Lazio-Torino 1-1, altra frenata europea per i biancocelesti
Marusic illude l'Olimpico prima della doccia gelata firmata Gineitis: adesso il treno Champions League si allontana sempre di più

Gvadas Gineitis
Roma, 31 marzo 2025 - La velocità del treno per l'Europa non consente più passi falsi: lo sa bene la Lazio, che dopo un primo tempo senza grosse emozioni sblocca la contesa con Marusic, facendo esplodere un Olimpico che si gelerà quando Gineitis, una delle mosse vincenti dalla panchina di Vanoli, pareggerà i conti. E sarà il colpo che deciderà la contesa, con i biancocelesti a frenare ancora dopo il tonfo di Bologna e i granata a regalarsi un buon punto. La banda Baroni resta così al momento fuori dalle posizioni buone per un posto al sole, vedendo in particolare il treno Champions League allontanarsi forse definitivamente proprio sul più bello. Non senza rimpianti per il piattone di destro con cui Guendouzi è andato a un soffio dal raddoppio appunto poco prima del definitivo e amarissimo 1-1.
Le formazioni ufficiali
Baroni sceglie un 4-2-3-1 aperto da Provedel, protetto da Hysaj, Gigot, Romagnoli e Marusic, a loro volta schermati da Guendouzi e Rovella: l'unica punta è Pedro, assistito da Isaksen, Dia e Zaccagni. Valoti replica con lo stesso modulo, che tra i pali vede Milinkovic-Savic, con Walukiewicz, Coco, Maripan e Biraghi in difesa e la coppia Casadei-Ricci sulla mediana: davanti tocca ad Adams, con Lazaro, Vlasic ed Elmas sulla trequarti.
Primo tempo
La prima chance del match capita ad Adams, che al 5' scippa una palla importante e Zaccagni e galoppa verso la porta, trovando l'opposizione provvidenziale del corpo di Romagnoli: dagli svilippi del corner ci prova Elmas, ma il muro biancoceleste gli si oppone prima che la sfera arrivi a Isaksen, la cui ripartenza viene stoppata con le cattive da Lazaro, ammonito. Proprio il numero 18 al 13' scodella all'altezza del secondo palo per Zaccagni, la cui volée viene respinta a mano aperta da Milinkovic-Savic. Al 18' proprio quest'ultimo sbaglia il controllo su Pedro: la palla arriva a Dia, che appoggia per Isaksen, che con il destro trova solo l'esterno della rete. Sul ribaltamento di fronte, anche Provedel pasticcia con la sfera tra i piedi, salvo poi liberarsi in tempo prima della pressione granata. Al 26' un'altra iniziativa di Isaksen culmina con uno scarico per Rovella, che in precario equilibrio non riesce a trovare il bersaglio. L'esterno poi si mette in proprio, ma deve fare i conti con il corpo di Coco, che respinge la sua botta. Al 36' un cross di Marusic diretto a Dia frutta un corner, che darà un nulla di fatto: Adams svetta per ripulire ma il Torino fatica a tenere il pallone e così Zaccagni si regala una seconda chance, ma calcia una pezza bagnata che si spegne sul fondo. Al 42' Casadei premia il taglio di Adams, che dal limite dell'area piccola non riesce a dare precisione. L'arbitro Massa, che nel finale di tempo deve spegnere qualche focolaio di nervosismo di troppo in particolare di Romagnoli e Guendouzi, assegna 3' di recupero, che si chiudono con una serie di corner per la Lazio che non modificherà uno 0-0 tutt'altro che spettacolare.
Secondo tempo
Il Torino guadagna subito un corner: batte Biraghi e Dia spazza in fallo laterale. La Lazio replica con un traversone di Isaksen verso Marusic, anticipato dall'uscita perfetta di Milinkovic-Savic: la palla diventa buona per Pedro, che con il mancino a giro non trova il bersaglio. Al 52' Maripan anticipa Romagnoli sulla punizione di Biraghi, chiamando Provedel a un intervento tutt'altro che facile. Scampato il pericolo, i biancocelesti trovano la rete del vantaggio al 58' con Marusic, che scarica un gran destro a giro che fa secco Milinkovic-Savic: l'azione era partita da Isaksen, che era andato da Pedro, bravo a sua volta ad attirare Walukiewicz e Maripan prima di servire l'assist buono per sbloccare la contesa. Il Torino prova a replicare subito con Elmas, che cerca il primo palo ma trova la pronta replica di Provedel. Baroni apre la girandola dei cambi inserendo Noslin per Dia. Al 67' Guendouzi allarga per Zaccagni, che con un sinistro diagonale prova a beffare Milinkovic-Savic, che replica con i piedi. Poco dopo Isaksen scodella per il colpo di testa di Noslin: il portiere ospite è ancora provvidenziale e alza la palla sopra la traversa. Vanoli inserisce Gineitis, Karamoh e Sanabria per Casadei, Walukiewicz e Vlasic: le contromosse di Baroni sono Dele-Bashiru e Pellegrini per Pedro e Hysaj. Il Torino, complici i cambi, prova ad alzare il baricentro, ma presta il fianco alle ripartenze biancocelesti: se Noslin pasticcia, Zaccagni invece affonda bene e al 77' offre lo scarico buono a Guendouzi, che da fuori piazza il destro di poco sul fondo. I rimpianti dell'Olimpico si acuiscono all'82', quando Karamoh premia la sovrapposizione di Biraghi, che a sua volta quasi in fotocopia all'azione di prima apparecchia per il rimorchio vincente di Gineitis. Sulle ali dell'entusiasmo, Vanoli inserisce poi Ilic e Pedersen per Adams e Lazaro. Alla ripresa del gioco Noslin tocca sporco, di gamba, senza riuscire a bucare un attento Milinkovic-Savic. Baroni lancia Tchaouna per Isaksen all'inizio dei 4' di recupero concessi da Massa. Paradossalmente, una chance potenziale ce l'ha il Torino, che prova la ripartenza con Ilic: Romagnoli la stoppa e si becca un giallo molto utile. Di poco utile, invece, c'è un pareggio che frena le velleità europee della Lazio, mentre i granata si regalano un punto di prestigio che dà morale.
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