Milik, seratona di rinascita. Tripletta per il volo Juve . E Yildiz fa un’altra magia
Il polacco finalmente grande protagonista, il Frosinone resiste per poco. Allegri si gode una squadra che non si accontenta, ora c’è la Lazio in semifinale.
Che questa sia una nuova Juve, rispetto a quella incostante e fragile della scorsa stagione, si vede anche da un quarto di finale di Coppa Italia contro il Frosinone, aspirante ammazzagrandi densa di gioco e idee.
Con Chiesa e Vlahovic fuori servizio, la qualità non scema e, anzi, trova sempre nuovi interpreti. Miretti si incunea in area alla Fede e trova subito il rigore, Milik accenna a un saltello a metà rincorsa – niente a che vedere con quello goffo che gli costò l’errore contro il Bologna in primavera. Col gol del raddoppio rispolvera doti da bomber che sembravano messe in un angolo, per la tripletta mostra poi una dote non scontata che certifica l’ottima condizione di un attaccante: essere al posto giusto al momento giusto. Yildiz partecipa alla festa con il poker e a 18 anni è una certezza.
Max adesso apparecchia una squadra con la giusta dose di sfrontatezza, che non pare volersi accontentare. Il pressing è diventato un dogma, nella metà campo avversaria, e lo Stadium apprezza.
Per un Kostic che sembra sempre arrancare, unica vera nota negativa, c’è sempre qualcuno disposto al passo in più. Si tratti di Gatti o di Bremer, imperiosi con le loro sortite anche in avanti, o McKennie che si è guadagnato con merito i gradi di tuttofare nello scacchiera della Signora.
Mai facile affrontare da favoriti Di Francesco, uno che sa sempre come rispondere tatticamente agli assalti delle big. Ma questa Juve sa soppesare anche i rischi per garantirsi poi l’adeguata verve in avanti. Regge e smorza le ripartenze altrui e riparte a sua volta.
C’è una nuova verve in ogni zona del campo, la sensazione che il talento inibito del 2022-2023 possa trovare ora più strade per esprimersi. Milik, a ben vedere, fino a ieri pomeriggio era fra i pochi non promossi di questa stagione e ha ribaltato tutto.
Se il 6-1 alla Salernitana era sembrato un’eccezione rispetto allo standard bianconero, la vittoria rotonda di ieri conferma il trend. Ora Allegri trova la Lazio e non può che avere il ruolo di favorito.
Intanto, Giuntoli ha in caldo il colpo Djalò. Il difensore portoghese del Lille – vero jolly: può giocare da centrale come da terzino su entrambe le fasce – ha quasi recuperato del tutto dall’infortunio al crociato può arrivare per poco più di tre milioni più bonus. Col Lille ha già vinto un titolo francese da protagonista, la sua fisicità esuberante è quanto di più indicato per questa nuova Juve senza più paura e limiti.
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