La Signora è senza rughe. Yildiz, Cambiaso e Weah. La Juve è già nel futuro, baby-star da scudetto

’Next gen’ in volo: il 6-1 alla Salernitana è la vera svolta da maestro per Allegri

di GABRIELE TASSI
6 gennaio 2024

Yildiz, Cambiaso e Weah. La Juve è già nel futuro, baby-star da scudetto

Il giovane volto della Juve è uno spettacolo da prime-time. Show in prima serata come non si vedeva da un po’ di tempo e bianconeri campioni pure di share nella sfida di Coppa Italia contro la Salernitana, vista da oltre 4 milioni di spettatori. Merito di un 6 a 1 pirotecnico, figlio di una nuova generazione in gran parte nata e cresciuta a Torino, e che Allegri ha il merito di aver messo in campo senza remore. Max era partito da inizio stagione, affacciando più volte Moise Kean come titolare di un attacco non esattamente stellare (fino all’altra sera). Idee ben chiare, risultati sul campo un po’ meno evidenti, anche se la Signora è sempre rimasta in coda all’Inter dei miracoli: meno spettacolare sì. Ma pur sempre efficace.

Uomo partita – assieme a Chiesa –, contro la Salernitana è stato Cambiaso. Ormai già promosso alla categoria dei ‘grandi’, ma per carta d’identità (23 anni) di diritto in quella nuova generazione di fenomeni. Un assist e poi un gol, dopo che nelle ultime 5 partite non era nemmeno entrato.

E’ in gran parte il vivaio della squadra ‘Next gen’ a regalare grandi soddisfazioni ad Allegri (oltre che nel tempo una trentina di giocatori). Con i granata, significativo il debutto in prima squadra di Joseph Nonge, 18enne centrocampista belga: entra un quarto d’ora e riesce a far vedere di che pasta è fatto, regalando tocchi delicati anche nei pressi della porta. Yildiz invece fa già rima con predestinato: entrato al posto di un Chiesa tirato a lucido mette il suo zampino (consistente) nell’autorete di Bronn e poi si inventa un gol spettacolo, scartando mezza difesa granata. Il turco incanta con due gol in tre partite (il primo col Frosinone), e c’è da chiedersi se si ricaverà in posto in attacco alla pari di Chiesa, giovanissimo sì, indispensabile nella manovra bianconera sì, ma stranamente a secco di gol. A Federico l’altra sera è solo mancata ala realizzazione, ma almeno la metà delle sei reti segnate contro i granata porta anche la sua firma. Mantenendo al modulo attuale 3-5-2, Allegri si troverebbe dunque a dover scegliere uno fra i due e la risposta potremmo averla già dal rematch della sfida di Coppa Italia: domenica la Juve è attesa all’Arechi di Salerno da un Pippo Inzaghi desideroso di rivalsa. E intanto Max apre. Nuovo modulo? "Dipende dalla crescita di Yildiz e dalle condizioni fisiche di Chiesa a cui è mancato solo il gol".

Una sicurezza poi Miretti, nato e cresciuto sutto l’ala della Juve sin da quando aveva 8 anni. Suo il primo gol contro la Salernitana. E per molti, nel futuro del centrocampista di Pinerolo, c’è un ruolo di ’nuovo Marchisio’: un autentico atto di fiducia, sottoscritto dal club con il rinnovo fino al 2027. Altra sicurezza? Federico Gatti, 25 anni, dal Frosinone alla Juve, dalla difesa ai gol segnati in attacco.

Doveroso nominare Weah, autore del 6-1 con una ’bomba’ scagliata da trenta metri nel recupero. E Nicolussi-Caviglia: in una manciata di giorni affronta due volte la sua ex Salernitana. Loro lo rivorrebbero, ma al mister piace e si è sempre fatto trovare pronto. Senza dimenticare Nicolò Fagioli, fuori dai giochi – temporaneamente –, per i noti motivi legati alle scommesse.

Storie di giovani bianconeri che fanno gola anche agli altri. E’ il caso di Dean Huijsen. Il difensore andrà alla Roma con la formula del prestito oneroso da 650mila euro. Se il centrale olandese (nazionale under 18 del suo paese) dovesse poi giocare dieci partite con i giallorossi, dalla cifra del prestito oneroso verranno scontati 250mila euro. Altro caso esportato è quello di Mathias Soulé altra perla bianconera che tanto sta facendo bene al Frosinone (7 gol in 16 partite).

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