Kacurri, all’Arsenal un debuttante di nome Maldini
Il giocatore albanese, classe 2005, è stato chiamato come l’idolo dei suoi genitori. Da Beppe Grillo a Giorgio Armani, quando il nome non basta per vincere
Alle Olimpiadi 2024 c’erano un velocista maltese chiamato Beppe Grillo, un nuotatore camerunense di nome Giorgio Armani Kamseu Kamogne e il nostro azzurro di badminton Giovanni Toti. Ovviamente si trattava di casi di omonimia (non sempre desiderata) con i personaggi famosi, o meglio: i loro genitori avevano scelto quel nome ispirandosi ai personaggi famosi.
In questo club c’è un ultimo arrivato, che gioca nell’Arsenal: si chiama Maldini Kacurri, difensore (neanche a farlo apposta) albanese, chiamato così dai genitori a causa della grande ammirazione per Paolo Maldini, leggenda del Milan. Curiosità vuole che il classe 2005 abbia fatto il suo esordio in prima squadra nel secondo tempo del match di Carabao Cup tra Arsenal e Bolton, terminato 5-1 per i londinesi, sostituendo Riccardo Calafiori, altro difensore italiano. Kacurri finora aveva collezionato minuti con l’Under 18 e l’Under 21, Arteta invece punta forte sui giovani e ha deciso di regalargli una chance. La stessa sorte è toccata a Jack Porter (2008), Ethan Nwaneri (2007 autore di una doppietta), Josh Nichols (2006) e Ismael Kabia (2005).
A dire il vero, il 18enne è solamente l’ultimo caso di omonimia nel mondo del pallone. In passato, sono stati tanti i giocatori battezzati con il nome di campioni, soprattutto in Brasile. Tra i più noti abbiamo Romarios, Roberto Baggio, Baloteli, Rudigullithi, Raykhard e Michel Platini poi, riprendendo l’Aristoteles che scimmiottava Socrates nel film ’L’allenatore nel pallone’, sono arrivati i veri Temistocles e Sosthenes. Ai genitori di talenti verdeoro non manca la fantasia e un’ulteriore conferma l’abbiamo andando a guardare i numerosi nomi associati a star della musica, del cinema, della scienza, della politica e delle fiabe. Steve Wonder, John Lennon, Allan Dellon, Shirley MacLean, Galileo Galilei, Bismarck, Mahatma Gandhi, Nixon, Delkennedy, Saddan e Olliver Gulliver meritano una menzione ma il caso più clamoroso è quella di una famiglia che, spinta dalla passione per i fratelli Fogerty, si inventò Creedence Clearwater Couto.
Per quanto riguarda l’Italia, all’arrivo nel nostro paese il soprannome più eclatante se lo portò dietro José Altafini, chiamato Mazzola per via della somiglianza con l’ex calciatore e capitano del Grande Torino.
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