Juan Bernabè, il falconiere della Lazio licenziato dopo la protesi peniena. “Allibita dai video intimi pubblicati sui social”
Il 56enne, che faceva volare l’aquila sull’Olimpico durante le partite, si è sottoposto a un intervento al pene e ha condiviso i dettagli sui suoi profili. La società indignata: “Comportamento grave. Capiamo il dolore dei tifosi, ma inammissibile la prosecuzione del rapporto". Anche gli ultras biancocelesti prendono le distanze

L'ex falconiere della Lazio Juan Bernabè
Roma, 13 gennaio 2025 – Il falconiere, la protesi peniena e la Lazio. Sono i tre elementi di una storia dal risvolto triste che ieri sera ha avuto il suo epilogo. Partiamo dall’inizio.
Juan Bernabè, storico falconiere – o come si definisce lui su Instagram ‘aquilifero’ - che faceva volare l’aquila sull’Olimpico durante le partite in casa, si è sottoposto a un impianto di protesi peniena ieri a Roma alla Clinica Nuova Villa Claudia.
E fin qui nulla di particolarmente sconvolgente, se non fosse che Bernabè ha condiviso i dettagli, le foto e i video dell’intervento sui suoi profili social, suscitando l’indignazione della società, che ha fatto scattare il licenziamento “con effetto immediato”.
La Lazio - in una nota - si dice "allibita" nel vedere le immagini e "nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate" e ha "deciso di interrompere ogni rapporto" Bernabe, "attesa la gravità del suo comportamento". "La società - prosegue la nota - si rende conto del dolore, peraltro condiviso, che ai tifosi provocherà la perdita dell'aquila (Olimpya, ndr) nelle prossime gare casalinghe", "ma ritiene che non è possibile essere associati, tutti, per di più con il simbolo storico dell'aquila, a un soggetto che, con la sua iniziativa, ha reso inammissibile la prosecuzione del rapporto".
Nelle prossime gare a Roma, quindi, Olimpia, simbolo della Lazio, non volerà prima della partita.
I tifosi prendono le distanze
Dopo il comunicato della Lazio, che ha sancito la fine del rapporto tra la società e Bernabè, anche il tifo organizzato ha voluto prendere le distanze dal comportamento dell'ex falconiere.
Infatti come prevedibile i tifosi – e i social -, sono impazziti per questa vicenda dai contorni tragicomici, tra gli sfottò degli ultras romanisti (che vi risparmiamo) e le aspre critiche di quelli biancocelesti che hanno stigmatizzato il comportamento dell’ex falconiere, in quanto avrebbe dovuto capire che si sarebbe inevitabilmente attirato critiche e derisione. Fino ad arrivare al licenziamento in tronco.
In una intervista a La Zanzara su Radio 24 Bernabè, inoltre, aveva spiegato i motivi dell'intervento e ribadito, tra l'altro, l'ammirazione nei confronti di Benito Mussolini.
La nota del chirurgo
Ad operare il falconiere è stato il chirurgo urologo-andrologo Gabriele Antonini, da anni uno dei massimi specialisti a livello internazionale per l'impianto di protesi peniena. Lo stesso urologo ha spiegato nel dettaglio l’intervento, condividendo una foto su Instagram: Juan, 56 anni, "sta bene e già freme – ha detto Antonini dopo l’operazione -. Oggi la protesi peniena non deve essere vista come un trattamento per le conseguenze di una malattia oncologica ma anche un dispositivo per migliorare la propria sessualità”.

"Juan - ha precisato - con l'avvicinarsi di un problema di vascolarizzazione che incide su una erezione performante, ha deciso per l'operazione per ritrovare un'attività sessuale ai suoi livelli. Evitando l'uso di farmaci che a lungo andare hanno effetti collaterali". "La protesi peniena idraulica tricomponente è una soluzione rivoluzionaria per gli uomini affetti da deficit erettile, una condizione che può insorgere a causa di patologie come il diabete, problemi vascolari, malattie cardiovascolari pregresse o interventi oncologici, come la rimozione della prostata. Ma non solo - ha rimarcato Antonini - sempre più uomini, come Juan Bernabé, decidono di ricorrere a questa chirurgia per migliorare la loro esperienza sessuale, raggiungendo livelli di performance e soddisfazione impensabili con altri trattamenti".
Antonini si distingue come uno dei massimi esperti mondiali in questo campo con oltre 2.500 interventi eseguiti in Italia e all'estero. Grazie a una tecnica mininvasiva, Antonini è in grado di effettuare l'intervento in appena 15 minuti, con un'incisione infrapubica di soli 2 centimetri, così da ridurre al minimo i tempi di recupero e garantire risultati eccellenti sia dal punto di vista estetico che funzionale. L'esperienza di Juan Bernabé, "è solo una delle tante storie di uomini che hanno ritrovato la fiducia in se stessi e nella propria vita sessuale. Siamo di fronte ad un vero cambio di paradigma per gli uomini che desiderano riprendere il controllo della propria vita intima", ha concluso Antonini.
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