La settimana da incubo dei fratelli Pagliari. È divorzio tra Giovanni e la Recanatese

La decisione dopo la pesante sconfitta interna contro il Rimini. Lunedì Dino era stato esonerato dalla Maceratese in Eccellenza

15 febbraio 2024
La settimana da incubo dei fratelli Pagliari. È divorzio tra Giovanni e la Recanatese

La settimana da incubo dei fratelli Pagliari. È divorzio tra Giovanni e la Recanatese

L’epilogo, alla fine, è stato quello segnato da tempo ossia il divorzio con Pagliari (settimana funesta in famiglia), con il quale si è trovato un accordo per uscire dal contratto che scadeva a giugno 2025 con le parti che si sono incontrate, di buon mattino, a metà strada e raggiungendo un’intesa contraddistinta dal buon senso, ragionevolezza e dalla mancanza di altre alternative. Proseguire, ne erano consapevoli un po’ tutti, sarebbe stato come una sorta di accanimento terapeutico, inutile, controproducente e che avrebbe ulteriormente pregiudicato i bei ricordi di un’esperienza che resterà, quasi totalmente, esaltante e difficilmente ripetibile. Per i dirigenti giallorossi, Cianni in testa, è stata una giornata frenetica, con mille contatti ed il "borsino" dei papabili che ha avuto notevoli oscillazioni. Il nome caldo, nel post-partita con il Rimini, non è un mistero, era quello di Marco Alessandrini, apprezzatissimo dalla piazza per i suoi trascorsi al Tubaldi con tanto di finale playoff nel 2019. Il tecnico di origini piemontesi ma ormai senigalliese di adozione avrebbe un gran voglia di rimettersi in pista considerando che è fermo dalla rocambolesca retrocessione con la Pistoiese di due anni fa, ma sono sorti dei problemi di varia natura per cui la pista appare difficilmente percorribile. Nel corso delle ultime ore è spuntata la pista che conduce a Roberto Boscaglia, 55 anni, ex Foggia e Virtus Entella. C’è anche, un po’ a sorpresa, la candidatura di Giacomo Filippi, allenatore siciliano di 49 anni e che nelle Marche qualcuno ricorda per una brevissima parentesi a Fano, da giocatore nell’allora C2. Non ha un curriculum brillantissimo, nel senso che per molte stagioni è stato il vice di vari colleghi prima di assumere la guida del Palermo da marzo a dicembre del 2021 con alterne fortune. A Viterbo invece il suo score narra di 2 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte prima di essere esonerato con la compagine laziale terz’ultima con 11 punti dopo 13 partite. Inevitabilmente si battono anche "piste" meno esotiche e che potrebbero condurre ad un allenatore marchigiano, magari che abbia avuto modo, dal vivo, di vedere le ultime performances. Da escludere invece la "soluzione interna", come ipotizzato da qualcuno, con la promozione dell’attuale coach della Primavera 4 Gianluca Dottori. Il profilo ideale, in sintesi, è quello di un allenatore esperto, magari desideroso di riscatto dopo esperienze poco fortunate. Il fardello, in ogni caso, è enorme ed il compito quantomai arduo: quello di rivitalizzare una squadra che ha il morale sotto i tacchi, ha mostrato crepe difensive che assomigliano a voragini ed un tasso tecnico dei nuovi che desta più di una preoccupazione. La società, per ora in silenzio stampa, ha espresso la ferrea volontà di fare di tutto per restare tra i professionisti e nella tarda serata di ieri si è riunita per vagliare le opzioni sul tappeto. Di certo è che non si deve sbagliare mentre il dubbio, lecito alla luce delle recenti sconfitte che assomigliano a delle disfatte è se un cambio anche azzeccato in panchina possa bastare.

Per la famiglia Pagliari è stata una settimana pessima: luedì la Maceratese ha esonerato Dino dopo la sconfitta nell’anticipo di sabato in casa del fanalino di coda Azzurra Colli. Un momento molto difficile per due bandiere della Maceratese che in maglia biancorossa hanno scritto pagine indinmenticabili.

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