L’Inter vince a Bologna col “corto muso” e le seconde linee. E Inzaghi sorride ancora

Dopo Asllani e Sanchez col Genoa, un nuovo successo siglato da Bisseck e costruito sulla solidità difensiva

di MATTIA TODISCO
9 marzo 2024
Yann-Aurel Bisseck

Yann-Aurel Bisseck

Milano – Per la seconda partita consecutiva, l'Inter vince di “corto muso”. Ne aveva conquistate quattro di fila con quattro reti di scarto. È passata alla versione operaia, soffrendo, giocando tutto il secondo tempo contro il Bologna nella propria metà campo, a difesa del vantaggio firmato da Yann Bisseck nella prima frazione. Era accaduto qualcosa di simile contro il Genoa lunedì scorso, i liguri avevano centrato il bersaglio con Vasquez dopo l'uno-due di Asllani e Sanchez. C'era da alzare il muro ed è quello che la squadra di Inzaghi ha fatto. A San Siro e al Dall'Ara. Schierando una squadra rivoltata per consentire ai vari Pavard, Dimarco e Martinez di riposarsi in vista dell'Atletico Madrid e ad Acerbi, Calhanoglu e Thuram di aggiungere minutaggio nei muscoli sempre con la stessa gara nel mirino.

Di motivi per sorridere, Inzaghi ne ha diversi. Non può essere contento degli infortuni di Carlos Augusto (va capita l'entità dell'affaticamento al polpaccio) e soprattutto di Arnautovic (guaio più serio ai flessori) e sono le uniche note stonate in una tappa ancora una volta portata a compimento. Nel 2024 l'Inter ha solo vinto. Ha il miglior attacco, la miglior difesa. Ha espugnato Bologna, dove Inzaghi da interista aveva perso due volte su due, con un gol di un altro elemento delle seconde linee, Bisseck, come lo erano stati Asllani e Sanchez lunedì scorso. Una rete arrivata chiudendo uno schema che fino a qualche anno fa sarebbe stato fantascienza solo da immaginare: cross del terzo difensore a sinistra e gol del suo parallelo a destra. In fase difensiva, Sommer ha segnato un altro clean sheet, il ventiduesimo stagionale.

La prima inseguitrice in campionato è indietro di diciotto punti, può tornare a quindici e sarebbero comunque un vantaggio enorme a dieci giornate dalla fine. Mercoledì, contro l'Atletico Madrid, i nerazzurri hanno la grande occasione di andare avanti anche in Champions. Dovesse accadere, ci sarebbero tutti i presupposti per poter gestire al meglio in turnover.

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