Lazio, Isaksen: "Con l'Atalanta un big match, sappiamo nostro valore. Sogno un trofeo qui"
Le parole dell'esterno danese alla vigilia della sfida contro i nerazzurri

Gustav Isaksen
Roma, 28 dicembre 2024 - Vigilia di Serie A in casa Lazio, i biancocelesti sono pronti ad ospitare la capolista Atalanta nella loro ultima sfida di stagione. Una sfida importantissima perché i tre punti di sabato sera possono diventare chiave nella rincorsa al vertice della graduatoria, o al contrario nella fuga scudetto dei bergamaschi. Nonostante il peso specifico della gara, Marco Baroni non ha presentato la gara in conferenza stampa, si è invece prestato ai microfoni di Lazio Style Channel l'esterno danese Gustav Isaksen. Dai suoi idoli, al suo futuro in biancoceleste, ecco le parole del giocatore laziale alla vigilia della sfida contro l'Atalanta.
Le prime parole del giocatore sono relative alla sfida contro i ragazzi di Gasperini, i primi della classe fin qui, un match che si presenta da solo. "È sicuramente un big match, ci aspetta un'altra grande partita, così come l'aspetta all'Atalanta. Non sarà facile vincerla sia per noi che per loro. Sappiamo quanto siamo forti in casa nostra, cercheremo con tutte le forze di conquistare i tre punti".
Si parla anche delle ultime partite, in particolare su quanto sia stata importante la reazione contro il Lecce dopo la debacle contro l'Inter. "Vincere contro il Lecce è stato molto importante. Abbiamo vissuto un periodo difficile dopo quella partita. Ci siamo riscattati subito, non era facile sotto l'aspetto psicologico. Abbiamo vinto una partita difficile e ora siamo pronti per la prossima sfida contro l'Atalanta, la nostra testa è lì. Abbiamo fiducia e crediamo di poter vincere".
Uno dei grandi passi in avanti fatti dal danese è stato in zona gol, dove è già a una sola marcatura dal pareggiare il bottino dello scorso anno (2 quest'anno, 3 quello precedente). "Mi sento molto bene. Sento che posso fare più gol e assist, voglio aiutare la squadra anche con questi numeri. So di poter fare ancora meglio. Mister Baroni mi ha aiutato tantissimo dal punto di vista mentale. Mi ha dato tanta fiducia fin dall'inizio, anche se ho fatto fatica ad adattarmi. Il mister ha capito che le mie qualità potevano dare una mano alla squadra. Ora in campo gioco nel mio ruolo preferito, largo a destra, e sono felice con lui. Mi ha aiutato molto".
Grande protagonista in un'altra notte di altissima classifica, si può dire che probabilmente la notte di Napoli è stata una delle, se non la migliore, da quando veste il biancoceleste. "Napoli è stata una serata che non dimenticherò mai. Era uno stadio - ricorda Isaksen - clamoroso e una notte fantastica. Un gol che ci ha permesso di espugnare un campo difficilissimo contro una grande squadra".
Una formazione giovane questa Lazio, dove Isaksen celebra la grande crescita, su tutti, di Mario Gila. "Mario è fortissimo. Anche in allenamento fai fatica a superarlo, è veloce e aggressivo. Quest'anno ci sta aiutando tantissimo, sono felice di poter giocare con lui".
L'anno prima del suo arrivo in biancoceleste, Isaksen fu protagonista di alcune super partite contro la Lazio in Europa League con la maglia del Midtjylland, due sfide che anche chi era in campo ricorda ancora molto bene, tra cui anche la leggenda biancoceleste Radu. "Radu mi ha detto che si è ritirato per colpa mia - scherza il danese - e di quella partita in Danimarca! Scherzi a parte, il Boss è una leggenda di questo club, mi ha insegnato molto".
Parlando del suo ruolo, l'esterno danese sceglie Salah come giocatore più forte nella sua posizione. "Adoro Salah. Vedo tutte le gare del Liverpool, è la squadra che tifavo quando ero piccolo. Segna in ogni partita, crea sempre occasioni. Sogno un giorno di poter giocare in quel modo, come fa lui, anche se non è facile ovviamente".
Se l'egiziano è il migliore per lui in questo momento, Isaksen racconta chi per lui saranno anche i protagonisti del futuro. "Due mesi fa ho giocato contro Lamine Yamal, sicuramente lui è tra loro. Ma ci sono anche Mbappé, Vinicius, Haaland. Anche in Danimarca però ci sono giocatori forti, penso anche ad Hojlund. Non so se potranno raggiungere i numeri di Messi e Ronaldo, non sarà facile per nessuno".
Nel finale dell'intervista il giocatore esce dal campo calcistico e comincia a raccontare alcuni suoi hobby e passioni, oltre ad alcuni sportivi che apprezza particolarmente. "Mi piace tanto giocare a scacchi - racconta l'esterno danese - mi rilassa, aiuta la mente anche in campo. Guardo molte partite vecchie, studio tutte le mosse. Poi mi piacciono anche tennis, golf e freccette, li guardavo molto quando ero piccolo. Il mio sportivo preferito fuori dal calcio? Sinner ha una mentalità incredibile, prima di lui invece mi piaceva tanto quella di Nadal. Le sue sfide contro Federer sono leggendarie".
Continua l'excursus fuori dal mondo calcistico, con il giocatore racconta in cosa si sia italianizzato in questo anno e mezzo vissuto nella Capitale. "Imparare l'italiano è stato importante per diventare più italiano, per capire quello che accade intorno a me. È stato fondamentale anche per il campo. Anche perché all'inizio c'era Sarri che non parlava inglese, per questo era importantissimo imparare in fretta: se non sapevi la lingua diventava difficile capire il mister. Ora che conosco la maggior parte dei termini è più facile capire cosa mi chiede Baroni. Poi ho un debole per la cucina romana, forse due volte alla settimana mangio l'amatriciana, è il mio piatto preferito. In cucina sto imparando, ma con la mia ragazza mangiamo spesso fuori. È troppo facile uscire fuori quando hai così tanti ristoranti vicini".
In Danimarca viveva in un piccolo comune, un drastico cambio rispetto a una metropoli come Roma. "La mia prima città aveva appena 4'000 abitanti. È tutto molto diverso e ancora oggi per me lo è. Qui c'è tutto, dai ristoranti ai negozi. All'inizio è stato complicato, ma ora mi trovo bene. Mi piacciono le persone romane e anche i tifosi con me sono sempre carini. Mi piace davvero molto".
Si parla anche un pizzico di vita privata con Isaksen, lui sempre molto riservato, che racconta della sua vita di coppia con la compagna Olivia. "Sono sette anni che stiamo insieme, eravamo nella stessa scuola. Lei sarà sicuramente una grande giocatrice di calcio: diventerà bravissima, ha molta tecnica. È strano avere una fidanzata che gioca a calcio come me, ma è anche fantastico perché ci capiamo".
L'intervista si chiude, dopo lo sguardo al passato e al presente del giocatore, guardando al futuro, quello a lungo termine. Isaksen ha un sogno ben preciso su come vuole essere ricordato dai laziali: "Voglio giocare tante partite qui con la Lazio, voglio diventare importante per i tifosi e soprattutto vincere un trofeo".
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