Juve, Chiesa via per 40 milioni. Koopmeiners: niente sconti dall’Atalanta
L’attaccante è in scadenza di contratto nel 2025 e potrebbe essere sacrificato. Prossima settimana incontro con l’agente: a 40 milioni si valuta la cessione
Torino, 9 giugno 2024 – La Juve comprerà, e tanto, sul mercato in entrata nell’ottica della rivoluzione che Cristiano Giuntoli vuole imbastire con Thiago Motta, la cui firma è attesa prossima settimana, ma ci saranno anche delle cessioni, dei sacrifici necessari per generare plusvalenza e benefici a bilancio. Uno di questi potrebbe essere Federico Chiesa, che non rientrerebbe nei piani del nuovo tecnico e a fronte di una buona offerta verrebbe sacrificato. Serve una plusvalenza per aiutare il mercato in entrata, soprattutto sul fronte Teun Koopmeiners che l’Atalanta non molla in cambio di contropartite.
Chiesa possibile sacrificato a 40 milioni
C’è aria di un possibile divorzio tra Federico Chiesa e la Juventus? Possibile, non certo. L’attaccante figlio d’arte può essere sacrificato, ma solo a fronte di una buona offerta. Alla base l’idea di Motta di non considerarlo perno inamovibile dell’attacco, dove il tecnico punta a valorizzare Soulè e Yildiz, più magari un innesto dal mercato in entrata. E Chiesa cosa farà? Senza un ruolo di primo piano potrebbe chiedere la cessione e non rinnovare il contratto in scadenza nel 2025, che peraltro impone alla Juve di prendere una decisione rapida ed evitare il parametro zero. Di fatto, senza rinnovo diventa necessario cederlo ora e subito. Giuntoli ci pensa, ma solo a fronte di una proposta convincente. Intanto, è previsto per questa settimana un summit con il suo agente Fali Ramadani per pianificare il futuro, ovviamente dopo l’Europeo, e prendere una decisione strategica a 27 anni. In Italia lo vogliono due squadre, Napoli e soprattutto Roma, ma chiaramente i bianconeri non lo cederanno sotto prezzo e puntano ad incassare almeno 40 milioni di euro. Attenzione anche all’estero, con Liverpool e Manchester interessate qualora Chiesa decidesse di lasciare la Juve. In ogni caso, tutto verrà svolto dopo la rassegna in Germania per lasciare tranquillo Chiesa.
Koopmeiners senza sconti
La Juve un incasso importante dovrà farlo, quantomeno per finanziare parte del mercato in entrata. I costi sono alti e stanno lievitando. Teun Koopmeiners, per esempio, vale 60 milioni di euro per l’Atalanta e non sono previsti sconti, nemmeno con contropartite tecniche. La Dea vuole tutto cash. Giuntoli cerca di trovare la quadra, ma non è facile pur avendo un accordo verbale con il giocatore per un ingaggio da 4 milioni di euro. Ci si lavorerà ancora, ma l’Europeo potrebbe ulteriormente alzare il prezzo del mediano olandese. Stesso discorso per Riccardo Calafiori, valutato dal Bologna non meno di 40 milioni di euro. Il difensore è stato convocato da Spalletti e un buon Europeo potrebbe alzare ancora il prezzo e pure in questo caso il Bologna non apre a sconti o contropartite. Tra i due la Juve dovrebbe spendere circa 100 milioni di euro. Difficile, quasi impossibile. A maggior ragione se si inserisce nella campagna acquisti anche Douglas Luiz, che costa circa 30 milioni di euro più Weston McKennie. Insomma, il bilancino e la calcolatrice di Giuntoli dovranno trovare un sistema, ma prima ci sono gli Europei e ogni trattativa richiede tempo, sia perché i club puntano a un rialzo delle cifre con la vetrina continentale, sia perché i vari giocatori vogliono restare concentrati. La rivoluzione di Motta, forse, dovrà aspettare.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su