Krstovic risponde a Berardi: Lecce-Sassuolo finisce 1-1

Bella partita al Via del Mare, apre un rigore di Berardi nel primo tempo, pareggio di Krstovic nella ripresa: uno a uno firmato dai bomber

di MANUEL MINGUZZI -
6 ottobre 2023
Nikola Krstovic

Nikola Krstovic

Lecce, 6 ottobre 2023 - Può un pareggio dirsi bugiardo? Sì. Lecce e Sassuolo si sono affrontate a viso aperto cercando una vittoria che però non è arrivata. Alla fine l’uno a uno non premia nessuno ed elide una partita vibrante, divertente e aperta dal rigore di Berardi nel primo tempo, fallo di mano di Baschirotto, e pareggiata dal gol di Krstovic in avvio di ripresa su sviluppi da corner. Il resto ha disegnato una partita con occasioni da una parte e dall’altra ma senza la precisione giusta per la posta piena. Il pareggio può accontentare Dionisi e D’Aversa che muovono la classifica e consolidano la posizione, con segnali incoraggianti in ottica futura considerando la buona prestazione offerta. Consigli sugli scudi con due belle parate nel primo tempo, meno impegnato Falcone ma Pongracic ha salvato più volte potenziali situazioni pericolose.  

Berardi su rigore: lungo check al Var

D’Aversa sceglie come sempre il 4-3-3, davanti c’è ovviamente Krstovic con Strefezza e Almqvist a supporto. Spregiudicato Dionisi che opta per il 4-2-3-1 con Berardi, Castillejo e Laurienté a supporto di Pinamonti. Parte molto forte il Lecce che ha una occasione subito con una zuccata a lato di Almqvist. Meglio i salentini in avvio con una organizzata pressione alta che mette in difficoltà la manovra ospite. Non solo possesso, anche ripartenze. Contropiede Lecce con sgroppata di Strefezza, ottimo centro per Almqvist che non tira ma sceglie l’assist ed Erlic salva tutto. Scelta sbagliata. Asfissiante il pressing dei padroni di casa e poco dopo c’è una botta di Strefezza che Consigli devia a mano aperta. Passata la buriana, il Sassuolo inizia a mettere fuori la testa e si fa vedere con un sinistro alle stelle di Castillejio da buona posizione. Sale di colpi la squadra di Dionisi: al 18’ azione prolungata che si conclude con il velo di Lauriente per l’accorrente Racic, destro a botta sicura ma la deviazione di Pongracic  salva tutto. Sul corner successivo il primo episodio decisivo. C’è una mischia in area con batti e ribatti e per Sacchi c’è un tocco di mano di Baschirotto: rigore. Il check al Var è molto lungo per un possibile tocco con un’altra parte del corpo prima del braccio, ma alla fine arriva la conferma. Berardi va dal dischetto e sigla il vantaggio al 22’. Qui la partita cambia, perché il Sassuolo riesce meglio a gestire il pallone mentre il pressing salentino si affievolisce anche a causa di un contraccolpo psicologico per essersi trovati sotto dopo un così buon avvio. Solo nel finale di tempo arriva la reazione dei padroni di casa e le occasioni fioccano. Cross di Gallo, Krstovic è tutto solo e di testa colpisce il palo ma Sacchi sanziona un fallo precedente su Ferrari. La decisione appare giusta. D’Aversa ordina i suoi di attaccare anche a destra, dove la squadra è andata poco, e alla fine proprio due incursioni da quella parte impegnano Consigli. Prima è Gendrey a chiamare il portiere all’intervento, poi è Almqvist che brucia in velocità Vina e scarica il destro che Consigli devia da campione. Primo tempo divertente e vibrante con occasioni da una parte e dell’altra, ma a fare la differenza all’intervallo è il rigore di Berardi.

Pari Krstovic su assist di Baschirotto

Pareggio immediato del Lecce ad inizio ripresa. Bastano due minuti, su sviluppi da corner, per l’uno a uno siglato da posizione ravvicinata da Krstovic su sponda di Baschirotto. Si accende il Via del Mare. Come nel primo tempo c’è una grande pressione del Lecce con il Sassuolo che mostra i primi segni di scollamento, ma in ripartenza c’è sempre spazio per attaccare anche se manca precisione negli ultimi metri. Un paio di contropiede sono sprecati in malo modo tra conclusioni sballate o passaggi di rifinitura errati. La partita resta aperta a qualsiasi risultato e le due squadre si affrontano a viso aperto esponendosi a rischi difensivi elevati e distanze tra i reparti che si allargano. E anche nel secondo tempo viene fuori il Sassuolo alla distanza, ma Racic decide di sprecare tutto quello che si può sprecare tirando in porta da ogni posizione senza risultati apprezzabili. Via ai primi cambi, è D’Aversa ad aprire le sostituzioni con Oudin al posto di Rafia. Poi Gallo è stremato e deve entrare Dorgu. Dionisi risponde con Defrel e Bajrami per Castillejo e Pinamonti. Il Sassuolo ha un grande occasione al 70’ quando Bajrami fugge in contropiede e lascia a Berardi per il classico movimento a rientrare e il sinistro a giro, ma Pongracic salva davanti a Falcone che forse non ci sarebbe arrivato. Entrambe le squadre possono vincere e anche il Lecce ha l’occasione con la sterzata e il sinistro di Strefezza che sibila lato. Ancora Sassuolo all’80’: fuga di Bajrami, mischia furibonda in area con il Lecce che si salva a stento su Defrel e Lauriente. Rischio per i giallorossi. D’Aversa con le forze fresche visto che i suoi appaiono in difficoltà, dentro Piccoli e l’ex Sansone per Krstovic e Almqvist. Stanchezza nel finale per tutte e due le squadre che hanno speso tante energie nel correre e rincorrersi, così manca precisione e lucidità nell’ultima giocata che potrebbe essere decisiva ma non lo è. Nel recupero c’è poca estetica e molta sostanza per evitare rischi e guai in zone pericolose e la naturale conseguenza è che la partita si addormenta sui titoli di coda, per l’uno a uno che consente a entrambe le formazioni di muovere la classifica. Il Lecce sale a 12 punti, il Sassuolo a 10. SI è provato a vincere ma il pareggio può accontentare tutti.

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