Inter, Inzaghi: "Da luglio i ragazzi lavorano molto bene. Lautaro? È diventato leader"
Il tecnico nerazzurro ha commentato il successo sui campani e la grande prestazione dell'argentino
L’Inter rialza la testa dopo il passo falso interno contro il Sassuolo e risponde immediatamente al Milan battendo a domicilio la Salernitana per 4-0 e riagganciando i rossoneri in vetta alla classifica, a quota 18 punti. A dispetto del punteggio decisamente rotondo, però, i nerazzurri hanno dovuto impiegare più di cinquanta minuti per scardinare il forziere difensivo dei campani. La svolta è arrivata al 55’, con l’entrata in campo di Lautaro Martinez, autore di uno storico poker che lo ha portato già a quota dieci reti stagionale e assoluto protagonista della serata: lo show dell’argentino è iniziato al 65’ con la rete nata al culmine dell’ennesimo scambio perfetto con Thuram. La grande tenacia di Dumfries è invece stata determinante per recuperare la palla che, al 76’, il “Toro” ha trasformato in rete con un potente destro su traversone di Barella. Martinez ha poi fatto vedere tutta la grande varietà del suo repertorio calando il tris su rigore e addirittura il poker personale con un sinistro rasoterra su assist di Carlos Augusto. “Prima di inserire Lautaro – ha spiegato un soddisfattissimo Inzaghi ai microfoni di DAZN – stavo riflettevo, perché Sanchez e Thuram stavano facendo bene. Ho preferito avere un po’ più di fisicità lasciando dentro Thuram, ma anche Sanchez ha fatto un grande lavoro e deve continuare su questa strada”. Il successo di oggi fortifica la convinzione nei propri mezzi e rappresenta un ulteriore step di crescita di un percorso iniziato un anno fa: “Il percorso in Champions dello scorso anno ci ha dato tanto mentalmente. È dal 13 luglio che questi ragazzi stanno lavorando molto bene, seguendo i nostri principi. Siamo insieme da tanto e devono continuare così perché stiamo giocando tanto e c’è bisogno dell’apporto di tutti. Ci sono trasferte e rientri in nottata e spesso bisogna preparare in un giorno e mezzo partite come quella di Champions di martedì con il Benfica”. Ottimo quest’oggi anche l’impatto di Asslani: “Sta lavorando molto bene ma deve proseguire su questo cammino. È con noi da un anno e mezzo, sta crescendo. Chiaramente, giocare all’Inter non è come giocare in un’altra piazza. Ha fatto molto bene stasera e ci ha dato una grande mano”. Ancora su Lautaro: “Come si fa a tenerlo fuori? Si fa come con tutti gli altri. Stasera è rimasto in panchina inizialmente perché aveva bisogno di rifiatare. Veniva da tante partite ravvicinate, è un ragazzo che dà sempre tutto e non molla mai. La squadra è stata brava a fornirgli ottimi palloni, mentre Thuram e Sanchez si sono divisi il lavoro nel migliore dei modi. Nei primi due anni Lautaro ha fatto sempre bene e ha giocato tanto. Adesso è diventato il capitano, si sente ancora più leader, ha messo assieme esperienza, ha vinto tanti trofei diventando anche campione del Mondo e continuerà a crescere senza smettere di lavorare”. Obiettivo 36 gol come Immobile? “L’augurio è quello. Chiaramente lui è partito benissimo, ma quello che succederà lo vedremo solo strada facendo. In Serie A non ci sono partite facili e il primo tempo di oggi ce lo ha dimostrato”.
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