Juve, corto muso da Champions. Basta Gatti, piegata la Fiorentina. Allegri: altro sorriso dopo la Coppa. Scatto per il ritorno in Europa

I bianconeri allo Stadium ritrovano la vittoria anche in campionato dopo un digiuno di quattro partite . Decide un gol del difensore, due reti annullate per fuorigioco a Vlahovic: nella ripresa molta più Viola.

di PAOLO GRILLI -
8 aprile 2024

C’è corto muso e corto muso. Quello che interrompe un digiuno di vittorie in campionato che durava da quattro gare, per di più sovrastando a lungo le idee del giochista Italiano, vale senz’altro più degli altri. Perché poi riavvicina tanto alla Champions perduta.

Juve rinata? Forse non compiutamente, vista la frenata inspiegabile degli ultimi due mesi. Ma con la Fiorentina ha saputo imporsi con sicurezza, mai chiudendosi come era solita fare. E nel primo tempo, oltre al gol liberatorio di Gatti – sempre più leader emotivo in questa stagione – la Signora ha collezionato pure tre reti annullate per fuorigioco. Tra cui le due, davvero beffarde, che hanno illuso un Vlahovic rimasto ancora a secco di gol contro la sua ex squadra.

Allegri, dopo la vittoria in Coppa Italia contro la Lazio, non si concede divagazioni rispetto al 3-5-2 di ordinanza. Il pressing iniziale inibisce la Viola, il ritmo è quello giusto. Più che per vie centrali, i bianconeri avanzano in maniera costante con tagli e appoggi sugli esterni. McKennie segna visibilmente in fuorigioco, la deviazione fortuita di Bremer in offside sul tap-in di Vlahovic dopo la traversa di Gatti assomiglia invece tanto a uno scherzo del destino, quasi ci fosse un disegno superiore per evitare che Dusan segni contro la Viola. Sensazione ribadita nel momento in cui il serbo esulta nuovamente e inutilmente (in fuorigioco c’è McKennie che tenta l’assist di testa) dopo il gol di Gatti. Sua la rete decisiva, ed è la quarta marcatura in campionato, a coronare una prestazione totale del colosso piemontese.

Nella ripresa la Juve scala marcia. La Viola, piegata l’Atalanta in Coppa Italia e a batterie parzialmente scariche, sfiora il gol del pari con Nico Gonzalez. Szczesny è super nel deviare sulla traversa con la punta delle dita. E nel finale è Beltran a tirare contro Nzola mancando a sua volta l’1-1.

Il blancio parziale di stagione dei bianconeri parla ora di dieci punti in altrettante gare, a partire dal pari con l’Empoli che fece da campanello d’allarme della crisi. Non certo uno score che la vittoria di ieri ha reso decoroso. Ma conforta Max il distacco che si è ricreato con chi segue. Il Bologna quarto è a quattro punti, la Roma quinta a sette, l’Atalanta sesta a dodici. Soprattutto nell’ipotesi di una Champions per cinque italiane, la Signora può concedersi un sorriso pensando di aver fatto un balzo verso il ritorno nella Grande Coppa.

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