Italia di Spalletti: sfida decisiva contro la Germania per il Mondiale 2026
La Nazionale di Spalletti affronta la Germania nei quarti di Nations League, decisiva per il cammino verso il Mondiale 2026.
"I calcoli sulle avversarie non si fanno, si gioca sempre per vincere: bisogna andare a onorare lo sport per quelli che sono i principi più corretti." Ribadisco che dovremo essere all’altezza della missione che ci è stata assegnata e della nostra storia". Spalletti, l’Italia, un ct, una squadra e una missione davvero Mondiale.
Sì, perché la storia più recente fa quasi paura a guardarla: nelle ultime due edizioni della coppa più ambita (Russia 2018 e Qatar 2022) non c’è stato nemmeno il briciolo di una bandiera tricolore, di uno squarcio d’azzurro, a parte quelli nel cielo. Molto, forse quasi tutto, dipenderà dalla sfida dei quarti di finale di Nations League contro la Germania (20 e 23 marzo): della serie, abbiamo tra le mani, o meglio, sui piedi il futuro della Nazionale.
Alla luce dei sorteggi di ieri andati in scena a Zurigo, gli uomini di Spalletti affronteranno Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo in caso di vittoria contro i tedeschi. Oppure, in caso di sconfitta, Norvegia, Israele, Estonia e Moldova. Sono dunque queste le due strade per la Nazionale nella corsa al Mondiale del 2026 che si terrà tra Canada, Messico e Stati Uniti e che sarà il primo a 48 squadre, con il numero dei posti per le nazionali europee che da 13 passerà a 16.
"L’Italia che vince contro la Germania sarà sicuramente un’Italia più forte di quella che dovesse perdere – ha detto il ct azzurro, presente ieri al momento dei sorteggi –. Nei processi di crescita diventa fondamentale portare a casa delle buone prestazioni e dei risultati". Non lo dice, ma sa anche lui che serve una vittoria per far dimenticare gli anni di buio di una nazionale così blasonata.
L’opzione successo metterebbe gli azzurri davanti a un girone nettamente più facile, con la coriacea Slovacchia del tecnico Calzona (che conosce molto bene Spalletti avendoci lavorato assieme a Napoli) come avversaria più complicata. Nazionale che in campo può contare su Lobotka (che ’Lucianone’ conosce ancora meglio e con cui ha diviso lo scudetto di Napoli), l’ex Inter Skriniar, il talento Hancko e il ’veronese’ Sulsov.
Perdere ai quarti di Nations ci metterebbe invece davanti alla sfida con la Norvegia del bomber Haaland, di sicuro non una passeggiata, perchè il vichingo dalla chioma bionda, quando indossa la maglia del suo paese viaggia praticamente alla media di un gol a partita. Fatti concreti, oltre il puro timore reverenziale che si può avere verso un campione di 24 anni che ha praticamente vinto tutto.
Ma prima c’è nel mirino la formazione teutonica. Orfana, almeno per la prima sfida, di uno dei suoi pezzi da novanta. Nella partita d’andata, a Milano, tra i nostri avversari non ci sarà Wirtz, stella indiscussa della Die Mannschaft, squalificato e costretto alla tribuna.
Intanto però, Spalletti ha più volte fatto, disfatto e rifatto il gruppo. Dopo la delusione dell’Europeo ha rifondato la squadra sui giovani e ora può contare pure su fabbriche di gol (almeno in campionato), come Retegui e Kean. Da qui a questa primavera ci si gioca tanto, con l’obiettivo di restare nel firmamento del calcio che conta. Il primo gradino da salire nella scala del riscatto è quello contro la Germania: può proiettarci verso il cammino che ci meritiamo.
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