Italia, la storia per prendersi il futuro. Esame Germania: la chiave è Kean
A San Siro (20.45) l’andata della sfida che vale la Final 4, Retegui è out. Spalletti: "Basta sbandate"

Giovanni Di Lorenzo, 31 anni, e Giacomo Raspadori (25): azzurri punti di forza del Napoli di Conte e della Nazionale del ct Spalletti
L’antico fascino di una sfida che mai potrà essere come le altre: luci a San Siro, con la carica dei 55mila pronti a spingere l’Italia di Luciano Spalletti verso un successo contro la Germania di Julian Nagelsmann, squadra che nelle ultime 9 trasferte solo una volta non ha subìto gol perché abituata a “giocare“ sbilanciandosi in maniera eccessiva. In palio l’accesso alle Final Four (di giugno) della Nations League ma anche un girone più abbordabile per qualificarsi ai Mondiali 2026. E quindi gli stimoli non mancano, considerato anche che gli azzurri non battono i “panzer“ (stasera in campo con una maglia celebrativa per i 125 anni della federazione tedesca) da 13 anni.
"Ci sono stati anche quattro pareggi nelle ultime sei partite – fa notare il ct – ma abbiamo il dovere di essere quel sogno che tutti gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale. Ci dobbiamo portare dietro la nostra storia, e il clima nello spogliatoio è positivo perché i ragazzi sono in crescita. No, sbandate come quelle viste all’ultimo Europeo non le prenderemo più".
Purtroppo l’avvicinamento alla doppia sfida (domenica sera il ritorno a Dortmund) si complica giorno dopo giorno. L’infermeria è piena, visto che dopo gli infortunati Dimarco e Darmian e gli acciaccati (in forte dubbio pure per il ritorno) Cambiaso e Zaccagni, ieri in lista si è aggiunto anche il bomber Retegui rimandato a casa per un affaticamento. "Spero recuperi per la prossima partita dell’Atalanta ma per il momento non chiamo nessuno – spiega Spalletti –. Voglio vedere come va la prima sfida. Poi, in base al recupero di Zaccagni e Cambiaso, capiremo se è opportuno convocare una prima o una seconda punta. Dovesse servire un centravanti arriverà Piccoli, altrimenti Baldanzi". Ben sapendo che c’è gente come Frattesi e Casadei che per caratteristiche può essere utile in fase offensiva.
Intanto stasera si partirà con Kean titolare (e Lucca riserva), nel 3-5-1-1 che prevede alle spalle dell’attaccante della Fiorentina il napoletano Raspadori. Un unico dubbio a centrocampo, con Ricci e Rovella che si contendono una maglia. "Sono convinto che sarà una bella partita – dice Spalletti – perché le due squadre giocheranno a viso aperto. Quello che riesci a fare in gare così ha un peso superiore rispetto ad altre sfide".
E aggiunge: Come situazioni che ci possono far crescere, e ce ne sono molte, questo match assomiglia molto a quello di Parigi". Che lo scorso settembre l’Italia vinse provando a cancellare la disastrosa immagine dell’Europeo. "Quel–successo in casa della Francia – rafforza il concetto Riccardo Calafiori - è stata una pagina fondamentale, come può essere la partita contro la Germania per vedere a che punto siamo".
Stasera non sono ammesse distrazioni contro una formazione (fra gli assenti il portiere Ter Stegen) che gioca un calcio di qualità e aggressivo. "Nagelsmann è facile individuarlo come allenatore moderno, la sua Germania è una squadra completa come proposta di calcio, molto offensivo, che somiglia ai giocatori che ha", sottolinea Spalletti elogiando il collega. "Ci saranno momenti in cui soffrire, si starà in tanti dentro la nostra area di rigore: non bisogna dargli la possibilità di giocare a campo aperto, saper scegliere le situazioni in cui sbattere forte contro gli avversari e quelli in cui concedere palla per fare una ricomposizione cattiva fino a essere tutti sotto palla".
Da questo punto di vista il ct si aspetta molto da Kean, "perché verrà fuori una partita da sbattimento, con continui ribaltamenti, e lui è più adatto. L’ho trovato molto migliorato anche come uomo, non solo come calciatore: è differente dal messaggio che manda, è un ragazzo con la qualità morale di squadra che vogliamo creare".
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