L’Inter scopre la fatica. Illusione Dumfries-Lautaro. Bologna, un pari da grande
Si chiude a sei la striscia di vittorie, Inzaghi a -3 da Conte con una gara in meno. Pesano le assenze di Calha, Miki e Acerbi: Castro e Holm fanno sorridere Italiano.

Emil Holm, sulla destra, firma il definitivo 2-2 a San Siro: il Bologna ha costruito molte occasioni meritando il pari
Una stagione dopo, Inter-Bologna di campionato è ancora 2-2. Passano gli ospiti, rimontano i nerazzurri, la riprende Holm e non prevale più nessuno fino al triplice fischio. Risultato che premia una squadra, quella di Italiano, coraggiosa nell’atteggiamento davanti a un avversario che vanta quattordici punti in più.
Per tutta la gara, il Bologna fa... il Bologna. Pressa alto, altissimo, anche a costo di lasciare delle praterie alle spalle dell’ultimo difensore, ghiotte per Thuram. I pericoli, però, li creano inizialmente i felsinei. Moro saggia le qualità di Sommer dopo una “dormita“ di Zielinski e serve il palo per aiutare il portiere svizzero. La capitolazione è solo ritardata, perché di nuovo Moro centra lo specchio e trova un tocco di Castro (giovane talento molto gradito in via della Liberazione) che spiazza l’estremo difensore.
Italiano segue il suo credo. Non si barrica e se gli ospiti perdono palla, come capita nel contrasto Odegaard-Bastoni, lo spazio da coprire è tanto. Troppo per riuscire a proteggere il vantaggio quando Dimarco arriva in porta, fermato da Skorupski, ma supportato dal tap-in vincente di Dumfries. Si ravviva San Siro, nonostante la Curva Nord in sciopero del tifo per 45’, e l’Inter comincia a mietere gioco. Piovono tiri, non tutti a misura. L’esperto Freuler invita i compagni a rallentare, annusando il cambio di vento. Skorupski si prende il tempo che serve nei rilanci, beccato dal pubblico di casa. Eppure, se permane l’1-1, è anche perché Sommer respinge l’incornata ravvicinata di Odegaard.
Ad un passo dall’intervallo la rimonta dell’Inter viene completata da Lautaro, al termine di un’azione cominciata dal tocco corto di Bastoni dal fondo e architettata con la più classica costruzione dal basso, fino ad arrivare al gol.
Una volta rientrata in campo, la squadra di casa sembra voler attendere l’occasione per il tris. Thuram, Dumfries e Lautaro hanno modo di colpire, ma trovano Skorupski e appena il baricentro si abbassa un po’, Holm ne approfitta per metterla in buca d’angolo, complice un errore di Dimarco in chiusura e una deviazione di Bastoni. Inzaghi cambia uomini, non modulo. Lo stremato Lautaro viene sostituito da Taremi e alla fine la palla ce l’ha spesso il Bologna, tanto che Orsolini chiama alla parata di piede Sommer. I cambi del tecnico di casa producono poco o nulla. L’iraniano non raccoglie due inviti di Thuram (sul primo la palla del francese è un po’ lunga), mentre Buchanan sembra ancora lontano dal poter dire la sua su un palco così importante. Il punto conquistato, in ogni caso, consente all’Inter di avere a tiro il Napoli capolista (a +3) con una gara in meno, mentre il Bologna ha ancora il recupero col Milan per salire ulteriormente.
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