Inter-Bayern, Inzaghi si affida a Thuram e Lautaro. Probabili formazioni e dove vederla in tv
I nerazzurri si presentano alla sfida Champions forte del 2-1 dell'andata. Dentro i titolari per il tour de force, il tecnico: “Servirà una grande prestazione tatticamente e tecnicamente”

Simone Inzaghi
Milano, 15 aprile 2025 – L’appuntamento con la storia. L’Inter ospita a San Siro il Bayern Monaco per il ritorno dei quarti di finale di Champions League con il due a uno di Monaco di Baviera da difendere. Inizia il momento caldo di aprile, che in un batter d’occhio propone Bayern, Bologna, Milan e Roma. Un quartetto di match in agenda forse decisivo nella ricerca del Triplete tra Champions, Scudetto e Coppa Italia. Inzaghi, almeno nelle prime due sfide, non dovrebbe derogare dai titolari, anche se le fatiche si fanno sentire, mentre dall’altra parte ci sono i bavaresi, che avranno delle assenze ma che all’andata hanno dimostrato di avere qualità e intensità per provare a ribaltare il risultato. Ad attendere in semifinale, con ogni probabilità, ci sarà il Barcellona che ha accumulato un grande vantaggio con il quattro a zero casalingo sul Borussia Dortmund.
Le probabili formazioni
Emergenza leggermente placata in casa nerazzurra. Dimarco sarà della partita, tutti gli altri non hanno particolari problemi e gli unici assenti saranno Zielinski e Dumfries infortunati e Correa fuori lista. Spazio allora a Pavard, Acerbi e Bastoni in difesa, esterni di centrocampo saranno Dimarco e Darmian, Calhanoglu sarà il perno centrale con Barella Mkhitaryan mezze ali, mentre davanti la Thu-La con Lautaro e Thuram. Kompany dovrebbe optare per il 4-2-3-1, senza Neuer in porta, così toccherà ancora a Urbig con Laimer, Kim, Dier e Stanisic nella retroguardia, a centrocampo Kimmich e Goretzka a dare filtro e regia, in attacco Olise, Muller e Sanè a supporto di Kane.
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Simone Inzaghi.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Urbig; Laimer, Kim, Dier, Stanisic; Kimmich, Goretzka; Olise, Muller, Sané; Kane. All. Vincent Kompany.
Precedenti
Sono dieci i precedenti totali tra Inter e Bayern Monaco con un bilancio in equilibrio: 4 vittorie Inter, 5 vittorie Bayern e un pareggio. Già una volta, Serena e Berti, l’Inter era passata a Monaco di Baviera, ma il Bayern rimontò a San Siro per 1-3, era la fine degli anni ottanta. Incredibile anche il 2-3 del 2011 con la rete allo scadere di Pandev per passare il turno dopo la sconfitta di San Siro, ma il ricordo più bello è ovviamente quello della finale di Champions del 2010 con Milito sugli scudi.
L’Inter si qualifica se...
La vittoria dell’Inter in Germania non chiude affatto i conti. L’abolizione della regola del gol in trasferta ha cambiato le cose. I nerazzurri hanno un vantaggio e possono passare con due risultati su tre (vittoria e pareggio), ma in caso di sconfitta con un gol di scarto ci sarebbero i supplementari e qualsiasi sconfitta con due gol di scarto porterebbe all’eliminazione. Insomma, è tutto ancora in gioco e di sicuro il Bayern all'andata ha dimostrato di poter fare male quando mette in moto i cavalli.
Inzaghi: “Non c’è tensione, ma orgoglio”
Inzaghi pronto ad affrontare il tour de force interista nella rincorsa ai tre trofei in cui l’Inter è in corsa. Nerazzurri protagonisti su tre fronti e una semifinale di Champions darebbe ancora più lustro al percorso fatto: “Non c’è tensione, ma grande orgoglio per quello che stiamo facendo – le sue parole in conferenza stampa – Non dobbiamo pensare al risultato, ma alla grande prestazione fatta all’andata. Sappiamo il valore dell’avversario e servirà una partita di grande corsa e aggressività. Non dovremo mancare nell’atteggiamento”. Insomma, pochi calcoli. L’Inter non può permettersi di scendere in campo pensando solo di difendere il vantaggio acquisito: “Non pensiamo al punteggio e ai precedenti, i ragazzi sono maturi e sanno quello che c’è da fare. Giochiamo contro una grande squadra, ma con il giusto spirito e la giusta attenzione possiamo fare una grande partita”, il messaggio di Inzaghi. E il tecnico non vuole pensare alle fatiche, che si fanno insistenti, ma un top club deve essere in grado di giocare ogni quattro giorni: “Sappiamo che la stagione è faticosa, ma giocare ogni 4 giorni può aiutare. La nuova Champions è uguale per tutti e mentre l’anno scorso ci eravamo qualificati a novembre in questa stagione abbiamo dovuto aspettare fine gennaio. C’è fatica ma c’è anche più soddisfazione”.
Meno emergenza per Inzaghi, Dimarco ci sarà e gli unici infortunati saranno Dumfries e Zielinski: “Dimarco sta bene, anche Augusto, Frattesi e Zalewski hanno recuperato dai rispettivi problemini”. – il punto della situazione sull’infermeria. Immancabile, il grande rispetto per il Bayern di Kompany: “Il Bayern è una grandissima squadra e con un allenatore che stimavo molto anche da giocatore. Ha dato ottimi principi di gioco, fanno pressing e hanno talento. Da parte nostra servirà una grande prestazione tatticamente e tecnicamente. L’obiettivo è tenere la palla il più possibile”. In conferenza era presente anche Henrikh Mkhitaryan, che ovviamente sarà titolarissimo domani sera a centrocampo con Barella e Calhanoglu, il terzetto delle meraviglie che sa dare equilibrio e pericolosità alla squadra: “Sarà una partita difficile e contro una squadra forte, stiamo lottando per tutti i nostri obiettivi e faremo di tutto per vincere – le sue parole – Il mister ha creato questa squadra quattro anni fa e io sono qui da tre e abbiamo creato questa atmosfera. Noi favoriti? Non pensiamo all’andata, è come se ripartissimo da zero a zero ed entrambe le squadre possono passare il turno. Giocheremo al massimo per provare a vincere la partita davanti ai nostri tifosi che ci danno una grande spinta”.
Dove vedere la partita in tv
La partita tra Inter e Bayern Monaco, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Champions League, si gioca mercoledì 16 aprile alle ore 21 allo stadio Meazza di Milano. Diretta esclusiva sulla piattaforma Amazon Prime con telecronaca di Sandro Piccinini e Massimo Ambrosini.
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