L’addio al calcio. "A Civitanova ho chiuso benissimo la carriera»

Paolucci appende le scarpette al chiodo dopo avere giocato in A con Juve, Catania, Palermo, Atalanta e Siena

7 giugno 2024
"A Civitanova ho chiuso benissimo la carriera"

"A Civitanova ho chiuso benissimo la carriera"

"Caro calcio, è ora di lasciarti". In una lunga e commovente lettera, Michele Paolucci, attaccante della Civitanovese, ha annunciato l’addio al calcio giocato, un’esperienza che lo ha visto militare in tanti club, dalla serie A (Juventus, Catania, Palermo, Atalanta, Siena) alla B (Siena, Vicenza, Latina) e alla C (Catania, Ancona, Monopoli) fino alla Promozione, passando anche per le esperienza nei campionati di Canada, Malta e Romania. Tantissime le soddisfazioni di una carriera lunga 24 anni: il punto più alto nella Juventus, dove, oltre ad aver vinto lo Scudetto Primavera, Paolucci vanta ancora il titolo di miglior capocannoniere del settore giovanile, forte di 184 gol. Con la maglia bianconera, ha anche giocato in prima squadra, collezionando 4 presenze.

"Oggi – ha scritto l’ormai ex giocatore – termina un sogno lungo una vita, 24 anni di dedizione, passione, sudore e gioia. Sei riuscito a farmi girare il mondo, giocare negli stadi più belli, conoscere persone straordinarie e grandi campioni, in campo e fuori". Il bomber ha ripercorso la sua infanzia, passata proprio a Civitanova, quella città che lo ha visto chiudere in bellezza il percorso calcistico, vincendo due campionati consecutivi: dagli abissi della Promozione alla serie D". "Dal campetto di San Gabriele, quando tornavo con le ginocchia sbucciate allo stadio di San Siro, per finire al Polisportivo della mia Civitanovese, sempre con la stessa passione e gioia negli occhi e nel cuore, lo stesso bambino che per Natale scartava quel pallone e vedeva in lui la cosa più bella del mondo. Se avessi potuto scegliere un finale, sarebbe stato proprio quello che ho vissuto in quest’ultimo viaggio. Tornato a casa dopo una carriera intera, ho deciso di seguire quella folle ambizione di riportare il alto la squadra del mio cuore. Dopo 2 anni di sole vittorie, insieme con un gruppo di ragazzi fantastici, sono riuscito a riportare da capitano la mia squadra alle porte del professionismo. Proprio le sera della festa, di fronte a tutti i miei compagni e idealmente a tutta la città, ho capito che non avrei potuto desiderare nulla di più e ciò che fa la differenza è avere la forza e il coraggio di lasciare nel punto più alto".

Paolucci ha chiuso la missiva con una frase significativa rivolta al calcio: "a molto presto". Quattro parole che non possono non lasciar pensare ad un futuro sempre in quel mondo, ma con un ruolo diverso.

L’ipotesi che possa diventare un dirigente della Civitanovese è più viva che mai, ma adesso si dovrà vedere in quale veste potrà iniziare un nuovo percorso.

Francesco Rossetti

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