Inter, operazione turnover. A Monza con vista sul City
Inzaghi comincerà a ruotare gli uomini a disposizione: tocca a Carlos Augusto?
Una settimana ancora e sarà tempo di Champions League. L’Inter partirà subito dal piatto forte: trasferta a Manchester contro il City di Guardiola. L’ultimo incrocio rievoca cattivi ricordi, una finale disputata come e meglio dei rivali, eppure persa tra mille rimpianti sotto forma di traverse, fantozziane ielle di Lukaku, occasioni mancate. In mezzo c’è un’altra trasferta, quella di Monza, nell’U-Power Stadium in cui i nerazzurri hanno perso poche settimane fa l’amichevole contro l’Al-Ittihad.
Non sarà più tempo di esperimenti, si giocherà per i punti veri e di sperimentale non ci sarà nemmeno l’undici iniziale, che pure presenterà delle modifiche rispetto all’ultimo impegno. Domenica partirà la prima settimana da tre impegni in sette giorni, a Inzaghi serve distribuire le forze tra più protagonisti. A partire dalla ripresa degli allenamenti, fissata per oggi, il tecnico comincerà a valutare tutti i fattori in ballo, con attenzione preponderante alla condizione con cui torneranno i nazionali a disposizione. Mentalmente, ad esempio, gli azzurri stanno benissimo, ma sia Bastoni che Dimarco hanno speso energie contro Francia e Islanda, issandosi a protagonisti, non lesinando sudore per la causa. Uno dei due, probabilmente, riposerà per fare spazio a Carlos Augusto. A destra, invece, Darmian e Dumfries dovrebbero dividersi le maglie da titolari tra campionato e Champions. L’azzurro dovrebbe prendersi quella di Monza, visto che l’olandese non tornerà ad Appiano Gentile prima di domani.
Zielinski, invece, è stato il primo dei nazionali a farsi vedere al centro sportivo, già ieri. È quindi favorito per fare il suo esordio nerazzurro dal 1’, al posto di Barella (che si è appena operato al naso). E Frattesi? Nella lista dei papabili c’è anche lui: con l’Italia ha giocato, ha segnato. Il suo impiego in nazionale stride, per differenza, con quello nel club. Ma anche lui ha corso parecchio e con la Francia è uscito per un affaticamento. In tempo per non farsi male e mettere un’altra tacca contro Israele.
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