Lazio, Tudor è l'uomo giusto? Guendouzi: "Il suo calcio può fare male alle avversarie"

Il tecnico continua il proprio lavoro a Formello, mentre il centrocampista ne tesse le lodi

di FILIPPO MONETTI
25 marzo 2024

Matteo Guendouzi

Roma 25 marzo 2024 - Dopo dei giorni di riposo, Tudor ha risalutato i giocatori della Lazio a Formello e ha ricominciato ad animarsi in vista del debutto contro la Juventus del tecnico croato sulla panchina capitolina. Un ritorno ai lavori salutato con gioia dal tecnico, che ha potuto così riprendere i propri studi per un eventuale passaggio alla difesa a tre, in attesa del rientro dei Nazionali. In gruppo oggi erano presenti tanti ragazzi provenienti dalla Primavera, per compensare non solo ai giocatori convocati a rappresentare il proprio paese, ma anche agli infortunati, con Provedel e Pellegrini ancora ad eseguire terapie, mentre Patric e Rovella hanno svolto lavoro individuale a parte sul terreno di gioco.

L'allenatore croato ha insistito sul suo 3-4-2-1 cercando di trovare l'alchimia giusta tra Romagnoli, Gila e Casale nella linea a tre davanti a uno tra Mandas e Sepe, con il greco favorito sull'ex Salernitana, per il momento come sostituto di Provedel. Ancora tante incognite però sugli interpreti della formazione offensiva: Felipe Anderson ha continuato a battere la fascia di sinistra, ma il suo posto potrebbe essere soffiato da Luis Alberto, avanzato rispetto alla mediana. Altro dubbio è quello relativo al ruolo di centravanti, con Castellanos che potrebbe avere un piccolo vantaggio su Immobile, almeno nell'imminente debutto dell'allenatore croato.

Intanto però il suo impatto sembra sortire i primi effetti con un giocatore che già si è esposto per applaudire al tecnico croato. Matteo Guendouzi nella giornata di oggi infatti ha tessuto le lodi dell'allenatore già avuto ai tempi del Marsiglia. Grazie al lavoro di Sarri il francese ha riconquistato un posto nelle rotazioni di Deschamps con la Nazionale transalpina e oggi a Le Parisien ha discusso del suo nuovo allenatore e del suo periodo speso fin qui con la maglia della Lazio. "Ho cambiato maglia d'estate - ha detto al quotidiano il centrocampista - e avevo bisogno di adattarmi a un nuovo ambiente e a un nuovo campionato, ma penso che il ritorno in Nazionale ricompensi la costanza delle prestazioni nel club. Sapevo che Deschamps continuava a seguirmi. Me l'ha pure detto e si è complimentato per le mie prestazioni con la Lazio".

Guendouzi ha poi proseguito parlando del suo lavoro con Maurizio Sarri in questa stagione, dando anche una valutazione del suo lavoro in questo avvio di stagione con i biancocelesti. "Ho potuto lavorare con Maurizio Sarri, un grande allenatore, esigente come Emery, Arteta, Sampaoli o Tudor. In sette mesi alla Lazio mi ha fatto crescere molto tatticamente. Prima ero meno disciplinato e avevo la tendenza a correre un po' ovunque. Ora so posizionarmi meglio e dosare le forze".

L'intervista con il quotidiano francese si è conclusa con un piccolo approfondimento su Igor Tudor. Il giocatore francese ha già conosciuto il tecnico croato ai tempi di Marsiglia e ora lo ritroverà al suo ritorno a Formello. Questo il commento del transalpino sul suo ingaggio e l'addio di Sarri: "Ne sono stato un po' sorpreso e scioccato perché ha fatto un gran lavoro, portando la Lazio al secondo posto in uno dei migliori campionati al mondo, arrivando agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. Ma va rispettata la scelta, ha preferito fare un passo indietro perché pensava che fosse meglio per la squadra. Tudor ha fatto cose belle al Marsiglia, anche se nel finale della scorsa stagione fu un po' complicato per tutti e non siamo riusciti ad arrivare secondi, finendo terzi. Ma Tudor aveva fatto bene anche all'Hellas e la sua idea di calcio può far male alle altre squadre di Serie A".

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