La festa dei tifosi a San Siro. Inzaghi non sta più nella pelle: "È solo l’inizio, ma ottimi segnali Il Milan? Lo aspettiamo al derby»

Nove punti, zero gol incassati dopo tre partite di campionato, e il tecnico si gode il momento d’oro: "Avvio di stagione perfetto. Presto avrò bisogno di tutti, anche di chi sta giocando meno" .

di GIULIO MOLA -
4 settembre 2023
Inzaghi non sta più nella pelle:   "È solo l’inizio, ma ottimi segnali  Il Milan? Lo aspettiamo al derby"

Inzaghi non sta più nella pelle: "È solo l’inizio, ma ottimi segnali Il Milan? Lo aspettiamo al derby"

di Giulio Mola

È un tripudio di canti e di bandiere che sventolano San Siro al triplice fischio di Marchetti. Esultano i 72.739 presenti (secondo “sold out” stagionale), fa festa anche la Curva nonostante i malumori e l’ennesimo striscione (“Trasferte: fissate un tetto al prezzo del biglietto”) in cui si chiede più rispetto per chi segue ovunque la propria squadra. Le luci dei cellulari illuminano lo stadio che già sogna la seconda stella ed è giusto così. Nell’aria c’è profumo di scudetto, con la sensazione che ad oggi la corsa al titolo sia una questione tutta milanese. Almeno fino al 16 settembre, il giorno del derby. Intanto l’Inter è in testa, e non accadeva dal 2022.

Saggio e prudente l’ad Marotta, che già nel pre-partita non si era fatto trascinare dall’euforia, pur riconoscendo il valore dei nerazzurri: "La squadra è molto competitiva, abbiamo un ottimo allenatore, una mentalità più forte. Questo gruppo rappresenta un grande spirito proprio come spogliatoio. Però ci sono altre squadre, penso che la griglia sia quella degli anni passati, sono sempre le stesse che nell’ultimo decennio si sono giocate il titolo. Noi ci siamo, così come il Milan: sarà un campionato agguerrito, vedendo le premesse iniziali". Marotta non aveva ancora visto l’Inter di ieri sera, però. Capace di stritolare un avversario storicamente temibile e fastidioso come la Fiorentina. Ecco perché Simone Inzaghi è felice, il sorriso disegnato sul volto dell’allenatore che ha iniziato la stagione esattamente come l’aveva conclusa, osannato dai tifosi e soddisfatto dalla prestazione dei suoi: "La cosa più bella? Il saluto finale del pubblico, dopo aver fatto tre ottime partite. È dal 13 luglio che i ragazzi lavorano bene, hanno un entusiasmo contagioso. Sappiamo che è solo l’inizio, ma sono ottimi segnali".

Presto per dire se la terza versione della sua Inter sia la più bella ("Lo dirà il tempo. Abbiamo fatto 50 giorni perfetti, dove tutti hanno lavorato al meglio anche col mercato con un grandissimo spirito") di certo la squadra gioca compatta, concede pochissimo persino a un avversario dichiaratamente offensivo e scatena le sue ripartenze ogni volta che può. E da oggi testa al derby: "È importante per i tifosi, per la società, per quello che rappresenta. Abbiamo rispetto del Milan, squadra ben allenata con ottimi principi di gioco. Giocheremo la sfida nel migliore dei modi, avremmo voluto prepararla come queste partite ma ci sono le nazionali. I giocatori sono felici di rappresentarle e noi allenatori sappiamo di avere 2-3 giorni per prepararlo, ma vale per tutti. Questa squadra lavora con grande spirito e non vuole più soffrire".

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