La Recanatese sospende la vendita dei ticket. Biglietti acquistati anche nel settore dei locali
Rischio caos in uno stadio troppo piccolo per una sfida così importante. "Alcuni acquirenti hanno aggirato il dispositivo dell’Osservatorio"
Che non fosse un derby come un altro, non tanto per la vicinanza tra Ancona e Recanati, ma per l’importanza della posta in palio, cioè punti pesantissimi per la salvezza, e per l’esiguo numero di biglietti messo a disposizione della tifoseria dell’Ancona, lo si sapeva. Vista la velocità con cui la prevendita è andata esaurita, cinquecento posti destinati al pubblico anconetano polverizzati in circa mezz’ora o poco più, e viste alcune dichiarazioni presenti da giorni sui social, soprattutto dopo che i cinquecento biglietti per i tifosi dorici erano andati esauriti, era chiaro che qualcuno avrebbe provato ad aggirare i divieti di acquisto di biglietti per settori diversi da quello destinato agli ospiti e che in molti si potrebbero recare sabato allo stadio anche senza tagliando, per provare a entrare o per fare comunque il tifo da fuori. Ieri, infatti, la Recanatese ha diffuso una nota in cui "comunica di aver chiuso la vendita al pubblico dei tagliandi relativi alla gara Recanatese-Ancona di sabato 23 marzo. A seguito di verifiche è stato riscontrato che alcuni acquirenti hanno aggirato, al fine di disattenderlo, il dispositivo dell’Osservatorio Nazionale che vietava l’acquisto di tagliandi nel settore locali dello stadio Tubaldi ai residenti nella Provincia di Ancona. Per tutelare l’incolumità dei propri tifosi, l’ordine pubblico e la propria posizione di fronte alle autorità, la società ha convenuto di chiudere la vendita al pubblico nei canali vivaticket.it e nei rivenditori ufficiali, fatta salva la possibilità di acquistare i tagliandi presso la sede della Recanatese, previa visione del documento d’identità che accerti la residenza dell’acquirente. Si comunica inoltre, che sono al vaglio delle autorità competenti, per le relative verifiche, gli acquisti già effettuati, ricordando che aver disatteso la determina dell’Osservatorio Nazionale comporta reato e rischio di querela. Per tutti coloro che abbiano effettuato l’acquisto in maniera non lecita, vi è la possibilità di richiedere il rimborso del tagliando sul circuito vivaticket". Nella speranza che tutto vada per il verso giusto, va però sottolineata l’inadeguatezza di certi stadi per un campionato come quello di serie C, dove è vero, però, che coesistono realtà, solo per citare il girone B, come Ancona, Cesena, Pescara, Perugia e Ferrara insieme a Olbia, Recanati, Sestri Levante e Pineto. Ma l’Ancona con 4152 spettatori in media a partita, in questa stagione, 1300 in più rispetto allo scorso anno – dato che fa riflettere –, vanta il quarto posto in classifica per numero di spettatori nel girone dietro al Cesena (media 9012), alla Spal (6386) e al Pescara (4632). E in trasferta con 411 spettatori in media al seguito – dati di fine febbraio – è dietro solo al Cesena (449), con numeri d’altra categoria, davanti anche a squadre di serie A. Ecco perché il Tubaldi è davvero troppo piccolo per pensare di ospitare l’Ancona in un match che vale una fetta di salvezza diretta.
Giuseppe Poli
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