L’Atalanta può prendere il volo: "Vince chi fa i gol, è lo spirito della Dea"

I nerazzurri sfidano al Gewiss l’ostico Celtic, Gasp si affida a Retegui: "Ha ancora margini di crescita, può migliorare non solo per le reti"

di FABRIZIO CARCANO -
23 ottobre 2024
L’Atalanta può prendere il volo: "Vince chi fa i gol, è lo spirito della Dea"

Mateo Retegui, classe 1999, attaccante dell’Atalanta e della nazionale italiana

L’Atalanta stasera può mettere una prima ipoteca sul passaggio diretto del turno in Champions. La Dea, quattro punti nelle prime due giornate dopo il pareggio 0-0 contro l’Arsenal (con il rimpianto per il rigore sbagliato nella ripresa da Retegui) e il sonoro 3-0 sul campo dello Shakthar, questo pomeriggio alle 18,45 riceve al Gewiss Stadium il Celtic Glasgow, in un incontro sulla carta favorevole per i bergamaschi. Scozzesi che nella prima gara hanno travolto 5-1 gli slovacchi dello Slovan Bratislava ma a loro volta sono stati poi travolti per 7-1 dal Borussia Dortmund, dimostrando una grave fragilità difensiva. Nerazzurri orobici che stanno volando con l’autunno: tre vittorie consecutive tra campionato e Champions contro Shakthar, Genoa e Venezia, con dieci gol segnati e zero subiti. E se si eccettua il disastroso secondo tempo casalingo contro il Como (da 1-0 a 1-3 dopo l’intervallo) la Dea nelle ultime cinque partite, considerando i pareggi contro l’Arsenal e a Bologna, ha subito solo una rete. Atalanta miglior attacco della serie A con 18 gol, che ora vuole confermarsi anche nelle serate europee dopo il 3-0 allo Shakthar. "Stiamo bene, veniamo da due vittorie in campionato che hanno migliorato la nostra classifica. Ora dobbiamo concentrarci sulla Champions, una competizione in cui, arrivati alla terza giornata, i punti cominciano a pesare. Con questa partita abbiamo già l’opportunità di consolidare in Champions una classifica migliore", ha sottolineato ieri Gasperini nella conferenza stampa della vigilia. Ricordando il valore di un Celtic abituato a giocare le coppe europee e protagonista anche lo scorso anno in Champions.

"Il Celtic è un squadra abituata a giocare per vincere. Hanno un reparto offensivo molto rapido e giocano con tre attaccanti, oltre a centrocampisti che si inseriscono spesso. Dovremo essere bravi a leggere la loro capacità di creare occasioni e contenerli. Dovremo fare un’ottima gara per cercare di vincere questa partita, del resto in Champions sappiamo che le squadre sono molto forti". Per l’Atalanta quella contro il Celtic sarà la prima di quattro gare su sei in casa: sabato arriverà il Verona, mercoledì prossimo il Monza, poi la trasferta a Napoli e a seguire quella a Stoccarda, e quindi l’Udinese ancora sul terreno amico. I nerazzurri hanno ancora qualche problema in difesa, per vari acciaccati, per le assenze di Kolasinac, Kossounou, Toloi e Scalvini, ma tanta abbondanza in attacco dove Gasp ha trovato un perfetto equilibrio tattico con un tridente con Lookman e De Ketelaere a supporto del bomber Mateo Retegui, otto gol in otto gare in campionato, ancora alla ricerca della sua prima rete nelle coppe europee.

Gara particolare per Ademola Lookman, il giocatore più atteso nelle notti europee, che ritroverà il suo ex tecnico Brendan Rodgers, che lo ha allenato al Leicester, prima del suo trasferimento a Bergamo e della sua esplosione ad alto livello con la maglia dell’Atalanta. Saranno circa 1300 i tifosi da Glasgow che esauriranno il settore ospiti.

Ingenti le misure di sicurezza per evitare contatti tra le due tifoserie (a marzo a Lisbona, in occasione della trasferta contro lo Sporting, alcun ultra’ atalantini si scontrarono con gli altri tifosi di Glasgow, quelli dei Rangers, a loro volta in città per la gara contro il Benfica): sono previste delle apposite zone off limits e limitazioni di somministrazione e vendita di bevande alcoliche nelle aree intorno al Gewiss Stadium.

ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; de Roon, Hien, Djimsiti; Zappacosta, Pasalic, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Retegui, Lookman. All. Gasperini.

CELTIC (4-3-3): Schmeichel; Johnston, Trusty, Scales, Taylor; Engels, McGregor, Bernardo; Kuhn, Maeda, Furuhashi. All. Rodgers.

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