Inter in forma Champions, Torino ko Lukaku o Dzeko il dilemma finale di Inzaghi

di Mattia Todisco

L’umore sarà alto, all’ingresso in campo all’Ataturk di Istanbul per la finale di Champions. L’Inter vince ancora, in campionato, anche in una partita che non aveva grandi scopi se non confermare l’ottimo stato di forma, tenere indietro il Milan e provare a scavalcare la Lazio al secondo posto. Il gol di Brozovic condanna invece il Torino sotto l’ottava posizione in classifica. Adesso non ci sono più tappe intermedie prima di affrontare il Manchester City. "Volevo vincere questa partita perché lo dobbiamo alla società e ai tifosi. Nelle ultime nove ne abbiamo vinte otto. Abbiamo onorato al meglio il campionato contro una squadra molto difficile da affrontare", è il primo commento di Simone Inzaghi a fine partita. La gara di Torino conferma la necessità di una riflessione sul ballottaggio fra Lukaku e Dzeko. Inzaghi ha sempre iniziato le sfide più importanti negli ultimi mesi col bosniaco, ma "Big Rom" sta bene e anche ieri ha portato a spasso tutta la difesa del Toro per almeno un’ora.

Lo stesso vale per Brozovic: qualora Mkhitaryan non dovesse recuperare al 100% dall’infortunio che ieri non gli ha permesso di giocare, il croato ha risposto presente. "Quotidianamente i ragazzi mi mettono dubbi. Avremo un giorno di riposo e poi una settimana intensa che finirà con la cinquantasettesima partita stagionale. Ci siamo meritati di giocare la più importante, dopo essere cresciuti e aver disputato un grande finale – continua Inzaghi –. Purtroppo prima ci sono mancati giocatori importanti come Brozovic e Lukaku, non deve essere un alibi ma per noi sono fondamentali. Negli ultimi due mesi abbiamo fatto cose straordinarie sistemando la classifica dove ad un certo punto eravamo fuori dalla zona Champions, il che non è ammissibile per l’Inter. Abbiamo ora questa finale che per noi è un sogno". Lo staff tecnico lavorerà su pregi e difetti del City. "Dovremo essere bravi a soffrire insieme, a togliere loro un po’ di possesso, attaccando in equilibrio. Speriamo anche di recuperare chi mancava", aggiunge Inzaghi. Concetti semplici, per una partita straordinaria. L’ultimo passo, quello più difficile e importante.