Tre passi verso il cielo. Calhanoglu non tradisce. L’Inter disarma l’Arsenal
Il turco trasforma il rigore decisivo per un fallo di mani alla fine del primo tempo. Ripresa di sofferenza, Inzaghi inserisce i titolari e ipoteca il secondo posto.
Ormai l’Inter che vince non fa quasi più notizia: ottavo successo nelle ultime nove gare fra campionato e coppa. Ma i tre punti di ieri sera a San Siro contro l’Arsenal, 1-0 dopo una gara “sporca” e molto sofferta nella ripresa, sono pesantissimi. Di fatto ipotecano l’accesso diretto agli ottavi di finale di Champions per gli Inzaghi’s boys i quali dopo aver fermato il City a domicilio, superano anche il secondo esame contro una big della Premier. Non a pieni voti, ma con carattere, considerato pure che in campo è scesa una formazione rivoluzionata dal turnover (annunciato) del tecnico. Testa all’Arsenal, insomma. Ma occhio anche al Napoli prossimo avversario.
Tante le novità, a partire dall’attacco con Taremi al fianco di Martinez. A centrocampo si rivede dal primo minuto Calhanoglu con Frattesi e Zielinski (Dimarco in panchina) In difesa rifiata Bastoni. Arteta invece ritrova Ødegaard (in panchina), ma perde Rice (in infermeria con Calafiori).
Grande avvio di partita dell’Inter, con giocate di qualità e pressing molto alto anche degli esterni. Passano appena cento secondi e il pallone scagliato da Dumfries di destro va a schiantarsi sulla traversa. E subito dopo Calhanoglu sfiora il palo dalla distanza. Dieci minuti di fuoco dei padroni di casa che costringono l’Arsenal a schiacciarsi, ma quando gli inglesi prendono le misure la partita cambia. Diventa più ruvida, con tanti duelli a centrocampo e ampi spazi che i nerazzurri potrebbero sfruttare meglio. Ma Zielinski soffre la marcatura di Partey, Frattesi non trova gli inserimenti e Taremi è spesso spalle alla porta. E quando Bisseck si trova un’autostrada davanti, litiga col pallone a pochi passi dalla porta. I Gunners si rendono pericolosi con Saka e sui calci piazzati. Sommer prima esce male su Merino (rischiando il rigore) e poi respinge in maniera goffa un tiro-cross di Timber. In pieno recupero l’episodio decisivo: punizione di Calhanoglu, deviazione di Taremi e mani di Merino. Per Kovacs è rigore, Calhanoglu trasforma con freddezza.
Più aggressivo l’Arsenal in avvio di ripresa, subito Martinelli calcia sull’esterno della rete. La tendenza dei nerazzurri è quella di abbassarsi troppo, le accelerazioni di Saka diventano pericolose quanto i cross da palle inattive: Sommer ancora in difficoltà (12’) ma sulla linea salva Dumfries, poi il portiere si riscatta smanacciando sul sinistro di Havertz. Inter sotto assedio, Inzaghi inserisce Thuram, Barella e Mkhitaryan. Nervi a fior di pelle, l’Inter soffre troppo, Bisseck per due volte è l’uomo della Provvidenza e dopo quasi otto minuti di recupero i 75mila di San Siro alla fine fanno festa.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su