La Recanatese già pensa al futuro. Filippi: "Per salvarci c’è da vincere"
Il tecnico guarda avanti dopo il ko con il Sestri Levante. La sfida di domenica a Olbia è da ultima spiaggia
La prestazione sarà anche stata positiva, almeno per larghi tratti, il "fatturato" delle occasioni create soddisfacente, l’impegno messo in campo non è stato (quasi) mai messo in discussione ma dalla trasferta con il Sestri Levante la Recanatese è tornata a casa a mani vuote ed i punti, in questo delicatissimo momento, sono decisamente la cosa di gran lunga più importante. Gli altri discorsi stanno veramente a zero di fronte alla considerazione di una classifica desolante che recita di un terz’ultimo posto in solitaria che a sette giornate dalla fine lascia poco spazio all’ottimismo. Delusione palpabile anche dalle parole di Giacomo Filippi che, al di là delle frasi di circostanza, sa benissimo che tutto deve essere finalizzato al risultato e dunque all’obiettivo: "fino al primo gol subito – ha detto – credo che sia stata una bella partita nella quale le squadre si sono affrontate a viso aperto. Abbiamo abbassato probabilmente la concentrazione sulla rete ed è un episodio da rivedere. Loro, in definitiva, sono stati bravi a crederci di più".
Già, la svolta è stata proprio la marcatura di Candiano nella quale, sul traversone di Podda e la deviazione di testa di Ferrante, l’esperto giocatore rossoblù ha avuto tutto il tempo di stoppare, prendere la mira e trovare l’angolino lontano sul quale Meli non poteva arrivare. Una "libertà" d’azione che non può essere concessa in nessun frangente: figurarsi poi in uno scontro diretto da mors tua vita mea. Purtroppo, poco dopo, sono anche ricomparsi i vecchi fantasmi sulle palle inattive con Oliana a liberarsi dalla tenera guardia di Shiba e quasi con i piedi a terra ad insaccare da pochi passi anticipando Sbaffo. Compreso il recupera c’erano altri 25 minuti da giocare ma la doppia mazzata, proprio sotto lo spicchio di curva occupata dai coraggiosi giunti da Recanati, era a quel punto praticamente impossibile da rimontare.
Morale di tutti i ragionamenti: si è arrivati alla quota, davvero pesantissima, di 54 gol subiti, peggior difesa del girone con il solo Monterosi Tuscia, in tutta la Serie "C" ad avere una retroguardia più perforata. Bisogna però guardare avanti: "in ogni partita – ha concluso Filippi – è vietato sbagliare. Ho visto comunque una compagine viva e che lotta su ogni pallone. Se vogliamo salvarci occorre elevare sempre di più il livello e cercare di vincere. Il responso del campo poi lo accetti ma l’importante è dare tutto come abbiamo fatto". La prospettiva si chiama ora Olbia: penultima con la miseria di due punti conquistati nelle recenti otto partite. Per i sardi, guidati in panchina da quasi due mesi da Marco Gaburro è una specie di ultima spiaggia, per la Recanatese, se si vuol puntare alla salvezza…quasi.
Andrea Verdolini
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