Jesina-Fermignanese: Mister Omiccioli prepara la sfida decisiva del campionato
Mister Omiccioli guida la Jesina contro la Fermignanese in una partita cruciale. Tensione e concentrazione per superare gli avversari.

Mister Omiccioli guida la Jesina contro la Fermignanese in una partita cruciale. Tensione e concentrazione per superare gli avversari.
Tutto un campionato in 90 minuti. Per mister Mirco Omiccioli in assoluto non una novità dopo trascorsi vincenti con l’Urbania nel recente in passato.
"Stavolta è diverso, d’accordo è sempre un match ball ma dopo ci sarà un’ altra partita da giocare e non è detto che finisca qui – così il tecnico fanese alla guida delle Jesina da fine ottobre dello scorso anno – di sicuro queste sono partite a cui non ci si abitua mai. La tensione? Il giusto, l’ho detto anche ai ragazzi".
Che nelle ultime settimane si sono superati, diciamo la verità. Come stanno vivendo questa vigilia?
"Carichi e concentrati, stiamo vivendo un buon periodo capiscono il momento, questa è stata una settimana corta, abbiamo fatto solo tre allenamenti. Mi sono raccomandato non sarà decisiva e non è detto che finirà tutto domani, quindi tranquilli e concentrati fino all’ultimo".
La Fermignanese, degnissimo avversario che per mesi ha guardato tutti dall’alto in basso e solo di recente sembra aver accusato qualche piccola pausa: i punti di forza dei vostri avversari?
"Non è un caso che questo gruppo stia facendo così bene, giocatori e allenatore stanno insieme da un anno e mezzo alcuni innesti mirati ed ecco i risultati, una squadra che con le ripartenze sa fare male in attacco, molto pericolosa in zona gol.
A ottobre quando sono arrivato a Jesi la situazione era diversa, ho trovato un gruppo forte, su questo non avevo dubbi, ho solo cercato di trovare la miglior amalgama, abbiamo fatto il nostro percorso, siamo arrivati alla stretta finale, ce la giochiamo consapevole delle difficoltà che ci aspettano ma fiduciosi nelle nostre qualità: poi è chiaro che avremo una pressione diversa rispetto a loro".
Che partita sarà, all’andata la Jesina uscì con le ossa rotte.
"Quel giorno vinsero meritatamente giocando meglio di noi, fatali alcuni nostri errori, imperativo evitarli".
Argomento delicato quello della tifoseria assente sciopero illimitato ad oltranza, che peso avrebbe in una partita dove anche minimi dettagli, dentro e fuori del campo, potrebbero fare la differenza?
"Questa purtroppo è una situazione che ho trovato al momento del mio arrivo a Jesi, per rispetto di posizioni che non conosco preferisco non pronunciarmi, non è piacevole, certo, sappiamo bene quanto il tifo una curva possa aiutare un giocatore durante la partita, noi possiamo solo garantire il massimo dell’impegno per la maglia che indossiamo facendo sempre e comunque il nostro dovere: se servirà come esempio ne saremmo felici".
Gianni Angelucci
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