Inter, via al tour de force. Inzaghi all’ufficio ricambi

Tra gennaio e febbraio un calendario ricco di impegni difficili e decisivi. Frattesi in prima fila a caccia di spazio, ma a Monza toccherà ai titolarissimi.

di MATTIA TODISCO -
11 gennaio 2024
Inter, via al tour de force. Inzaghi all’ufficio ricambi

Inter, via al tour de force. Inzaghi all’ufficio ricambi

L’Inter dei soliti noti durerà ancora per una giornata. A Monza, terreno ostico, teatro di un amaro 2-2 nella passata stagione con l’ex Caldirola nei panni del guastafeste, i nerazzurri si presenteranno con la stessa squadra che ha battuto il Verona. L’eccezione sarà Dimarco per Carlos Augusto, poi Inzaghi dovrebbe cominciare ad attingere dal mazzo delle alternative. Ha già dimostrato, nel finale dello scorso anno e nella prima parte della stagione corrente, di sapere come e quando alternare le pedine. È così che ha raggiunto la finale di Coppa Italia (vinta), quella di Champions (persa) e i primi posti in campionato per garantirsi l’Europa che conta, dopo essere finito oltre la quarta piazza. Allo stesso modo, ha usato il palco delle coppe per far rifiatare qualche titolare, mettendo in discesa il discorso qualificazione tanto da potersi permettere un’Inter 2 contro Benfica e Real Sociedad.

Parte di quella squadra vista soprattutto a Lisbona, nella partita in cui più di ogni altra Inzaghi ha attinto dalle presunte seconde linee, si vedrà mescolata alle prime scelte a partire dalla semifinale di Supercoppa Italiana contro la Lazio del 19 gennaio. In caso di vittoria, infatti, ci sarà una finale tre giorni più tardi, nella quale sarà bene avere muscoli parzialmente freschi. Arriverà, su tutti, l’ora di Davide Frattesi. Con Pavard e Thuram è stato l’acquisto più reclamizzato dell’estate, particolarmente costoso e finora poco sfruttato. L’azzurro si è contraddistinto per la capacità di sfruttare le occasioni, ha segnato tre reti contro Milan, Benfica e Verona, conquistato un importante rigore contro il Salisburgo a San Siro. Si è ben distinto nella gestione dei finali di partita, la porzione di gara in cui più volte gli è toccato entrare. In Arabia Saudita andrà a caccia del primo possibile trofeo interista, che i compagni di più lunga militanza hanno già messo in bacheca due volte di fila. Chissà che una chance non gli venga concessa anche all’U-Power Stadium (ipotesi più complicata).

Anche dopo il viaggio a Riyad il calendario sarà fitto e complicato. Due trasferte tra Firenze e Roma, in mezzo la Juventus a San Siro, poi la Salernitana e il ritorno della Champions League con la prima sfida all’Atletico Madrid. Sarà quello il momento in cui nell’alternanza finiranno anche nomi quali De Vrij, Bisseck, Carlos Augusto, i poco incisivi Arnautovic e Sanchez (almeno finora), nonché quel Buchanan acquistato per coprire il buco lasciato dall’infortunato Cuadrado. C’è ancora tanto da giocare e il futuro ci è sconosciuto, ma al momento Inzaghi vede soltanto il nome del colombiano nella lista degli infortunati. E prega di non doverne leggere altri una volta giunti a un passaggio chiave della stagione.

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