Inter-Fiorentina 4-0. Super Lautaro stende la Viola

Doppietta per il toro, gol, assist e rigore procurato per il francese: Fiorentina annichilita 4-0

di MANUEL MINGUZZI -
3 settembre 2023
Lautaro Martinez

Lautaro Martinez

Milano, 3 settembre 2023 - Una Inter stellare tiene il passo del Milan a punteggio pieno in vetta alla classifica. Annichilita la Fiorentina di Vincenzo Italiano al termine di una partita dominata da Marcus Thuram, che ha messo a referto un gol, quello dell’1-0, un assist, per il bis di Lautaro, e un rigore guadagnato, tris di Calhanoglu, ma anche dal toro argentino che sigla una doppietta ed è salito a quota 5 in stagione e in top ten di sempre in nerazzurro. L’Inter manda un segnale di grande forza e vigoria in quella che potrebbe essere una battaglia derby con il Milan per lo scudetto, che per gli interisti varrebbe la seconda stella. La macchina nerazzurra funziona e gira mille, con alchimie, idee di gioco chiare, gamba e tecnica e il 4-0 alla Fiorentina rappresenta l’avviso recapitato dall’altra parte di Milano. Ora per Inzaghi non resterà che inserire anche Pavard in un ingranaggio che gira a meraviglia ma che può ancora essere ampliato e migliorato con il ricco mercato estivo a disposizione.  

Inter di grande impatto

Inzaghi sceglie la formazione tipo di questo avvio di campionato con davanti ancora Lautaro e Thuram, in mezzo Calhanoglu con Mkhitaryan e Barella a supporto, Dimarco e Dumfries in fascia. Italiano opta per Beltran in attacco con Gonzalez e Kouame a sostegno. La mediana è affidata all’esperto Bonaventura con Mandragora e Arthur a completare il reparto. Chiara la tattica viola con Bonaventura a schermare Calhanoglu per inibire l’uscita del pallone dal pressing e la Fiorentina prova a disputare un primo tempo coraggioso anche concedendo spazio dietro. L’avvio dei viola è buono con un destro dalla distanza di Bonaventura che sibila di poco alto, ma col passare dei minuti l’Inter prende il controllo delle operazioni. La squadra di Inzaghi riesce spesso a eludere la pressione viola e trova praterie in campo aperto. Sulla prima si invola Thuram ma il destro è alto. L’Inter alza i giri del motore e al 24’ una furibonda pressione alta permette la riconquista del pallone sulla trequarti con Dimarco che è lesto e preciso a pescare la testa di Thuram: 1-0. Il gol sblocca ulteriormente l’Inter che riesce a trovare trame utili allo sfruttamento degli spazi dietro la linea di pressione viola e Mandragora deve salvare una doppietta già scritta del francese su ennesimo cross di Dimarco. Ci prova anche Bastoni da fuori ma Christensen c’è. La Fiorentina perde efficacia e dalle parti di Sommer non si vede quasi mai, infatti è l’Inter ad avere altre due occasioni. La prima è un punizione di Calhanoglu che scalda le mani di Christensen, la seconda è ancora per Thuram che non riesce a ribadire in rete un cross teso di Dumfries. All’intervallo il risultato di uno a zero è un affare per la viola, perché potevano essere molti di più. Tuttavia, la goleada arriverà nella ripresa, con una Inter stratosferica e una Fiorentina stanca, sfiancata e sfilacciata dal preliminare di Conference League. Italiano non ha voluto derogare dal suo piano partita e ha pagato a caro prezzo la decisione.  

Inter debordante: Thuram e Lautaro, che partita!

Italiano prova a incidere con i cambi all’intervallo: fuori Kouame e Beltran per Sottil e Nzola, ma non c’è reazione dei suoi. Parte ancora forte l’Inter che sfrutta ottimamente l’ampiezza delle fasce e dopo pochi giri di lancette un diagonale sporco di Dumfries si stampa sul palo. Il forcing nerazzurro non si placa e Christensen è chiamato al miracolo su Lautaro, poi la doppia ribattuta degli interisti è murata dalla difesa. Ma la Fiorentina lascia praterie e l’Inter ne approfitta ancora: altra ripartenza, altra palla in profondità per Lautaro, pregevole assist di Thuram, che stavolta di destro fulmina Christensen. Italiano tenta anche le carte Infantino e Brekalo ma i suoi sono usciti dal campo e Christensen lascia una sanguinosa palla in area: Thuram si avventa e guadagna rigore. Calhanoglu fa tris poco prima dell’ora di gioco. Il match diventa showtime nerazzurro e il francese sfiora la doppietta con un diagonale lento che sibila a lato del palo. Il risultato è in ghiaccio e Inzaghi lancia Frattesi per dar fiato a Barella, mentre nella Fiorentina il più vivo è Sottil che impegna due volte Sommer, prima di destro e poi di testa, ma lo svizzero si disimpegna bene. La furia nerazzurra si placa, anche perché il più è fatto e poi c’è la sosta nazionali prima del derby che assumerà i contorni, sempre di più, dello scontro diretto al vertice. Carlos Augusto, Cuadrado e Arnautovic sono le scelte Inzaghi, che concede una ventina di minuti ai nuovi acquisti: l’Inter si mette in gestione. Abbassato il baricentro, gli interisti fanno scoprire la Fiorentina per poi cercare di punirla ancora in ripartenza, ma senza ritmi forsennati perché ora non servono più. Basta comunque una azione basica e ben orchestrata per il poker: cross al bacio di Cuadrado e inserimento al volo di Lautaro. Doppietta e cinque gol in avvio di stagione per il toro nerazzurro. Finale di match senza più nulla da dire. Ora la palla passa alle nazionali, una sosta che permetterà a Inzaghi di preparare con dovizia di particolari al sfida a Pioli. E’ già un derby importante che potrebbe dare il via alla prima mini fuga in campionato e nessuno ci starà a perdere. Ci si penserà tra due settimane in un San Siro vestito a festa. Inter e Milan hanno dimostrato di essere pronte e tutte le rivali sono avvisate. Si fa sul serio fin da subito.

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