Qualificazioni Euro 2024, Italia-Malta 4-0: poker azzurro scaccia polemiche
La nazionale di Spalletti si prepara alla partita contro gli inglesi e lo fa vincendo grazie alle reti di Bonaventura e Frattesi, inframezzate dalla doppietta di Berardi
Bari, 14 ottobre 2023 – Definire turbolenta la lunga marcia di avvicinamento alla sfida contro Malta, valida per le qualificazioni a Euro 2024, è a dir poco riduttivo. Eppure, l'Italia trova il modo di vincere contro un avversario di certo non proibitivo ma soprattutto contro tutte le negatività dei giorni scorsi e delle ultime ore: su tutte, giusto per restare ai fatti legati al mero calcio giocato, il successo dell'Ucraina contro la Macedonia del Nord sempre nel contesto del Gruppo C. Un primo snodo cruciale nell'economia del girone lo giocherà Inghilterra-Italia, in programma martedì 17 ottobre nella cornice sempre suggestiva di Wembley. Prima ancora però gli azzurri, nell'altra cornice suggestiva del San Nicola di Bari, liquidano la pratica Malta grazie alle reti di Bonaventura, Berardi e Frattesi: il fantasista della Fiorentina, curiosamente, diventa il giocatore più 'anziano' a trovare il suo primo gol con la maglia della Nazionale, mentre l'esterno del Sassuolo confeziona una doppietta preziosa e di gran qualità che contribuisce a far maturare una vittoria pesantissima per la classifica del Gruppo C, sulla carta tutta da scrivere. Per la squadra allenata da Luciano Spalletti è stato ancora più importante provare a sollevare la cappa di negatività che sembra calata negli ultimi tempi tra infortuni e il noto 'caso scommesse', tra l'altro purtroppo appena alle primissime battute. Per fortuna, in questo contesto esiste anche il calcio giocato, che premia l'Italia dei giovani ma anche e soprattutto dei 'vecchi leoni': detto di Bonaventura e Berardi, giocatori abituati a segnare solo reti belle, l'ultimo pensiero lo merita Frattesi, che mantiene una media-gol da urlo.
Le formazioni ufficiali
Spalletti si affida a un 4-3-3 aperto da Donnarumma: il resto della difesa è completato da Darmian, Mancini, Bastoni e Dimarco. In mezzo al campo ci sono Barella, Locatelli e Bonaventura, mentre la punta centrale è Raspadori, assistito da Berardi e Kean. Marcolini risponde con un 5-3-2 che tra i pali vede Bonello, protetto da Joseph Mbong, Apap, Pepe, Zach Muscat e Camenzuli: a centrocampo agiscono Guillaumier, Kristensen e Yankam, mentre il tandem di attacco è formato da Montebello e Paul Mbong.
Primo tempo
Come da previsioni, l'Italia parte subito forte e al 4' sfiora la rete con Locatelli, che raccoglie una conclusione di Bonaventura respinta da Pepe e sfiora il palo alla sinistra di Bonello, che al 6' viene salvato dalla traversa sul colpo di testa in torsione di Mancini dagli sviluppi di un corner. Dopo queste due fiammate ravvicinate, gli azzurri non riescono a costruire occasioni da gol nonostante un netto predominio della sfera: l'incantesimo si spezza al 23', quando Bonaventura raccoglie la palla dopo un batti e ribatti e trafigge Bonello con un gran destro a giro. Sulle ali dell'entusiasmo, l'Italia prova a raddoppiare al 29', quando dagli sviluppi di un corner Mancini fa la sponda per Locatelli, che si esibisce in un'acrobazia leggermente sballata. I ritmi della partita calano ancora e di fatto uno dei pochi sussulti della fase finale della prima frazione lo regala al 40' Bonello, che si esibisce in un dribbling disperato contro Raspadori prima di regalare un calcio d'angolo all'Italia. Un altro guizzo (e che guizzo) lo confeziona al 46' Berardi, che riceve da Barella e scocca un gran sinistro che bacia il palo prima di insaccarsi. E' il colpo che conduce al duplice fischio dell'arbitro Strukan che manda le squadre negli spogliatoi su un rincuorante doppio vantaggio per un'Italia che vince e convince pur con qualche errore di troppo all'altezza della mediana.
Secondo tempo
Gli azzurri ripartono con grinta e determinazione e al 48' sfiora il bis con Raspadori, che riceve da Kean e tira: Berardi si inserisce involontariamente nella traiettoria e manda sul fondo la conclusione del numero 10. Al 50' Dimarco ci prova dagli sviluppi di uno schema su calcio piazzato, ma la mira è imprecisa. Marcolini apre la girandola dei cambi: fuori Montebello e dentro Satariano. La novità tattica spettina i piani partita al punto che al 57' Yankam penetra nell'area azzurra e semina il panico anche grazie a una leggerezza di Dimarco: la sua conclusione, tuttavia, si spegne innocua sul fondo. Sul ribaltamento di fronte un cross di Berardi manda nel panico Pepe, che sfiora l'autogol. A proposito di 'frittate': al 62' Bonello pasticcia ancora con i piedi e regala la sfera a Raspadori, che prova a servire Kean ma trova solo uan deviazione della difesa ospite. Il tris dell'Italia è nell'aria e arriva al 63', quando Berardi con una volée a botta sicura manda in rete il cross basso di Raspadori, inizialmente diretto a Kean, che invece manca l'impatto con la palla. Spalletti approfitta dell'euforia del San Nicola per cambiare qualcosa, magari pensando già al match di Wembley: fuori Barella e proprio un acclamatissimo Berardi e dentro Frattesi e Orsolini. Marcolini risponde gettando nella mischia Attard e Nikolai Muscat per Joseph Mbong e Kristensen. L'Italia insiste e al 76' sfiora il poker con Bastoni che, dagli sviluppi di un corner, prima vede il suo colpo di testa respinto da un compagno di squadra e poi il secondo tentativo rimpallato dal palo quando però il guardalinee aveva già alzato la sua bandierina. Spalletti cambia ancora: fuori Kean, Bonaventura e Dimarco e dentro Scamacca, Biraghi e Udogie, al debutto. Marcolini risponde inserendo Nwoko e Paiber per Yankam e Paul Mbong. La partita entra in un'altra fase di stanca che, curiosamente, Malta prova a spezzare con un'improvvisa accelerata finale: gli azzurri lasciano fare, chiudono tutti gli spazi e poi provano a ripartitre a caccia del poker. Il penultimo tentativo è firmato al 92' da Raspadori, il cui tiro-cross per poco non arma il tap-in di Orsolini. I rimpianti dell'Italia durano pochissimo, perché al 93' Frattesi riceve da Udogie e firma il 4-0 con un sinistro che si insacca a fil di palo: il perfetto epilogo di una serata dolce in un contesto amarissimo.
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