Lazio, Casale: "Ho vissuto dei momenti difficili, ma Tudor mi è stato vicino"

Le parole del difensore capitolino alla vigilia della sfida contro gli scaligeri

di FILIPPO MONETTI
27 aprile 2024

Nicolò Casale (al centro) dopo la vittoria di Coppa Italia contro la Juventus

Roma 26 aprile 2024 - Vigilia della sfida di campionato valevole per la trentaquattresima giornata di Serie A, la Lazio cerca di voltare pagina dopo la bruciante eliminazione in Coppa Italia patita contro la Juventus, dove ha vinto sì, ma con un solo gol di scarto, quando sarebbe stato necessario metterne almeno due per portare la sfida ai supplementari. Per dimenticare quanto vissuto all'Olimpico, i biancocelesti ripartono proprio dal loro stadio di casa, dove ospiteranno il Verona in una sfida a caccia di punti per tenere viva la rincorsa alla Champions League. Oltre a Tudor, intervenuto in conferenza stampa, anche Nicolò Casale si è offerto ai microfoni ufficiali del club laziale, per raccontare il suo punto di vista, prima della sfida contro gli scaligeri. Ecco le parole di uno degli ex di questa giornata.

Rammarico oppure orgoglio: cosa ha lasciato la vittoria contro la Juventus? "Penso entrambe le cose. C'è sicuramente rammarico per la gara di andata, potevamo uscire con un risultato diverso, ma è stata una partita molto più difficile di quella del ritorno. Orgoglio per aver recuperato una partita difficile, ci aspettavamo che loro si chiudessero molto, ma abbiamo trovato il pareggio dei gol presi a Torino, prima di subire, in modo anche fortunoso, quello del 2-1. Abbiamo comunque dato una grande risposta, che in questo momento era la cosa più importante".

Il destino per un posto in Europa è nelle mani della Lazio, come vanno affrontate le gare che rimangono? "Vanno affrontate come la gara contro la Juventus, per noi sono cinque finali. Dopo una stagione complicata, fatta di alti e bassi, abbiamo la fortuna di poter sistemare la classifica. Ovviamente non dipenderà solo da noi ma cercheremo ugualmente di finire la stagione nel migliore dei modi. Gli applausi dei tifosi a fine partita, nonostante l'eliminazione, hanno premiato il nostro atteggiamento, che invece era mancato all'andata".

Conosci molto bene il Verona, una squadra che non molla mai... "La seguo ogni volta, ci sono rimasto legato al Verona, ogni volta che posso guardo le sue partite. A gennaio hanno cambiato molto ma sono una squadra solida e forte fisicamente, come dimostrano i tanti duelli vinti. Per questo servirà essere ancora più compatti e incisivi per vincere la partita".

Tudor e soprattutto tuo figlio sono stati nuovo inizio per ripartire dopo alcune difficoltà incontrate in questa stagione? "Ho vissuto dei momenti difficili che fanno parte della carriera di un calciatore. bisogna sempre essere in grado di prendere gli aspetti positivi per crescere. La nascita di mio figlio e l'arrivo del mister mi hanno dato una carica in più: Tudor ha capito il momento che ho passato e mi è stato vicino. Non sono ancora sui livelli dell'anno scorso, ma ce la sto mettendo tutta per tornare ai livelli dell'anno scorso".

Una stagione fa tu, Romagnoli e Patric, ora c'è stata la crescita di Gila. Il vostro si può definire come uno dei quartetti difensivi più completi in circolazione? "Abbiamo fatto bene in molte circostanze. Su Mario lo avevo detto l'anno scorso, anche se non aveva giocato molto: è uno dei calciatori più completi in squadra e lo sta dimostrando. Ovviamente i 21 clean sheet dello scorso campionato sono arrivati anche grazie al lavoro di tutti. Siamo dei buoni difensori ma si può fare ancora meglio".

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