Giovane Signora, 6 bellissima È la Juve di Chiesa e Cambiaso

La Salernitana viene travolta: Yildiz e Weah completano la festa, i bianconeri troveranno il Frosinone nei quarti

5 gennaio 2024
Giovane Signora, 6 bellissima  È la Juve di Chiesa e Cambiaso

Giovane Signora, 6 bellissima È la Juve di Chiesa e Cambiaso

juventus

6

salernitana

1

JUVENTUS (3-5-2): Perin 6; Gatti 6, Rugani 6.5, Danilo 6.5; Cambiaso 7.5 (38’ st Kostic sv), Miretti 6.5 (31’st Nonge sv), Locatelli 6, Rabiot 6, Iling-Junior 6 (21’st Weah 6.5); Milik 6.5 (31’st Vlahovic sv), Chiesa 7 (21’st Yildiz 7.5). Allenatore: Allegri 7.

SALERNITANA (4-2-3-1): Fiorillo 5.5; Sambia 4, Bronn 4.5, Lovato 4.5, Daniliuc 5; Legowski 5 (31’st Borrelli sv), Maggiore 5.5 (1’st Bradaric 5); Tchaouna 5.5 (10’st Sfait 5), Botheim 5.5 (10’st Simy 5), Ikwuemesi 6; Stewart 5 (1’st Gyomber 5). Allenatore: Inzaghi 4.5.

Arbitro: Ghersini di Genova 6.

Reti: 1’pt Ikwuemesi, 12’pt Miretti, 35’pt Cambiaso, 9’st Rugani, 30’st Bronn (aut), 43’st Yildiz, 46’st Weah.

La sfida dei vecchi rancori e delle parole non dette la vince Allegri sulle ali di Chiesa e della stellina Yildiz. Con Pippo non corre buon sangue da quando nel 2011 il telefono squillò a casa Inzaghi: era Max che tagliava fuori lo storico attaccante dalla lista Champions. E Super Pippo non gliel’ha mai perdonata: il gol di Ikwuemesi dopo nemmeno un minuto (imperdonabile l’errore di Gatti), che fa scendere il gelo sullo Stadium, suona come un torto a quella chiamata mancata. Ma contro la Juve che gioca per alzare la Coppa Italia, non basta. Servono dieci minuti per rialzare la testa ai bianconeri e infilare la via della vittoria con un punteggio tennistico (6-1). Comincia un super Chiesa tornato titolare fa da sponda al cross di Cambiaso: al centro c’è Miretti che insacca.

Max ha messo in piedi un turnover ragionato, con sette cambi rispetto al match con la Roma. Ragionato perché in mezzo ci sono punti fermi come Gatti, Rugani, e un onnipresente Cambiaso oltre allo stesso Chiesa, ieri entrambi i veri pilastri della manovra bianconera. Merito loro se i padroni di casa hanno ribaltato il risultato in pochi minuti.

Inzaghi, il grande ex, e Allegri dunque. Si sono incrociati per la quinta volta da allenatori, ma il risultato è tutto a favore dell’allenatore toscano. Pippo si è studiato una formazione tutta rischi, con Tchaouna, Botheim, Ikwuemesi; Stewart davanti. Aggressività e tanta gamba: a frenarlo ci pensa una Juve non solo efficace ma pure bella.

Fa discutere un fallo al limite dell’area al 17’ di Sambia su gatti. I bianconeri chiedono il rigore, per il Var è solo punizione.

Poi è l’ora di Cambiaso: lui come Inzaghi: il genovese si fa trovare nel posto giusto al momento giusto. Su un angolo del Chiesa, calcia al volo un passaggio di Danilo e insacca. Fede, dicevamo, la qualità delle sue giocate si alza nel secondo tempo. Al 53’ arriva il tris bianconero, ancora una volta dai suoi piedi: dribbling veloce, palla in mezzo che dopo una serie di rimpalli finisce sui piedi di Rugani. Poi c’è la Next Gen, la nuova benzina di Allegri. In lista ieri sera c’era anche tra i convocati Joseph Nonge 2005 della Juve Next gen, messo in campo da Allegri a un quarto d’ora dalla fine: fa vedere pure un paio di cose belle. Ma la vera stella è Yildiz, 18 anni: sale al posto di un Chiesa tirato a lucido, si toglie la soddisfazione di mettere in porta il 4-1, complice una deviazione di Bronn, e poi segna un gol favoloso, saltando 4 giocatori. L’ultimo assolo è di Weah: botta da 30 metri che è come una ciliegina sulla torta. La Juve trova ora l’11 gennaio (ore 21) il Frosinone di Eusebio Di Francesco. Inzaghi? E’ già pronto a giocarsi la sua rivincita: appuntamento domenica all’Arechi, questa volta in campionato.

Le partite di quarti di finale. Fiorentina-Bologna, martedì, ore 21; Lazio-Roma, mercoledì, ore 18; Milan-Atalanta, mercoledì, ore 21.

Gabriele Tassi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su