JUVENTUS

La rivoluzione di Thiago Motta. Douglas Luiz è il nuovo faro. .

di PAOLO GRILLI -
14 agosto 2024
Juventus

L'ingresso esterno dell'Allianz Stadium (o Juventus Stadium)

La restaurazione di Allegri non è andata a buon fine, tra bufere giudiziarie, secche tattiche e burroni di bilancio. La Juve si vota a una nuova rivoluzione, ed è Thiago Motta a sventolare la bandiera del cambiamento, col suo calcio armonico, corale, lucidamente spregiudicato.

L’uomo nuovo in panchina avrà l’obbligo di riportare molto in alto e molto in fretta la Signora, che nella ritrovata Champions trova la propria dimensione europea, ma anche un durissimo banco di prova. E’ soprattutto in campionato che si concentreranno attenzioni ed energie, per riprendere subito il volo.

Thuram e Douglas Luiz dovrebbero portare esattamente quello di cui la Signora era carente: dinamismo e gol. Ma sopperire a Rabiot non sarà facile. Mentre scriviamo si provano a concludere i colpi Koopmeiners e Nico Gonzalez: altri giovani alfieri di un talento offensivo che nell’ultimo triennio ha latitato. E con Chiesa escluso dal progetto di Motta, questa potrebbe essere la stagione della consacrazione per Yildiz, tuttofare d’attacco ’mottiano’ come pochi. E complemento ideale per Vlahovic.

Cabal sembra garantire qualità nelle due fasi. Quello che pretende il nuovo condottiero bianconero, uno che incentiva l’iniziativa del singolo se opportunamente supportata da tutti i reparti. All’Allianz Stadium c’è una fame feroce, di un calcio del genere. Ma l’avvertenza è d’obbligo: Roma non è stata costruita in un giorno, e non si ha notizia di grandi squadre che si siano involate altrettanto rapidamente.

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