Inter a una vittoria dal primo match-point

Con il Genoa non si può sbagliare: serve il successo per giocarsi il tricolore con il Milan la prossima settimana. Ma Lautaro non c’è

di MATTIA TODISCO -
14 aprile 2024
Inter a una vittoria dal primo match-point

Inter a una vittoria dal primo match-point

I festeggiamenti di Udine sapevano già di scudetto. I protagonisti in campo e in panchina si sono scatenati sotto il settore ospiti, dopo il triplice fischio, per rendere omaggio a chi li aveva sostenuti durante la gara, con un trasporto e un entusiasmo dato dalla vicinanza del traguardo. Mancano otto punti, all’Inter, ma possono essere sei se arriveranno nelle prossime due partite. La prima oggi contro il Cagliari a San Siro, la seconda il 22 aprile contro il Milan. Derby e scudetto nella stessa sera, un’accoppiata sulla cui importanza qualcuno minimizza ad Appiano (tra questi non Calhanoglu) e che darebbe ovviamente un tocco di storicità in più a un campionato già così stradominato. La capolista, priva di Pavard e Lautaro squalificati e con Bisseck e Sanchez in rampa di lancio, chiede strada a una vecchia conoscenza, Claudio Ranieri. Nel suo girovagare si è seduto anche sulla panchina interista, con poca fortuna. Ha lasciato ottimi ricordi sotto l’aspetto umano, purtroppo per lui ha trovato uno spogliatoio a fine ciclo, con tanti giocatori al tramonto dellacarriera, una squadra molto diversa dall’Inter attuale.

I nerazzurri sono diventati una macchina insuperabile per tutte le altre in Serie A, hanno strappato complimenti per lo spettacolo offerto anche fuori dai confini nazionale, ma il campo ha detto che in Europa c’è ancora qualcosa da sistemare in termini di maturità e di gestione dei momenti chiave. Quelli che hanno cambiato il doppio confronto con l’Atletico Madrid in Champions League.

In compenso il marchio continua a prendere valore, i ricavi crescono, le sponsorizzazioni sono tornate ad essere una voce importante, il botteghino registra sold out a ripetizione (anche oggi si andrà oltre i 70mila presenti). Nel mondo finanziario circolano numerosi rumors su quel che accadrà entro il 20 maggio, data di scadenza del prestito di Oaktree a Suning, utilizzato per mettere a posto i conti del club nerazzurro. Le parti stanno lavorando per rimandare la scadenza, nel frattempo si fa largo un interessamento dall’Arabia per rilevare il club, ma i tempi sono sempre più stretti per un possibile affare da oltre un miliardo e la prima intenzione di Steven Zhang sembra ancora quella di rimanere in sella. Per contro, è evidente che senza un nuovo accordo con Oaktree si arriverà automaticamente all’escussione del pegno da parte del fondo. Ad oggi il private equity ha sempre fatto trapelare di non volersi tenere la società. Sarebbe eventualmente un passaggio transitorio in vista del futuro acquisto orchestrato da un nuovo proprietario. Nell’anno della seconda stella, sempre più vicina, uno scossone che andrebbe maneggiato con molta cura. Ad oggi la presenza di Zhang a Milano non è annunciata nemmeno nelle prossime settimane, quando arriverà l’aritmetica certezza del titolo (salvo clamorose sorprese) e scatteranno i festeggiamenti. Il presidente aveva partecipato personalmente a quelli per il suo primo scudetto, stavolta marcherà visita. Ed è un’asseza destinata a fare rumore, se non un’avvisaglia di un addio ancora tutto da discutere.

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