La grande chance. L’Inter senza Lautaro. Sanchez più di Arnautovic con l’obiettivo rinnovo

Il cileno è in scadenza di contratto, col Cagliari una delle ultime possibilità. L’austriaco può contare sull’accordo fino al 2025 ma non è certo di restare. Già prenotato Taremi a zero, i dirigenti lavorano per Gudmundsson.

di MATTIA TODISCO
12 aprile 2024
L’Inter senza Lautaro. Sanchez più di Arnautovic con l’obiettivo rinnovo

L’Inter senza Lautaro. Sanchez più di Arnautovic con l’obiettivo rinnovo

Inter-Cagliari si giocherà senza l’abituale capitano nerazzurro. Lautaro Martinez è infatti squalificato: ha energicamente fermato un avversario lanciato in contropiede nel finale di gara con l’Udinese e questo gli è costato il cartellino giallo dall’arbitro. Era in diffida, salterà la gara di domenica e non rischierà così di non esserci per il derby del 22 aprile quando, se l’Inter batterà il Cagliari, sarà match point scudetto. Un’occasione da sfruttare per chi, alle spalle dell’argentino e di Thuram, ha trovato pochissimo spazio. Diversamente dallo scorso anno, quando soprattutto nel momento chiave Inzaghi alternò moltissimo le sue punte, in questa stagione le gerarchie sono definite. È diventato quindi complicatissimo trovare spazio sia per Marko Arnautovic (che inoltre ha dovuto confrontarsi con svariati guai fisici) e Alexis Sanchez.

L’austriaco è stato a lungo la prima alternativa, ora lo è certamente di più il cileno, che di stop muscolari non ne ha praticamente avuti e vanta numeri uguali a quelli dell’austriaco avendo giocato di meno. Sono infatti a quattro reti e tre assist in stagione. Hanno raddrizzato in parte le proprie statistiche, ma la loro permanenza per il prossimo anno resta in bilico anche perché in Europa (vedi doppio confronto con l’Atletico) hanno sofferto di alti e bassi nel momento in cui i due titolari sono incappati in qualche difficoltà. A maggior ragione hanno bisogno di sfruttare tutte le opportunità, partendo da quella di domenica in cui il cileno dovrebbe partire titolare. Sanchez è più vicino all’addio in estate per mere ragioni contrattuali: ha firmato l’estate scorsa per una sola stagione e la dirigenza si è già assicurata un altro attaccante a parametro zero, Mehdi Taremi. Sotto questo aspetto Arnautovic è più “tutelato“. Il suo accordo è biennale, fino al 2025 può decidere di rimanere dov’è, a prescindere da quelle che saranno le offerte e da come il club risponderà. L’austriaco ha smosso mari e monti per trasferirsi da Bologna a Milano, quando ha saputo dell’offerta dell’Inter. Sembrava potesse avere un posto al sole a fianco di Lautaro, date le difficoltà di Thuram nel pre-campionato. Invece il francese ha messo il turbo una volta che la stagione vera è cominciata e l’austriaco si è perso tra cattive prove per ritardo di condizione e fragilità dei muscoli. Sulla sua testa aleggia lo spettro di Gudmundsson, che gli uomini mercato nerazzurri valutano a prescindere da chi andrà via. È logico che la prima preoccupazione sarà quella di sistemare gli eventuali esuberi, quelli più giovani come i due Esposito e le pedine meno utili nel rapporto qualità-prezzo a bilancio, in primis Correa che salvo grosse sorprese tornerà indietro dopo il prestito all’Olympique Marsiglia. Per acquistare l’islandese servono non meno di quaranta milioni, si lavorerà sulle contropartite e sulla volontà del giocatore di fare uno step in avanti, ma l’impresa è resa complicata dalla straordinaria stagione del rossoblu, ai vertici in Serie A per gol, assist, dribbling riusciti.

Se si guarda alle caratteristiche, i due possibili innesti sono molto vicini alle due eventuali uscite. Taremi è un centravanti che segna e ha grandi doti tecniche con cui fa girare la squadra, un calco di Arnautovic. Gudmundsson è una seconda punta molto abile quando si piazza tra le linee, come sta giocando in queste settimane Sanchez soprattutto nei finali di partita in cui l’inter deve segnare e Inzaghi rischia il cileno con altri due attaccanti (Udine insegna). Anagraficamente, l’austriaco compirà 35 anni il 19 aprile e il suo attuale compagno di squadra li ha già compiuti. L’iraniano, che va per i 32 a luglio, e l’islandese, per i 27 a giugno, risultano anche anagraficamente più appetibili in chiave futura.

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