Juve, riecco Vlahovic contro la crisi. Un altro bivio per Max: esame Gila

Alle 12,30 c’è il Genoa allo Stadium. La Signora non può più aspettare, pass Champions vitale per i conti

di PAOLO GRILLI -
17 marzo 2024
Juve, riecco Vlahovic contro la crisi. Un altro bivio per Max: esame Gila

Juve, riecco Vlahovic contro la crisi. Un altro bivio per Max: esame Gila

Una sola partita vinta delle ultime sette, soffrendo in casa contro il Frosinone. Sei punti in sette gare, con nove gol fatti e undici subiti. Da quattro partite sempre due reti al passivo.

Uno spaccato in cifre che non raffigura una pretendente alla salvezza, ma la Juve. Proprio quella squadra che, prima della sconfitta rivelatrice contro l’Inter – eravamo appena un mese e mezzo fa – sembrava poter coltivare nuovamente il sogno scudetto, favorita anche dall’assenza dalle coppe europee.

La stagione improvvisamente al ribasso della Signora ora terza – il Milan ha un altro passo – propone oggi, manco a dirlo, un possibile punto di svolta con la sfida contro il Genoa. Con una prospettiva, però, piuttosto ristretta: quella di ritrovare una tranquilla via per il pass di Champions, senza temere l’arrembante risalita di Bologna, Roma e Atalanta: e senza dover alambiccarsi in calcoli per capire se davvero avremo cinque squadre nella Grande Coppa.

Allegri predicava prudenza, quando i suoi volavano alti. E ora, dopo l’inchiodata in classifica, deve aggiungere alle raccomandazioni una dose di ansiolitico per scacciare i brutti presentimenti dalle anime dei suoi. Perché poi, a dirla tutta, contro il Napoli e l’Atalanta le prestazioni sono state tutt’altro che mediocri, al di là dei punteggi finali. Solitamente, la sfortuna bersaglia

Fortuna che c’è Vlahovic dopo la squalifica, altrimenti sarebbe ancora più dura. In zona gol è Dusan l’unica certezza. Si ferma anche Milik, per una lesione di primo grado all’adduttore. Rientra Rabiot, e si fatica a pensare che se ne possa fare a meno. Tra i convocati anche De Sciglio che rivede la luce dopo l’operazione al crociato, e Perin.

La notizia della qualificazione al Mondiale per club, con il tesoro annesso di 50 milioni, è la notizia che in ogni caso ha riportato il sorriso alla Continassa. Non che si possano riprendere le operazioni pindariche che hanno segnato la storia recente del club. Ma, con inevitabili cessioni, si potrà arrivare magari sia a Koopmeiners che a Felipe Anderson. Magari a Reinildo per la fascia sinistra.

Osservato speciale, oggi, quel Gudmundsson che rientra tra gli obiettivi bianconeri. E il cui arrivo, però, preluderebbe alla partenza di Chiesa. L’islandese è uno che non solo punge, ma arretra per facilitare la costruzione.

Il Genoa non sta attraversando un gran periodo, ma la stagione è al di sopra delle aspettative. Gilardino è entrato pienamente della new wave dei tecnici italiani con visione e argomenti. Il suo 3-5-2 fluido, col playmaker come unico punto fermo, garantisce a un tempo solidità e fantasia. C’è curiosità su come lo contrasterà Allegri.

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