Champions League, Sarri: "Loro sono forti, noi dobbiamo essere in****ati"

Le parole di Sarri in conferenza stampa nel prepartita del ritorno degli ottavi di Champions League

di FILIPPO MONETTI -
4 marzo 2024
Luis Alberto a contrasto con Harry Kane nel match di andata

Luis Alberto a contrasto con Harry Kane nel match di andata

Monaco di Baviera 4 marzo 2024 - Torna la Champions League e la Lazio si ritrova vicina ai piedi di un gigante ferito e ora ha il dovere di finire l'opera per tornare per la seconda volta nella sua storia ai quarti di finale della competizione, missione riuscita solo l'anno dello scudetto 1999-2000. Una partita così importante per la storia non solo del club, ma anche del proprio allenatore, il quale ha presenziato in sala stampa per presentare la partita contro il Bayern Monaco. Ecco le parole di Maurizio Sarri alla viglia del ritorno degli ottavi della massima competizione continentale.

Questo è un appuntamento con la storia per la Lazio, cosa si aspetta da questa partita e quali emozioni prova? “Non ho grandi emozioni, qui è necessario essere coraggiosi e determinati. Domani sarà durissima. Siamo consapevoli della grande difficoltà che troveremo in campo e questo ci deve dare spirito di sacrificio. Nel calcio niente è impossibile, questo deve darci coraggio. Non bisogna essere emozionati, ma belli in****ati”.

A Firenze e contro il Milan abbiamo assistito a risultati simili ma prestazioni diverse, con la Fiorentina è stato solo un incidente di percorso archiviato? “Non penso che sia tanto la squadra che non funzioni, è che giocando ogni 3 giorni ogni tanto paghiamo. Non abbiamo pagato il primo tempo contro il Bologna, ma nel secondo tempo sì, e a Firenze siamo arrivati spenti. Penso che fare queste partite ci faccia bene. Sarà un’esperienza enorme quella di domani. Per essere mentalmente competitivi ogni 72 ore c’è da fare un percorso, e noi ancora non lo siamo. Ti dirò di più nell'ultimo periodo ho avuto sensazioni estremamente positive, Abbiamo anche dei difetti, ma mi sembra sia cambiato qualcosa nel gruppo. Il mio può essere auto convincimento illogico, però è la mia sensazione”.

Tuchel ha detto che è difficile fare due gol a una squadra italiana. Per la qualificazione è più facile tenere il vantaggio o segnare un gol? Può essere fisica la chiave del match? “Purtroppo non esiste una strada facile per la qualificazione. Noi ci auguriamo di passare il turno ma non sarà semplice. Loro hanno una qualità smisurata e come tutte le squadre che hanno tanti giocatori forti, riescono a trovare il gol con estrema facilità. Penso che noi dovremmo lottare e morire nella fase difensiva, ma poi bisogna cercare coraggio nella fase offensiva per far loro male. Pensare di stare 100 minuti a difendersi è dura. Io con i numeri fisici so già che saremo la squadra che correrà di più. Ovvio che i numeri non siano tutto, perché conta l'efficienza: fare due chilometri in più non serve a niente, se vai più forte nell'azione decisiva. Dal punto di vista fisico non ho grandi dubbi. Speriamo ci lascino degli spazi. Attaccano con tanti uomini, tutti di qualità, ma durante la partita ogni tanto l'equilibrio lo perdono e dobbiamo essere bravi ad uscire dalla loro prima riaggressione e trovare degli spazi".

Un suo giudizio sulla gara con il Milan? “Abbiamo fatto una grande partita, non abbiamo sofferto neanche in inferiorità numerica. Anzi, fino alla fine i numeri non ci hanno mai visti in pericolo o in difficoltà. Abbiamo mandato giù un boccone estremamente amaro che abbiamo ingoiato venerdì sera e si trasformerà in grande energia domani".

Dal punto di vista personale, cosa si sente di dire agli oltre tremila tifosi che saranno sugli spalti? Ringrazio i tifosi che saranno qui domani, spero si facciano sentire e spero che possano tornare a casa un po’ meno in****ati di venerdì sera”.

Si aspetta novità da Tuchel, come ad esempio Kimmich terzino? “Ci possono stare, penso anche al rientro di Davies dal primo minuto oppure Kimmich terzino, che può fare otto ruoli con grande qualità. Non cambia molto perché chiunque giochi, la squadra è di grande qualità. Non so se vengono da 11 campionati vinti consecutivi, anche i giovani sono molto forti. Non ci preoccupiamo di un singolo, ma di tutti”.

Questa partita dirà qualcosa anche per il calcio italiano? “Il calcio italiano ha passato un periodo di difficoltà, però se guardo le partite dei vari campionati negli ultimi due anni, non mi sembra che la Serie A sia peggiore. Siamo un gradino sotto la Premier per motivi economici, ma non mi sembra siamo sotto altri campionati. Poi è chiaro, ci sono campionati che esprimono delle squadre di primissimo livello, due-tre in Spagna, una in Francia, due in Germania. Però il livello medio delle nostre non ha niente da invidiare agli altri campionato. Poi giocare noi contro il Bayern Monaco può esserci un dislivello, ma in media no”.

Quali erano le condizioni fisiche di Vecino e Zaccagni? Nel percorso di Sarri quanto vale questa gara? “Vengono da un periodo di inattività e quindi hanno avuto un recupero piuttosto lento. Oggi hanno avuto un buon miglioramento, ma fino a ieri erano al di sotto. Oggi sono due giocatori da spezzoni di partita in questo momento, con la speranza di allenarli a fondo al più presto. Facendo allenamenti per giocare ogni 3 giorni non ti lasciano spazio anche per avere sensazioni sullo stato fisico e mentale della squadra. I dati mi hanno lasciato più sereno, ma il percorso in Champions è più importante, pensiamo ai 90 minuti, se va bene ti racconterò quanto sono contento, se va male di come sarò in****ato”.

Immobile: "Uagliò"

Non solo Maurizio Sarri, proprio come successo alla vigilia nel match d'andata, ad accompagnare il tecnico c'è anche il capitano laziale Ciro Immobile. Autore del gol vittoria nella sfida dell'Olimpico, ecco le parole del numero 17 biancoceleste alla vigilia della sfida di ritorno contro il Bayern Monaco.

Pensi, come ha detto il mister che la rabbia di venerdì sera possa dare la carica per domani? "Siamo stati arrabbiati dopo venerdì, ma non dobbiamo portarci dietro degli strascichi di nervosismo. La partita è già difficile e queste cose ci potrebbero portare solo pensieri negativi ed errori. Sappiamo che nel calcio può succedere di tutto, ma non meritavamo di perdere, quello di sicuro".

Da capitano con grandi esperienze, come hai caricato la squadra? Che responsabilità ti senti addosso? “È una partita con tanta responsabilità. Se vuoi essere ricordato per aver fatto qualcosa di speciale, non esiste una cosa semplice da fare. Dobbiamo avere la stessa determinazione e lo stesso spirito di squadra della partita di Roma e forse aggiungerci qualcosa in più visto che siamo in trasferta”.

Te sei conosciuto in Germania, hai anche giocato con i rivali storici del Bayern Monaco. Come si resiste in uno stadio così contro un avversario del genere? “Io già di mio parlo con la squadra prima di ogni partita. Non voglio fare nulla in più domani, non voglio appesantire la situazione, che sarà già molto nervosa. Voglio che la squadra sia unita e tranquilla per vincere domani”.

Sarà una sfida che metterà in palio anche punti per il ranking contro la Germania, credete nella qualificazione in Champions il prossimo anno? "Noi crediamo nel percorso che stiamo facendo. Nella crescita che stiamo avendo come squadra. Essere qui per la Lazio è motivo di grande soddisfazione. Sentiamo la responsabilità sulle spalle di rappresentare il nostro Paese. Come il mister non vedo tutto questo divario con gli altri campionati. L'anno scorso abbiamo fatto tre finali e vinto l'ultimo Europeo. Come Nazione stiamo crescendo e anche come club e noi pensiamo solo a questo".

All’andata hai vinto la sfida con Kane… “È bello. Mi confronto sempre con i migliori e lui lo è nel nostro ruolo. Ho cercato di rubare a tutti i campioni che ho incontrato tutto ciò che si può migliorare con la massima umiltà, soprattutto a livello di testa. Ovvio che Kane vorrà rifarsi ma, come dissi prima dell’andata, ci penseranno i difensori. Io farò il possibile lì davanti”.

Dopo ciò che è successo con il Milan, è meglio tornare a giocare in Europa anziché in campionato? “Siamo contenti di giocare subito, altrimenti ci saremmo morsi le mani per tutta la settimana, aspettando la sfida con l'Udinese”.

Come è cambiata la Lazio con Ciro e come è cambiato Ciro in 8 anni? “Se dovessi raccontare tutta l’evoluzione da quando sono arrivato, staremmo qui fino a domani (ride ndr). Quando sono arrivato a Formello c’era giusto il parcheggio delle macchine, nello spogliatoio c’erano le panchine. Oggi è cambiato tutto. Ho rinnovato 4 volte e anche la società ha avuto dei benefici, ci stiamo giocando un quarto di finale di Champions. In 8 anni abbiamo fatto tutti un salto in avanti, sia io, sia il club. Sono super orgoglioso di poter indossare la fascia di capitano in una serata così importante”.

Qual è stata la chiave nel match d’andata? Si potrà riproporre anche domani? “La vera chiave è che tutti hanno fatto ciò che avevamo stabilito con il mister. Ognuno ha fatto il suo al massimo, senza voler strafare. C’è stata coesione di movimenti e di aiuto reciproco”.

La Lazio ha sofferto alcuni ambienti. Questa può essere la prova di maturità? “Sarebbe da pazzi a pensare che non sarà un ambiente infernale. Ci stiamo giocando la storia. Tutto sarà difficile, ma dobbiamo rimanere tranquilli e giocarci le nostre carte”.

Il modo in cui è arrivata la sconfitta contro il Milan vi ha unito ancora di più? “Nonostante non siano arrivati risultati positivi, ho visto uno spirito e una voglia di combattere importante. Non sono preoccupato sotto questo punto di vista”.

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