Lazio-Milan 0-1: Okafor decide una partita nervosissima, con ben 3 espulsi

Il primo rosso di Pellegrini mette in discesa la sfida per gli ospiti, poi lo svizzero sigla il gol che vale i tre punti

1 marzo 2024
Lazio-Milan, 1 marzo 2024 (foto Davide Calabria, Agenzia Aldo Liverani)

Lazio-Milan, 1 marzo 2024 (foto Davide Calabria, Agenzia Aldo Liverani)

Roma 1 marzo 2024 - Nervosismo, emozioni e tante polemiche per il post partita. Questo è in breve il riassunto della sfida dell'Olimpico tra Lazio e Milan, dove i rossoneri si sono imposti per 0-1 grazie al gol di Okafor nel finale, in una sfida caratterizzata da ben tre espulsioni di Di Bello ai danni dei giocatori laziali. Il primo rosso su Pellegrini infatti nasce da una situazione molto dubbia e mette in discesa il match per gli ospiti, mentre quelle di Marusic e Guendouzi nel finale, sottolinenao come il direttore di gara nel finale abbia perso completamente il controllo del match. Nel complesso però festeggiano i tre punti gli uomini di Pioli, ora comodi a +10 sul quinto posto, mentre la Lazio resta ferma a quota 40 all'ottavo posto.

Primo tempo

Qualche piccola sorpresa nella Lazio di Sarri rispetto alle previsioni della viglia. Il tecnico toscano infatti rinuncia a Immobile e punta su Castellanos in attacco, con il rientro a sinistra dal primo minuto di Zaccagni e il ritorno a destra di Felipe Anderson. A centrocampo è Vecino a ricoprire il ruolo di vertice basso, in mezzo a Luis Alberto e Guendouzi. Dietro torna titolare Gila dopo la squalifica mentre parte dalla panchina Lazzari, titolare a sinistra è Luca Pellegrini, mentre Marusic occupa la fascia di sinistra. Poche sorprese invece per Pioli, che cambia un pizzico lo scheletro della formazione, ma mantiene pressoché invariati gli interpreti. In difesa c'è Kjaer al fianco di Gabbia, con Florenzi ed Hernandez sulle fasce, nella linea davanti a Maignan. Bennacer e Adli agiscono come due mediani, mentre Pulisic, Loftus-Cheek e Leao compongono i tre trequartisti alle spalle di Giroud.

La partita è fin da subito molto intensa, con le due squadre consapevoli di essere di fronte a uno scontro chiave per il proseguo della stagione. Le prime schermaglie sembrano sorridere alla Lazio, con prima il tocco di Vecino e poi il destro dalla distanza di Zaccagni a mettere in lieve apprensione la difesa rossonera, senza però causare grossi grattacapi a Maignan. La partita diventa però subito nervosa a causa di un episodio dubbio al 12' in area rossonera. Maignan ha una piccola incomprensione con Florenzi e sul pallone vagante interviene con largo anticipo in scivolata, ma il campo pesante lo fa proseguire fino a franare addosso a Castellanos all'interno dei sedici metri. Lungo check con la sala var, ma si resta con il non fischio di Di Bello sul campo di gioco.

Sul nervosismo sembra poter uscire il Milan, mentre i biancocelesti sembrano accusare la scarsa lucidità del momento. Giroud al sedicesimo infatti trova la prima conclusione della propria serata, spaventando Provedel con un colpo di testa largo. La formazione di Pioli non dà però continuità alle proprie azioni ed esattamente come i rivali, molto spesso sbaglia al momento dell'ultimo passaggio. Gli errori infatti sono i veri protagonisti di questo primo tempo, con tanti momenti di gioco confusionari, dove sono le iniziative dei singoli a tentare di mettere ordine nel caos, senza però mai trovare azioni offensive degne di nota.

Le due migliori occasioni, una per parte, arrivano nei cinque minuti conclusivi di un primo tempo dove l'intensità dei giocatori, non si è tradotta in una partita divertente, ma in un match nervoso, condito da tante interruzioni arbitrali. Prima ci prova Luis Alberto con un destro molto potente dalla distanza. Il tiro rimbalza vicino a Maignan, ma non è angolato abbastanza da mettere in difficoltà il portiere francese del Milan, che blocca a terra. Dall'altra parte invece è Pulisic a mettersi in proprio: dribbling sulla destra, dove salta un uomo, rientrando sul mancino e calciando forte sul primo palo, dove però è attento Provedel. Il tiro anche in questa occasione è potente, ma centrale, respinge a mano aperta sopra la propria traversa l'estremo difensore capitolino. Regge dunque lo 0-0 fino al duplice fischio di Di Bello, che manda le squadre all'intervallo.

Secondo tempo

Nessun cambio nell'intervallo, per una partita che ricomincia esattamente come è terminata: nervosa, sporca e ricca di momenti ad alta tensione in ogni zona del campo, tranne la zona gol. Il Milan prova a farsi vivo nelle prime scaramucce della ripresa. Leao cerca la soluzione dalla distanza dopo appena tre minuti dall'inizio della seconda frazione, ma il suo destro è alto sopra la traversa. Ancora il Milan al 56' con il tentativo di Giroud sul corner battuto da Pulisic, ma il tiro del francese non centra lo specchio della porta. Partenza però migliore da parte degli ospiti, che tra un tentativo e l'altro guadagnano anche il primo cartellino giallo di serata, con Pellegrini a finire sul taccuino di Di Bello.

Un'ammonizione che si rivlerà chiave per il proseguo della partita, perché al 57' arriva l'episodio che cambia il match. Scontro a centrocampo tra Castellanos e Bennacer, con l'argentino che resta a terra per un colpo al volto. I giocatori della Lazio chiedono provano a mettere il pallone fuori per prestare soccorso al compagno, ma mentre Pellegrini sta accompagnando la sfera sulla linea laterale, si insinua Pulisic, il quale strappa il possesso all'avversario. Lanciato solo davanti a Provedel, il terzino laziale lo trattiene e si guadagna il secondo cartellino giallo e il rosso, lasciando così i padroni di casa in inferiorità numerica. La giocata dello statunitense scatena le proteste furibonde da parte dei biancocelesti, che volevano evidentemente interrompere il gioco. Parapiglia tra i giocatori in campo, con Romagnoli a pagarne le conseguenze, venendo anche lui ammonito dal direttore di gara.

Sarri è così costretto a correre ai ripari e sacrifica Luis Alberto, per schierare Hysaj, mentre in avanti rinuncia a Castellanos per fare spazio a Immobile. Ammonito Florenzi un minuto più tardi e rilevato subito dopo con l'ingresso in campo di Calabria, entra anche Reijnders al posto di Bennacer. Il Milan però con l'uomo in più spinge e al 66' con Giroud trova una grande occasione: cross di Loftus-Cheek per il francese e conclusione dal dischetto del rigore, ma tentativo centrale, bloccato da Provedel. Le occasioni rossonere però non interrompono il valzer dei cambi, subito dopo entra infatti anche Isaksen, a rilevare Zaccagni, mentre nei meneghini è Okafor il cambio di Adli, dopo che il francese si era fatto ammonire per aver interrotto il contropiede di Felipe Anderson.

La superiorità numerica comincia però a farsi sentire e la Lazio soffre: prima Okafor manca di un soffio l'appuntamento con il cross di Reijnders, poi Loftus-Cheek trova una grande conclusione al volo sul cross dalla destra, ma Provedel è autore di un intervento prodigioso a respingere il tiro dell'inglese. I padroni di casa sono però combattivi e rispondono colpo su colpo anche in dieci. Isaksen serve due volte Immobile in area: prima il capitano è anticipato da Kjaer, poi sul secondo tentativo da pochi passi, spreca una clamorosa occasione, calciando largo sulla sinistra del palo di Maignan.

Minuto 77', la partita ora è una montagna russa di emozioni. Leao riceve sul filo del fuorigioco, stoppa e calcia in porta, trovando la deviazione che supera Provedel per il gol di vantaggio. L'esultanza rossonera dura però poco, perché la rete viene annullata dalla posizione di offside del portoghese. Prima del controllo del Var viene però ammonito anche Ciro Immobile per le reiterate proteste verso il direttore di gara. 

Cartellino giallo anche in casa Milan, con Gabbia ammonito per aver fermato fallosamente l'azione individuale di Guendouzi, spingendo così Pioli a sostituirlo in favore di Thiaw, mentre Kjaer lascia campo a Tomori. Ammonito anche Theo Hernandez all'85' per aver fermato fallosamente la ripartenza di Isaksen. I rossoneri però sono più freschi fisicamente e meno nervosi e all'87' trovano il modo di superare il muro biancoceleste, servono ben tre tentativi consecutivi però per piegare la volontà dei laziali. Prima Leao mette in mezzo per Okafor, che calcia con respinta corta di Provedel. Sul pallone vagante Giroud prova in spaccata, ma viene chiuso da un intervento mostruoso di Gila, gli dei del calcio però benedicono lo svizzero del Milan con un nuovo tentativo, su cui Provedel mette incredeibilmente le mani, ma il pallone rotola ugualmente beffardo in rete. Ospiti avanti nelle ultimissime battute del match, all'Olimpico il risultato è di 0-1 per i rossoneri.

L'ultima occasione dell'incontro è sui piedi di Immobile, il quale approfitta di un errore in costruzione del Milan, per tentare il diagonale che potrebbe valere il pareggio, ma il tentativo finisce di pochissimo largo sulla destra di Maignan. I minuti di recupero sono caratterizzati da grandissimo nervosismo e una sequenza di episodi che portano altri due cartellini rossi, dalle parti della Lazio. Prima Marusic protesta per un fischio di Di Bello, probabilmente esagerando nei termini e guadagnandosi l'espulsione diretta. Subito dopo di lui anche Guendouzi finisce dritto negli spogliatoi: dopo aver subito una lunga trattenuta infatti spintona a terra Pulisic, con il direttore di gara ad ammonire lo statunitense e a espellere il francese biancoceleste.

La partita termina così con i padroni di casa in 8 uomini e il risultato che non varia fino al triplice fischio dell'arbitro, il quale consegna i tre punti ai ragazzi di Pioli. Il Milan vince 0-1 grazie al gol di Okafor e riallunga a +10 sul quinto posto, la Lazio invece resta ferma a quota 40 all'ottavo posto.

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