Chi va schierato accanto a Martinez dal primo minuto contro il City?
Una cosa è certa: qualunque sia la soluzione adottata da Inzaghi, ci saranno interisti pronti a formulare obiezioni, proprio perché entrambe le ipotesi si prestano a valutazioni contrastanti
Ormai è diventata una ossessione. Dai bar ai social. In stile antica contrapposizione. Del tipo: meglio Coppi o Bartali? I Beatles o i Rolling Stones? Picasso o Dali’? Rocky Balboa o Apollo Creed? Carl Lewis o Ben Johnson?
In breve: dal primo minuto contro il City, chi deve giocare? Edin Dzeko o Romelu Lukaku?
Poiché il tifoso non ha memoria (e figuriamoci quello interista, non di rado oppresso da grami ricordi), è giusto invece rammentare che ci fu un periodo, nemmeno troppo remoto!, in cui la Beneamata doveva scegliere tra Palacio e Jovetic. Questo per ribadire che qui ci si lamenta del brodo grasso.
Dopo di che, che si fa? Chi va schierato accanto al campione del mondo Lautaro Martinez?
Dzeko, sostengono quelli che apprezzano la classe elegante del bosniaco, ad esempio decisivo nel primo euroderby con il Milan.
Lukaku, ribattono quanti hanno atteso pazientemente per mesi la rinascita di Big Rom. Il quale Big Rom in effetti ha vissuto una primavera ruggente, tornando sui livelli dell’era Conte.
Esiste anche il partito, maggioritario, della staffetta. Comincia Dzeko e se la partita resta in equilibrio nella ripresa si butta dentro il ciclopico belga, uno che di questi tempi mette paura solo a guardarlo.
Una cosa è certa: qualunque sia la soluzione adottata da Inzaghi, ci saranno interisti pronti a formulare obiezioni, proprio perché entrambe le ipotesi si prestano a valutazioni contrastanti.
Coppi o Bartali? I Beatles o i Rolling Stones? Picasso o Dali’? Rocky Balboa o Apollo Creed? Carl Lewis o Ben Johnson? Edin Dzeko o Romelu Lukaku?
Ps. Nel dubbio, che si sappia: il centravanti del City si chiama Erling Braut Haaland. E scusate se è poco.
(Continua)
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