Un punto e sarà pass Champions

Inzaghi prepara la finalissima e dopo il trionfo in Coppa Italia vuole una qualificazione che vale 60 milioni

di MATTIA TODISCO -
27 maggio 2023
Un punto e sarà pass Champions

Un punto e sarà pass Champions

di Mattia Todisco

All’Inter basta un punto per assicurarsi la partecipazione alla Champions League del prossimo anno. Un pareggio contro l’Atalanta stasera al Meazza e ci sarebbero poi due settimane per prepararsi al meglio alla finale del torneo continentale contro il Manchester City in programma il 10 giugno. Giovedì Simone Inzaghi ha lasciato i suoi a riposo, nonostante la vicinanza con il prossimo impegno. Andavano recuperate le energie mentali e fisiche spese nell’ultimo atto di Coppa Italia contro la Fiorentina, prima di rimettersi ieri pomeriggio al lavoro per la rifinitura. Analizzando la seduta della vigilia e quella di stamattina (solo un riscaldamento muscolare in realtà) Inzaghi deciderà chi mandare in campo. Molti saranno volti nuovi, ma non tutti. Tornerà Onana tra i pali, assieme a D’Ambrosio e De Vrij in difesa con Bastoni. In mediana squalificato Gagliardini e infortunato Mkhitaryan.

È il reparto in cui ci saranno più conferme, solo Gosens a sinistra dovrebbe fare eccezione rispetto a Roma. Davanti non c’è Correa, che ieri si è fermato per una distrazione al soleo della gamba destra e rischia di non esserci per Istanbul. Lukaku è sicuro di una maglia dal 1’, al suo fianco dovrebbe esserci Dzeko, perché a differenza di Martinez è stato sostituito relativamente presto contro la Viola. Diventano così tre le defezioni attuali a due settimane dall’appuntamento finale dell’annata, quello in cui pochi pensavano ci potesse essere anche l’Inter. Mkhitaryan lavora per esserci, così come Skriniar che potrebbe giocare una parte di gara con il Torino in previsione di un possibile impiego in Turchia, se mai ce ne sarà bisogno. Certo non da titolare, vista l’affidabilità dimostrata da Darmian e i due mesi e mezzo di lontananza dal campo dello slovacco. Per Correa, invece, si valuterà giorno per giorno.

La grande difficoltà di Inzaghi, anche oggi, sarà quella di tenere tutti sulla corda e focalizzati sul presente. Con l’avvicinarsi del match di Istanbul si rischia infatti di giocare a non farsi male, ma la posta in palio contro l’Atalanta dell’ex Gasperini non è di poco conto. Ballano una sessantina di milioni di euro, quelli che non entreranno in cassa qualora si dovesse mancare la qualificazione alla Champions del prossimo anno. Per questo i rinnovi già discussi e approvati con Bastoni e Calhanoglu, che pure sono in scadenza nel 2024, non sono ancora stati ratificati. Lo si farà solo nel momento in cui si avrà la certezza di poter giocare ancora per il trofeo dalle grandi orecchie e non su altri palchi di minor prestigio. Vale lo stesso per chi è in prestito e vorrebbe restare, ricambiato dalla dirigenza. Acerbi e Lukaku hanno cartellini che appartengono rispettivamente a Lazio e Chelsea. Ci sarà da ragionare e forse da battagliare per tenerli.

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