Il Milan resiste e difende il secondo posto: con la Juve è 0-0

I rossoneri di Pioli, con tante assenze, resistono nel finale agli assalti juventini: Thiaw salva sulla linea, prima miracolo di Sportiello. Allegri rischia di essere raggiunto da Motta

di MANUEL MINGUZZI -
27 aprile 2024
Juventus-Milan (Ansa)

Juventus-Milan (Ansa)

Torino, 27 aprile 2024 - Un punto a testa che non cambia la situazione per il secondo posto, ma può consentire al Bologna, in caso di vittoria sull’Udinese, di raggiungere la Juve al terzo. Juve-Milan è stata una partita tra due squadre non di certo in salute, e si è visto per oltre un’ora, poi l’ingresso di Chiesa ha spaccato la partita, ma gli assalti juventini sono stati vani e il Milan ha resistito fino alla fine, anche con i giovani Bartesaghi e Zeroli in campo. Sportiello e Thiaw si sono eretti a baluardo e i rossoneri tengono il margine per il secondo posto, mentre Allegri potrebbe essere raggiunto da Motta, peraltro candidato a sostituirlo in panchina.

La partita 

Allegri conferma la difesa a tre ma lancia in avanti Yildiz al fianco di Vlahovic. Pioli, con tante assenze, è costretto a schierare Musah terzino destro e Florenzi, a sinistra, in luogo di Hernandez, mentre in attacco ci sono Leao, Loftus Cheek e Pulisic a sostegno di Giroud. Problema dell’ultimo minuto per Maignan, risentimento all’adduttore, che dà forfait, gioca Sportiello. Prova a partire forte con la Juve, con un buon ritmo anche se manca l’ultima giocata nei sedici metri decisivi, mentre il Milan sembra voler attendere e sfruttare spazi in ripartenza. Il primo squillo è di Vlahovic che tenta il sinistro da posizione defilata: Sportiello ha vita facile. Col passare dei minuti, il Milan prende possesso della palla provando a schiacciare la Juve che invece resta compatta e scherma Leao con costanti raddoppi di marcatura. I bianconeri vanno col tiro da fuori: ci prova Gatti ma la palla finisce alta. I ritmi scendono, il palleggio rossonero è troppo lento per poter creare un pericolo alla retroguardia di Allegri che continua ad avere massima attenzione sul dieci del Milan per poi sfruttare la gamba degli esterni Kostic e Weah. Non ci sono, però, particolari occasioni nei primi venti minuti e il match non regala grande pathos. Al 21’ una manovra accerchiante della Juve mette in difficoltà il Milan, ma ne scaturisce solo un tiro strozzato di Cambiaso che sfila a lato. Anche la squadra di Pioli ci prova con Leao e Musah dalla distanza, ma con poca fortuna e poca forza. Nulla di fatto: via della porta inibita sia di qua che di là. Infatti, tutte e due le squadre continuano, con scarsi risultati, a provarci da fuori, è il turno di Cambiaso e Florenzi, che sparano alto dal limite dando segno di poche idee per scardinare le difese altrui. Il match vive su qualche errore di gestione, quelli che possono creare uno svantaggio o un vantaggio, ma niente che possa sparigliare le carte in un primo tempo avaro di occasioni e avarissimo di parate dei portieri. Serve un episodio, accade al 46’. Musah perde una brutta palla al limite e concede una punizione pericolosa, va Vlahovic che costringe Sportiello al riflesso sul suo palo. Si resta zero a zero.

Sportiello e Thiaw super

La ripresa si apre con una doppia occasione Juve. Si libera Kostic a sinistra per il diagonale potente che Sportiello rinvia, poi il portiere compie un miracolo sulla ribattuta di Danilo. I bianconeri approcciano come nel primo tempo, con dieci minuti di buona pressione, poi prova a uscire il Milan il quale continua con una fase di fraseggio poco ficcante e troppo lenta per aprire spazi. Resta comunque una partita a tratti bloccata e che concede un innalzamento dei ritmi solo su errori e quando si spalanca il campo aperto, per il resto le due formazioni cercano di non offrire all’avversaria situazioni potenzialmente pericolose. Il Milan, inoltre, ha un Leao annacquato da costanti raddoppi di marcatura e da una serata non di certo ispirata. Allegri ordina i cambi, dentro Chiesa e Milik per Kostic e Vlahovic, passando a un tridente offensivo. Pioli risponde con Bennacer per Adli per governare meglio il centrocampo. Ci sono due squilli, al primo affondo di Chiesa il Milan salva in affanno, dall’altra parte Loftus Cheek ci prova col destro da fuori ma la palla va a lato. Si vive di imprecisioni varie tra due squadre che vengono da un periodo poco brillante, e si vede, così Pioli prova la carta Okafor per Giroud mentre Allegri sceglie McKennie per Weah. La soluzione per Allegri è chiara: andare per le fasce. Al 74’ volata di Chiesa e cross, poi zuccata di Milik che non riesce a indirizzare sul secondo palo con Sportiello che blocca a terra. I cambi bianconeri hanno dato una scossa alla partita e il finale è sicuramente più vibrante rispetto alla prima ora di gioco, soprattutto sugli esterni dove la vivacità del numero sette juventino ha scomposto l’assetto difensivo di Pioli. Leao ha invece un sussulto a dieci dalla fine con un tiro a giro che Bremer sventa sul più bello. Negli ultimi minuti, con la rosa azzoppata dalle assenze, Pioli si affida ai giovani Zeroli e Bartesaghi ed è la Juve a tentare il colpo grosso cercando il possesso alla ricerca dell'accelerazione decisiva. Mischia clamorosa in area all’85’ quando Sportiello sbaglia la presa ma Thiaw salva sulla linea il tocco ravvicinato di Rabiot. Sono gli assalti juventini dai piazzati e sulle palle alte, un classico di Allegri, e dal corner successivo la girata aerea di Milik esce di centimetri. I padroni di casa accerchiano e buttano palloni alti dalle fasce, ma il Milan resiste, con affanno, fino al 94’. La squadra di Pioli difende il margine per il secondo posto, mentre la Juve rischia di essere raggiunta dal Bologna.  

Il tabellino

Juventus-Milan 0-0 Juventus (3-5-2): Szczesny, Gatti, Bremer, Danilo; Weah (25’ s.t. McKennie), Cambiaso, Locatelli, Rabiot, Kostic (16’ s.t. Chiesa); Yildiz (35’ s.t. Miretti), Vlahovic (16’ s.t. Milik). All. Allegri. A disposizione: Alcaraz, Alex Sandro, Djalo, Iling jr, Kean, Nicolussi Caviglia, Perin, Pinsoglio, Rugani. Milan (4-2-3-1): Sportiello, Musah (35’ s.t. Bartesaghi, Gabbia, Thiaw, Florenzi; Adli (16’ s.t. Bennacer), Reijnders; Pulisic (36’ s.t. Chukwueze), Loftus Cheek (35’ s.t. Zeroli), Leao; Giroud (25’ s.t Okafor). All. Pioli. A disposizione: Caldara, Maignan, Nava, Simic, Terracciano. Marcatori: Ammonit: Musah Espulsi:

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