre l’Inter lavora bene con il terzetto difensivo per limitare i rifornimenti e agire sulle seconde palle. I padroni di casa sono comunque pericolosi ogni volta che trovano campo e al 66’ una bella azione di Mkhitaryan innesca Lautaro, bravo ad assistere l’accorrente Calhanoglu: destro di pochissimo a lato. Ancora cambi per Inzaghi, dentro Dimarco, anche lui al ritorno, e Arnautovic, Baroni risponde cambiando l’attaccante con Henry per Djuric e poi modificando qualcosa in fascia con Cabal per Doig. Non ci poteva essere cambio più azzeccato per l’Hellas che pareggia un minuto dopo con Duda che pesca proprio la deviazione ravvicinata di Henry: 1-1 al 75’. L’Inter non l’ha chiusa a doppia mandata e il Verona ha punito. Incredibile al 79’, su una punizione di Dimarco c’è una deviazione di Cabal verso la porta, Montipò ci mette una mano ma sulla traiettoria c’è Arnautovic che involontariamente devia la palla fuori dallo specchio. C’è ovviamente fretta per i nerazzurri, ma è sempre cattiva consigliera e il rischio è perdere lucidità, così Inzaghi sceglie altre due sostituzioni per provare a rivincerla con Sanchez e Frattesi per Mkhitaryan e Pavard per passare con la difesa a quattro e il cileno rifinitore dietro le due punte. Il Verona tiene e fa passare il tempo e a cinque dalla fine Baroni ne perde altro con Kallon per Ngonge. L’Inter assalta alla rinfusa, senza una idea, con palloni lunghi che spesso sono preda dei difensori, ma al 92’ su una palla invitante di Acerbi, da posizione regolare, Arnautovic non trova incredibilmente la porta di testa da due passi. Succede di tutto al 93’. L’Inter assalta da corner, un difensore scaligero rimane a terra in area, l’azione prosegue con Bastoni che scarica un siluro che si stampa sulla traversa, poi la palla esce per il destro di Calhanoglu deviato da Montipò, ma la zampata la mette Frattesi che fa esplodere il Meazza. Si discuterà molto per un contatto Bastoni-Duda, con il nerazzurro che effettivamente va a cercare il corpo del difendente, ma per il Var è tutto regolare. Per proteste Lazovic viene espulso. Ma non è finita. All'ultima mischia in area interista c'è un contatto tra Magnani e Darmian che Fabbri non vede, ma il Var sì e allora è rigore al minuto 99. La partita delle sorprese ne regala un'altra perché il numero nove stampa il pallone sul palo a Sommer spiazzato: esplode nuovamente San Siro, poi Fabbri fischia la fine e passa la paura. Inter campione d'inverno.  

Tabellino

Inter (3-5-2): Sommer, Pavard (37’ s.t. Sanchez), Acerbi, Bastoni; Dumfries (15’ s.t. Darmian), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (37’ s.t. Frattesi), Augusto (17’ s.t. Dimarco); Lautaro, Thuram (17’ s.t. Arnautovic). All. Inzaghi. A disposizione: Asllani, Audero, Bisseck, de Vrij, Di Gennaro, Klaassen, Sensi.

Verona (4-2-3-1): Montipò, Tchatchoua, Magnani, Coppola, Doig (17’ s.t. Cabal); Folorunsho, Duda; Ngonge (41’ s.t. Kallon), Suslov (46’ s.t. Charlys), Mboula (1’ s.t. Lazovic); Djuric (17’ s.t Henry). All. Baroni. A disposizione: Amione, Berardi, Bonazzoli, Cruz, Faraoni, Hongla, Perilli, Serdar. Marcatori: 12’ Lautaro, 73’ Henry, Frattesi 95’ Ammoniti: Coppola, Suslov Espulsi: Lazovic

Continua a leggere tutte le notizie di sport su