Supercoppa, troppa Inter per la Lazio: 3-0 e nerazzurri in finale

Inter rullo compressore in Supercoppa, Thuram, Calhanoglu e Frattesi mandano la squadra di Inzaghi in finale: ora il Napoli

di MANUEL MINGUZZI -
19 gennaio 2024
Marcus Thuram

Marcus Thuram

Riad, 19 gennaio 2024 - La finale della Supercoppa Italiana sarà tra Inter e Napoli. La squadra di Simone Inzaghi ha raggiunto quella di Walter Mazzari grazie al successo in semifinale sulla Lazio di Maurizio Sarri per tre a zero. Partita mai in discussione, con i nerazzurri ben presenti nell’approccio e nel gioco fin dai primi minuti e con un gol in avvio di Thuram a sparigliare le carte, poi nella ripresa il rigore di Calhanoglu - fallo di Pedro su Lautaro - ha chiuso i giochi a doppia mandata, mentre Frattesi ha sigillato con la sua firma il tris. Match molto autoritario e solido per l’inter che dunque lunedì potrà giocarsi il primo trofeo della stagione, sapendo peraltro il risultato della Juventus a Lecce che potrebbe sancire il momentaneo sorpasso in campionato dato che i nerazzurri recupereranno con l’Atalanta solo il 28 febbraio. Poche cose invece per la Lazio, parsa addormentata, mai in ritmo, poco intensa e non pienamente sintonizzata su questa competizione.

Subito Thuram

Inzaghi non deroga e anche in Supercoppa lancia la coppia Lautaro-Thuram, negli altri ruoli scelte standard con ancora Darmian preferito a Dumfries. Sarri invece lancia Ciro Immobile centravanti con Pedro e Felipe Anderson a supporto. Luis Alberto parte dalla panchina. Avvio di partita non a ritmi altissimi, entrambe le squadre curano bene le preventive e si cerca di evitare il più possibile ripartenze sanguinose. Le prime occasioni sono comunque nerazzurre con una zuccata di Thuram deviata all’ultimo secondo da Gila e poi un sinistro dalla distanza di Bastoni che sfila alto sopra la traversa. Consueta la tattica nerazzurra di aprire varchi centrali sfruttando l’ampiezza delle fasce e innescare i movimenti sincronizzati di Thuram e Lautaro, mentre Sarri punta più su un fraseggio ragionato per fornire rifornimenti offensivi. Ci mette comunque poco l’Inter a sfondare, perché al 17’ un cross di Bastoni pesca il prezioso tacco di Dimarco che smarca Thuram: 1-0 facile a due passi dalla porta. L’Inter prende in mano la partita, ma con il vantaggio può permettersi anche di far scoprire la Lazio per punirla in campo aperto e i biancocelesti sono molto guardinghi nella fase di possesso proprio per evitare errori gravi. Ci prova da lontano l’ex Vecino, ma la palla è alle stelle, e in generale dalle parti di Sommer si fa fatica ad arrivare. Più precisa l’Inter che invece ci prova con un destro di Lautaro ma Provedel si salva in due tempi evitando anche il tap in di Thuram. I nerazzurri riprendono vigore nelle azioni di attacco, sempre più ferocemente eseguite: cross di Dimarco e stoccata di mezzo volo di Barella che si stampa sulla traversa al 36’. Nel finale di tempo, sempre sfruttando le fasce, l’Inter va vicina al raddoppio con un destro potente di Darmian che si alza di quanto basta sopra la traversa. Allo scadere filtrante di Lautaro per Thuram che mette a sedere Provedel ma non trova l’attimo giusto per la battuta a rete. All’intervallo è uno a zero Inter e potevano essere di più.

Calha e Frattesi

La ripresa si apre con un contatto tra Pedro e Lautaro in area laziale, l’arbitro Marchetti non si accorge del potenziale fallo ma c’è il calcetto dello spagnolo sul piede di appoggio della punta interista. Serve il Var e così grazie all’on field review si sancisce il penalty: Calhanoglu trasforma al 50’. Di fatto è quasi l’ipoteca nerazzurra sulla partita. La Lazio rischia di deragliare e poco dopo, su una rubata al limite dell’area, Lautaro scaglia un destro potente che si stampa sulla traversa. I nerazzurri sfondano che è un piacere in ripartenza, perché la Lazio è disattenta e sfilacciata, così Lautaro ha un’altra occasione per segnare ma anche stavolta il destro non entra e sfila a lato. Sarri prova a cambiare con Luis Alberto e Cataldi in campo per Guendouzi e Rovella, ma lo spartito non cambia ed è sempre l’Inter a comandare la contesa. Dimarco ha una occasione al 66’ scaldando i guantoni di Provedel su punizione. E allora altri cambi con Isaksen per Pedro e Pellegrini per Marusic, Inzaghi risponde con Frattesi e de Vrij per Barella e Bastoni, tuttavia sono sempre i nerazzurri a creare le chance maggiori in ripartenza anche se emerge un pizzico di imprecisione nell’intento dichiarato di far segnare Lautaro. Il match è in ogni caso in controllo e Inzaghi concede un quarto d’ora di riposo alla sua coppia d’attacco per inserire Sanchez e Arnautovic, segno che la partita è in ghiaccio al cospetto di una Lazio poco intensa, poco viva e con poche idee per riaprire i giochi. Infatti arriva il terzo in contropiede ad opera del neo entrato Frattesi, freddo a battere Provedel su perfetta assistenza di Mkhitaryan. Game, set and match. Negli ultimi istanti Immobile segna il gol della bandiera, ma tutto è viziato da un tocco di mano. Inter dunque in finale quando lunedì si giocherà il trofeo contro i campioni d’Italia in carica del Napoli.

Il tabellino

Inter (3-5-2): Sommer, Pavard, Acerbi, Bastoni (21’ De Vrij); Darmian, Barella (21’ Frattesi), Calhanoglu (35’ s.t Asllani), Mkhitaryan, Dimarco; Thuram (28’ Sanchez), Lautaro (28’ Arnautovic). All. Inzaghi. A disposizione: Audero, Bisseck, Buchanan, Carlos Augusto, Di Gennaro, Dumfries, Klaassen, Sensi, Stabile, Stankovic. Lazio (4-3-3): Provedel, Lazzari (38’ Hysaj), Gila, Romagnoli, Marusic (21’ s.t. Pellegrini); Guendouzi (6’ s.t. Luis Alberto), Rovella (6’ s.t. Cataldi), Vecino; Anderson, Immobile, Pedro (21’ st. Isaksen). All. Sarri. A disposizione: Casale, Castellanos, Fernandes, Kamada, Kamenovic, Mandas, Patric, Ruggeri, Sepe. Marcatori: Thuram 14’, Calhanoglu 5’ s.t. Ammoniti: Romagnoli, Calhanoglu, Vecino Espulsi:

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