Inzaghi recupera i pezzi. Riecco Acerbi e Calhanoglu
Un’Inter rinnovata domani col Venezia prima di sfidare l’Arsenal e Conte . In gruppo i due titolari, ma l’obiettivo è riaverli al meglio in Champions.
I muscoli hanno dato responso positivo. Hakan Calhanoglu e Francesco Acerbi hanno così potuto allenarsi insieme ai compagni di squadra, nella seduta di ieri, aggiungendosi al gruppo che si sta preparando per Inter-Venezia. Sarà il primo test dell’ultimo trittico di impegni prima della sosta per le nazionali. Sulla carta il meno impegnativo e conseguentemente il più ricco di insidie mentali. Ogni tecnico che si rispetti insegna che non c’è peggior sfida da preparare, motivazioni parlando, di quella in cui rischi di non avvertire il pericolo. Il Venezia si è rialzato dall’ultimo posto in classifica battendo in rimonta l’Udinese ed è atteso a San Siro con la classica veste dell’outsider, non vittima sacrificale ma sfavorita dal pronostico e per questo desiderosa di ribaltarlo.
Inzaghi proverà invece a tenervi fede con una formazione rivista, forse non rivoluzionata, rispetto a Empoli. Ha sì due frecce importanti in più al suo arco, ma non sono pronte per essere sparate già dall’inizio e lo stesso vale per Asllani dopo giorni di allenamenti con una fasciatura a un ginocchio. Saranno convocabili, il che riduce al solo Carlos Augusto la lista degli indisponibili (tornerà dopo le nazionali).
Potrebbe, ma non è la prima ipotesi, avere spazio tra i pali Josep Martinez. Non ha mai giocato finora, se non in pre-campionato, e attende una chance da buon vice di Sommer. Al suo fianco in panchina mercoledì c’era anche Buchanan, che dopo lunghi mesi è clinicamente guarito da un grave infortunio patito con il Canada. Aspetta anch’egli un’opportunità: ha una dote, salta l’uomo, che non è comune ai compagni di squadra e per questo potrebbe avere più di una chance.
Quasi certamente ne avrà una Taremi, domani sera. Capitan Lautaro Martinez è infatti destinato al riposo, forse con Thuram a fargli compagnia tra gli uomini in pettorina. In Champions League il tecnico ha schierato due volte Arnautovic con l’iraniano dal 1’. Potrebbe essere la volta giusta per vedere il duo caricarsi la responsabilità dell’attacco anche in campionato, sebbene l’austriaco sia reduce da un rigore sbagliato che lo ha profondamente abbattuto.
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