Lazio, Lotito: "Nessun Azzurro? Non ho rimpianti, faccio il bene del club"
Le parole del presidente laziale ai cronisti all'uscita dall'Università Luiss di Roma
Roma 14 ottobre 2024 - Si è tornati al lavoro oggi a Formello, dopo il weekend di riposo concesso da Marco Baroni alla sua squadra. La seduta tecnica di oggi si è svolta senza i giocatori Nazionali, che già dalle prossime ore cominceranno a tornare in città, raggiungendo Mandas, unico fin qui ad aver già raggiunto Roma. Al netto degli infortuni, oltre ai Nazionali, la preparazione è proseguita in vista della sfida contro la Juventus che attende i biancocelesti.
Una sfida molto importante, cui anche il presidente Claudio Lotito ha fatto riferimento nella giornata di oggi. Il presidente laziale oggi è infatti stato presente a una lezione sul diritto sportivo dell'Università Luiss di Roma. Al termine della stessa, il numero uno del club si è prestato ai microfoni dei giornalisti presenti. per discutere dei temi capitolini. In prima battuta, il presidente non si è dimostrato colpito dall'avvio di stagione della sua squadra, al contrario festeggia per una formazione che sta seguendo gli obiettivi per ora prefissati. "Non sono sorpreso di questo avvio - afferma il presidente laziale - ho allestito una squadra per competere alla pari con tutti. Se la squadra rimane cosciente dei propri mezzi e mantiene questo ritmo, ci toglieremo grandi soddisfazioni. Non ci sono novità sul Flaminio, stiamo preparando tutta la documentazione per poterla presentare, poi ci sarà lo studio di pre-fattibilità".
Tanta gioia dunque per una formazione che, a differenza dello scorso anno, sembra aver subito trovato la quadra, nonostante i diversi cambiamenti estivi. Un piccolo neo però resta a Lotito, ovvero che nessun laziale sia riuscito a superare il taglio delle convocazioni di Spalletti, lasciando la squadra di Roma senza giocatori azzurri in questa pausa per la Uefa Nations League. "Andrebbe chiesto al commissario tecnico - dice Lotito - ognuno a casa sua decide quello che vuole. A casa mia decido io perché sono il proprietario, può dispiacermi però perché la nazionale è un patrimonio di tutti. Può darsi che in questo momento vengono visti come giocatori che non posso contribuire".
Il presidente laziale si è tolto però qualche sassolino dalla scarpa, festeggiando l'importanza di alcuni suoi protagonisti acquistati in estate: "Non solo Tavares è decisivo, anche Dia, Noslin, Gigot e Tchaouna. Sono tutti giocatori che militano nelle rispettive nazionali e hanno fatto anche gol. Io non devo rimproverarmi di nulla, poi ognuno fa quello che vuole”. Continuando su questo tema, c'è stato spazio anche per parlare di mercato, chiudendo momentaneamente al possibile arrivo di Michael Folorunsho. "Devo valorizzare la Lazio, non - dice il presidente capitolino - pensare a una società all’estero. Faccio il presidente con passione, gli interessi economici li coltivo in altre attività. Non faccio pronostici per la sfida con la Juventus, ma non firmo per il pareggio. Accolgo ciò che la squadra è in grado di raccogliere sul campo. I trofei, come gli obiettivi, si centrano e non si annunciano, vale anche per l’Europa League. Con Folorunsho che ci devi fare a gennaio? Vuoi la collezione delle figurine? Bisogna fare le cose che servono". Il discorso del numero uno del club è continuato seguendo questo tema: "Al momento per me non serve un centrocampista alla Lazio, fermo restando che stiano tutti bene. Abbiamo un centrocampista che ancora non è stato messo in campo (Castrovilli, ndr), è giusto dare anche a lui delle chance, ha tecnica ed è un buon giocatore. Abbiamo tutte le possibilità per far bene, abbiamo una squadra forte e veloce, Tavares va a 38km/h. Noslin si farà, abbiamo scelto giocatori con qualità, poi ovviamente va dimostrata sul campo. Baroni l’ha voluto perché lo conosceva, noi lo abbiamo accontentato anche perché lo reputiamo un buon giocatore e arriverà anche il suo momento".
A concludere questa rapida chiacchierata con i cronisti c'è stata una piccola digressione circa uno degli obiettivi falliti di questa estate, ovvero il mancato arrivo alla Lazio di Mason Greenwood, giocatore che sta facendo fin da subito la differenza in Francia, dove al momento veste la maglia dell'Olympique di Marsigilia, guidato da Roberto De Zerbi. "I ragazzi sono forti e determinati, faranno vedere tutto il loro potenziale. Greenwood non è assolutamente un rimpianto, uno che non accetta di venire alla Lazio non può essere un rimpianto. Sta bene al Marsiglia, ha fatto una scelta e va bene così. Non accettiamo mercenari, vogliamo solo chi sceglie la Lazio. I mercenari ci sono bastati".
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