L’Ancona adesso deve iniziare a fare i calcoli. Vincere a Pontedera per togliersi dai guai

L’obiettivo è anche mantenere le distanze dall’Olbia: con almeno 8 punti di distacco dai sardi il playout non si disputerebbe

2 aprile 2024
L’Ancona adesso deve iniziare a fare i calcoli. Vincere a Pontedera per togliersi dai guai

L’Ancona adesso deve iniziare a fare i calcoli. Vincere a Pontedera per togliersi dai guai

ll pari senza gol contro la Spal induce a due opposti pensieri, riscontrabili anche tra i numerosi commenti della tifoseria apparsi sui social nel dopo partita: bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto, Ancona da bocciare per mancato successo oppure da promuovere per la prestazione. Per le occasioni da gol costruite dai dorici e, purtroppo, non sfruttate, sono sicuramente due punti persi.

L’Ancona con Spagnoli è andata vicino alla segnatura in ben quattro occasioni, la prima e l’ultima sono le più clamorose, dall’altra parte la Spal ha impegnato Perucchini in una sola circostanza con Zilli. L’Ancona avrebbe dovuto vincere non solo per quanto mostrato in campo ma anche per la sua posizione in classifica, per il fatto che i tre punti le avrebbero permesso di fare un balzo in avanti e, soprattutto, di sorpassare proprio la Spal, diretta concorrente per la salvezza diretta. Invece niente, i dorici, pur rinati con la cura Boscaglia e pur avendo giocato una prova all’altezza delle aspettative per gioco, intensità, intenzioni e attenzione, sono stati costretti ad accontentarsi di un pari che è un brodino caldo in una classifica con urgenza di punti. La Recanatese si avvicina, la Spal resta a due lunghezze. Sopra, il quartetto composto da Pineto, Sestri, Entella e Rimini veleggia compatto a quota 41, praticamente con la salvezza già in tasca e con vista sui playoff. Insomma, se da un lato Boscaglia, pur senza gli squalificati Clemente e Cioffi e dovendo rinunciare all’ultimo anche a Martina, riesce in meno di una settimana a far rialzare la testa alla squadra, che mostra ottime cose, dall’altro tutto lo sforzo, l’impegno e il cuore dei biancorossi non vanno oltre al punto e li lasciano nella medesima situazione di difficoltà, sempre in attesa di una vittoria toccasana che possa risollevarne spirito e classifica. Almeno, però, bisogna sottolineare l’effetto Boscaglia, la capacità che ha avuto il mister di dare una scossa alla squadra, di risollevarla dal torpore e dalla negatività che sembrava averla avvolta a Recanati, l’equilibrio mostrato dai dorici in campo, la compattezza difensiva, la prova individuale di diversi giocatori che in questo ultimo rush di campionato potrebbero dare all’Ancona quel qualcosa in più che è indispensabile per centrare l’obiettivo. Mancano quattro partite alla fine della stagione regolare, la quota salvezza sembra essersi alzata e se è difficile pensare di scavalcare la Spal, a maggior ragione lo è farlo nei confronti di una delle formazioni a quota 41. La corsa dell’Ancona, a questo punto, è anche quella di mantenere il distacco dall’Olbia penultimo in classifica, in virtù del fatto che l’eventuale playout non si disputerebbe se tra quintultima e penultima ci fossero più di 8 punti di distacco. Significherebbe aggrapparsi all’ultima speranza utile e l’Ancona non può farlo, almeno non ancora. Domenica c’è la trasferta di Pontedera e i dorici dovranno affrontarla senza Cioffi, Prezioso e forse anche senza Martina, da valutare in questi giorni. In compenso rientrerà Clemente e forse anche Pellizzari. Ma, soprattutto, l’Ancona dovrà puntare al massimo giocando una prova all’altezza di quella con la Spal in quanto a intensità e gioco, ma sicuramente più concreta in fase offensiva, se vorrà tornare dalla trasferta con notizie positive per la sua classifica asfittica.

Giuseppe Poli

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