L’Inter trema dopo la doccia fredda. Barella ne salta tre più la Nazionale

Strascichi di derby: distrazione al retto femorale per Nicolò. La peggiore partenza di Inzaghi in 4 stagioni

di MATTIA TODISCO -
25 settembre 2024
L’Inter trema dopo la doccia fredda. Barella ne salta tre più la Nazionale

Strascichi di derby: distrazione al retto femorale per Nicolò. La peggiore partenza di Inzaghi in 4 stagioni

L’analisi plenaria della sconfitta è arrivata a freddo, come si conviene per non far offuscare il giudizio dagli animi ancora caldi, ardenti dopo aver lasciato per strada un derby che ne seguiva altri sei trionfalmente conquistati. A Simone Inzaghi, suo merito, abbonda la misura, quella che in termini di spazio ha spesso fatto cilecca domenica scorsa. Nei passaggi, nelle conclusioni, nel misurare le distanze tra i reparti. "Non siamo stati squadra", ha detto il tecnico davanti alle telecamere nell’immediato del knock out. Concetto ribadito ieri al gruppo ad Appiano Gentile, lavorando in sala video su quanto è stato concesso al Milan, soprattutto in avvio e nel secondo tempo, nei momenti in cui il Diavolo ha inanellato palle gol, mentre tra le fila dei nerazzurri si arrancava in arretramento.

Qualche avvisaglia c’era già stata. L’Inter ha perso punti in casa del Genoa, contro una squadra smantellata in attacco e che ancora non aveva disponibile Pinamonti, e del Monza, tuttora a secco di vittorie. Ha poi ceduto col Milan, rango superiore alle rivali precedenti ma un ruolino di marcia non brillante. Mettendo tutto insieme è la peggior partenza dell’era Inzaghi: due vittorie, due pareggi, una sconfitta, otto punti in totale. Non si andava sotto i nove dall’ultima stagione di Spalletti (sette punti con due sconfitte). I nerazzurri, certo meno attrezzati dell’attuale versione, chiusero quarti conquistando la zona Champions all’ultima giornata e rischiando l’inverosimile contro l’Empoli, condannato alla retrocessione nella stessa partita.

Per non tornare a distanze siderali dalle vette tricolori, al tecnico servirà un apporto decisamente migliore da titolari e riserve. Uno dei mammasantissima ha dato forfait ieri, Nicolò Barella. Aveva lasciato il campo nel secondo tempo del derby, visto il perdurare del fastidio si è sottoposto ad esami che hanno evidenziato una distrazione al retto femorale della coscia destra. Salterà Udinese, Stella Rossa, Torino e la nazionale, già persa per strada in settembre per un intervento al naso. Punta la Roma, dopo la sosta all’Olimpico.

Dovrà sfruttare l’opportunità chi tra Frattesi e Zielinski avrà più fiducia da Inzaghi, a partire dal confronto in Friuli. Il calendario imporrà nuovamente il turnover e a fine ottobre è in vista una situazione simile a quella pre-derby, nella settimana che porta a Inter-Juventus di domenica 27 (alle 18). Dopo la Champions a Manchester, infatti, in una gara in cui le energie spese sono state ingenti, i nerazzurri hanno trovato l’aeroporto chiuso e sono stati costretti a rimandare il ritorno al giorno successivo, riposando al giovedì per poi allenarsi venerdì, a 48 ore dal derby. Con lo Young Boys a Berna, mercoledì 23 su un campo in sintetico che richiederà una rifinitura in Svizzera, l’Inter finirà la gara e dovrà di nuovo attendere il giorno successivo per ripartire, dato che lo scalo chiude alle 23. I bianconeri, per contro, giocheranno martedì in casa contro lo Stoccarda.

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