Lazio: Immobile vuole tornare protagonista. Contro la Juventus per allontanare il mercato

Il capitano laziale tra dubbi e futuro, vuole ripartire dai gol in campo

di FILIPPO MONETTI
29 marzo 2024

Ciro Immobile

Roma 29 marzo 2024 - È la vigilia della sfida di campionato che riprende il discorso Serie A dopo la pausa Nazionali. All'Olimpico arriva la Juventus e la risposta di pubblico da parte dei tifosi biancocelesti sarà di livello. Dopo un'ultima di Sarri dove l'Olimpico è rimasto riempito solo in minima parte, con un pubblico inferiore alle 40mila presenze, contro i bianconeri Tudor potrà contare sulla spinta di quasi 60mila tifosi. Un clima caldo come ci si aspetta da un big match contro i bianconeri, un ambiente pronto a spingere il suo nuovo allenatore e i suoi vecchi eroi.

Già, perché tra i tanti giocatori che Tudor dovrà rispolverare e rimettere a lucido per il finale di campionato, non c'è dubbio che anche Ciro Immobile sia tra loro. Il capitano biancoceleste sta vivendo il suo momento peggiore da quando otto anni fa decise di lasciare Siviglia per vestire la maglia laziale. Il picco più basso di un periodo che lo ha visto protagonista dei successi laziali: dalla Coppa Italia nel 2019, al secondo posto con annesso record di punti della gestione Lotito, mentre in mezzo diverse apparizioni in Champions League e un Europeo vinto con la maglia azzurra. Purtroppo però il tempo comincia ad avere la meglio sulle dolenti membra del centravanti campano.

Il declino però a livello numerico sembra essere ancora più rapido e letale di quanto si potesse immaginare. Se da una parte era totalmente lecito aspettarsi una stagione al di sotto di quota venti gol e più in linea con i 12 dello scorso anno, ragione per cui era necessario l'ingaggio di un bomber come Castellanos, nessuno poteva pronosticare il magrissimo bottino da appena 6 gol in campionato del capitano laziale. Le prestazioni ben al di sotto delle aspettative hanno infatti ghiacciato un rapporto con i tifosi che sembrava idilliaco e messo in discussione il leader carismatico di questa squadra. Una situazione che potrebbe di certo aver giocato il suo ruolo nella scelta di dimissioni da parte di Maurizio Sarri. A Tudor l'arduo compito di operare il disgelo, magari già nella sfida di domani contro i bianconeri.

Un incrocio del destino per Immobile, tra quello che sarebbe potuta essere la propria carriera e quello che invece è diventato. Nella stagione 2008-09 lui infatti arriva ai bianconeri e debutta in Serie A dopo aver disputato un'ottima prima parte di stagione in Primavera, ma in due campionati raccoglierà appena 3 presenze prima di cominciare a girovagare in prestito. Siena, Grosseto e infine Pescara, dove la cura Zeman lo mette in luce in un tridente da sogno con Insigne e Caprari, mentre Verratti detta i tempi in mediana. Seguono il passaggio al Genoa e la consacrazione a Torino, sponda granata, prima delle esperienze complicate a Borussia Dortmund e Siviglia e l'ultima parentesi al Toro, che porterà Lotito a vestirlo di biancoceleste. Una carriera da girovago per Ciro, prima di diventare totem della Lazio, dove firmerà record su record, in otto stagioni indimenticabili.

Ora però nel momento più buio una grande prestazione contro i bianconeri può essere il faro che illumina la notte laziale e rasserena il bomber in attesa di conoscere il proprio futuro. Il centravanti ha infatti contratto fino al 2026, ma Arabia Saudita e Inter osservano interessate lo sviluppo del rapporto tra attaccante e piazza capitolina. In estate Immobile sarà un nome caldo per il mercato in uscita, ma fino ad allora c'è un campionato da concludere e il record di Baggio (205 gol in Serie A) da andare a prendere e chissà che un gol domani non possa essere chiave per allontanare anche queste fastidiose voci di una potenziale cessione.

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