L’Ancona ora è squadra. Gadda aveva ragione. Col tempo ha plasmato un gruppo di qualità
I dorici non vogliono fermarsi: vincere con la Fermana per il secondo posto

I dorici non vogliono fermarsi: vincere con la Fermana per il secondo posto
Sorpresa? Matricola? Cenerentola? Chiamatela come volete, ma questa Ancona è ormai nel novero delle prime della classe di questo Girone F del campionato di Serie D: non lo certifica solamente la vittoria esterna di Isernia, ma anche e soprattutto i due mesi di imbattibilità in cui questa squadra ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutte. Vero che ci sono ancora degli aspetti da migliorare, in primis la concretezza sotto porta, ma il successo sui molisani è stato figlio dello spirito di resilienza e unità d’intenti che nelle ultime gare sta caratterizzando i biancorossi.
Lo stesso mister Gadda ha notato un notevole passo avanti dei suoi giocatori nella gestione della partita, segno di quanto i momenti difficili passati a cavallo tra ottobre e novembre siano serviti a forgiare un gruppo completamente nuovo, giovane e che si conosceva a a malapena nei primissimi giorni di ritiro. Alzi la mano chi si sarebbe immaginato, dopo il periodo di flessione a cavallo tra ottobre e novembre, di trovarsi una squadra al quarto posto in classifica a soli due punti dalla seconda: se è vero che Gadda ha sempre invitato l’ambiente a tenere un profilo basso e a lavorare duramente, è pur vero che bisogna, come si dice in questi casi, dare a Cesare quel che è di Cesare.
L’Ancona ammirata in queste ultime uscite è una squadra solida, quadrata, che non bada al sodo e che sa colpire al momento giusto, senza rischiare troppo in difesa, esattamente il contrario di ciò che succedeva fino a due mesi. Del resto, il direttore generale Francesco Ancarani lo aveva ripetuto proprio a novembre: ben venga prendere batoste inaspettate come quelle contro Termoli e Civitanovese, purché siano propedeutiche ad una pronta risalita. E il gruppo ha ben recepito questo messaggio, segno di una maturità raggiunta nonostra la giovane età della rosa.
Le recenti vicissitudini societarie non hanno minimamente intaccato la serenità di una squadra in salute, in fiducia e che gode ora di un sempre maggiore credito anche tra le avversarie. Quel che è più importante, è che si stanno gettando le basi per costruire qualcosa di importante per la prossima stagione: se è vero che la Sambenedettese pare ormai irraggiungibile, è altrettanto vero che sembrano essersi create le fondamenta per allestire una formazione che l’anno prossima possa finalmente ambire al salto di categoria.
Anche perché, dopo l’ultima travagliata estate, era sinceramente impossibile chiedere qualcosa in più a queste persone che si stanno prodigando quotidianamente per il bene dell’Ancona calcistica. Il monito delle scorse settimane lanciato da Vincenzo Guerini sembra essere arrivato forte e chiaro alle orecchie di tutti: l’Ancona non può permettersi di vivacchiare in questa categoria, lo dice la sua storia. Ecco perché queste vittorie vanno lette come un segnale molto incoraggiante per il futuro nel lungo termine.
Finire il campionato al secondo posto vorrebbe dire giocare i play-off con un considerevole vantaggio sulle altre e chissà, magari sperare in un ripescaggio. Perché la dea bendata ha troppe volte voltato le spalle al Cavaliere Armato e sarebbe anche ora di pareggiare i conti.
Gianmarco Minossi
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